Il Governo Meloni

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    Altre Camere no, ma ci sono le stanze dei bottoni e quelle del potere; anche lì le prospettive non sono granché buone.
     
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    CITAZIONE (virelle @ 15/10/2022, 12:07) 
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    Non considero eroi le vittime, le ricordiamo -in casi eclatanti anche con monumenti- per condannare le azioni di coloro che le resero tali, non certo per celebrarle! Ovviamente va serbata memoria, negativa o positiva, di molti altri soggetti con varie modalità.

    Anche così -ma forse proprio perché la percezione comune tende al fraitendimento sulla presunta eroicità di chi di fatto ottiene post mortem una visibilità o una celebrazione fuori dall'ordinario- lo considero un errore legato a mancanza di rigore: dare spazio alla memoria individualizzata delle vittime innocenti (voglio dire richiamarli in nomi di vie , di monumenti, di edifici pubblici, etc. etc.) è sempre immancabilmente un modo per distrarre l'attenzione dall'esemplarità negativa oppure positiva che dovrebbe invece venirci dal ricordare con precisione i colpevoli e i loro oppositori.

    Si tratta di una deleteria forma di pseudo-buonismo finalizzato a stendere un velo di tranquillizante autoassoluzione generalizzata (in nome di un malinteso senso di generica compassione) a scanso di dover fare i conti con gli aspetti più divisivi delle cause e delle responsabilità di un determinato fatto drammaticamente responsabilizzante.

    Un esempio magistrale e tristissimo a questo riguardo (forse ne avevo già parlato in tali termini su questo Forum alcuni anni addietro) è quello della narrazione retorica attorno ai morti di Nassiriya, tanto per fare un altro esempio in direzione completamente differente dagli altri due che ho poco fa richiamato.

    Qualcosa a riguardo si potrebbe aggiungere anche in merito a qualche "ricordo" inserito dal neo presidente del Senato nel proprio primo discorso.
     
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    La stampella dell'opposizione o presunta tale mette in evidenza complotti e vendette personali.
    Temo che la vera opposizione avverrà in piazza con risvolti critici. Un autunno caldo.
     
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    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 14/10/2022, 17:00) 
    E' già capitato su questo Forum che io abbia dovuto ricordarlo altre volte: il monumento (a onore o a infamia) deve essere per coloro che se lo siano guadagnato in maniera esemplare, perché siano di esempio agli altri e ai giovani, non per le vittime innocenti.

    L'ho già scritto a riguardo delle vittime innocenti (e quindi senza merito) della strage di Marzabotto.

    Di opinioni su a chi fare monumenti se ne trovano a bizzeffe. Ma più che di eroismo io parlerei di significato della memoria , che è esattamente quello che sembra non capire l’amico LA.
    D’altra non dovrebbe essere complesso capirlo in un paese condizionato (faccia piacere o no, e personalmente non sono tra i più entusiasti) dalla cultura cattolica.
    Cattolicesimo che ha dedicato se non monumenti un numero impressionante di altre opere di arte figurativa a le vittime innocenti per definizione . Il 28 dicembre si venerano le vittime della , per l’appunto , strage degli innocenti. Considerati martiri del cristianesimo , anche se per ragioni anagrafiche (a parte quelle storiche sulla veridicità dell’avvenimento) non si possono certo attribuire loro comportamenti consapevoli di eroismo e neppure di “testimonianza” dall’etimo greco.

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Strage_degli_innocenti
     
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    Mi devi aver letto nel pensiero, perché sono abbastanza sicuro che questo discorso insieme non lo abbiamo mai fatto, non fino a questo livello di analisi storico-culturale: siamo di fronte ad una deriva che, sì, è esattamente proveniente da una aberrazione propria di alcuni ambiti religiosi (e che non ci sarebbe affatto il bisogno di importare nell'ambito civile).

    Certo: è proprio questione di significato della memoria (qualcosa del resto che ha particolarmente a che vedere con il mio ruolo professionale).
     
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    Ricordo ancora il senso di disagio che provai a Marzabotto quando parcheggia la mia automobile con targa tedesca nei pressi del monumento dedicato alle vittime della strage, e so di non essere l‘unico ad aver provato questa sensazione. Si ricordano le vittime per non dimenticare i colpevoli.
     
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    Io dico che siamo arrivati (recentemente, peraltro) al punto in cui si sceglie sistematicamente di preferire la memoria delle vittime per sollevarsi dalla responsabilità di additare o anche solo pensare ai colpevoli (o alla scarsità del numero di coloro che hanno cercato di fare attivamente e personalmente qualcosa perché le cose andassero meglio) o addirittura di sindacare riguardo alla eventuale corresponsabilità per ignavia o inerzia o accondiscendenza fra le vittime stesse.

    E allora molto, ma molto meglio la virtù dell'indifferenza: le vittime ci sono e punto.
    Il silenzio riguardo ad esse imporrà a chi ne avrà la capacità ed il coraggio di interrogarsi sul perché.
    Nessun bisogno di farne dei simboli se -più o meno comprensibilmente- non si ha il rigore interiore né la capacità di scavare nei fatti.

    Pongo un altro esempio ancora: vogliamo parlare del ricordo di disgrazie apparentemente naturali o coinvolgenti soggetti apparentemente deresponsabilizzati come Rigopiano?

    Ci trovo molta, ma molta analogia con la superficialità disimpegnata (ma pronta alla recriminazione) con la quale la massima parte di noi è andata recentemente al voto.
     
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    Non mi aspettavo la destra così tanto divisa internamente già poche settimane dopo le elezioni.
    Riguardo alla scelta dei due presidenti delle Camere, trovo sia La Russa che Fontana impresentabili per il ruolo ma d'altro canto credo anche che Lega e Fratelli d'Italia non abbiano, nelle loro classi dirigenti nazionali, nulla o quasi di meglio.
     
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    Quello che sfugge a LA mi pare “monumentale”, un aggettivo del tutto adeguato nel caso in oggetto.
    In fondo, quelle persone sono solo morte, senza merito, senza colpa, ma soprattutto con un perché mostruoso. E’ questo che si vuole ricordare: la mostruosità di quelle ragioni.
    Tirare in ballo il buonismo e il qualunquismo in casi di crimini di guerra, che sono una mostruosità nella mostruosità, sembra il tentativo di “normalizzare” i danni collaterali, quelli che non si inscrivono nel quadro dei combattimenti ufficiali e della resistenza armata.
    Quindi, oggi non dovremmo neanche darci tanto pensiero per provare i crimini di Bucha e di Irpin, i cui morti sono stati falcidiati in casa o per strada, inermi e terrorizzati pedoni di un teatro di guerra.
    Quei singoli morti non rappresentano solo sé stessi nella nostra memoria, ma l’orrore per una soldataglia che spara ai civili come fossero bestie di passaggio e animali da stanare. Sono il memento delle ore della bestialità scatenata e protetta dal contesto disumano di un regime o di una guerra.
    E sbagli a pensare che sia solo commozione quella che si prova davanti a questi ricordi. E’ anche rabbia, un vortice di impotenza postumo, è anche paura che certi momenti possano ripetersi, che la bestialità non è vinta, e che i contesti per risorgere si riproducano senza che ce ne accorgiamo.
    E’ per questo che ogni tentativo di ricoprire di silenzio le mostruosità passate mi imbarazzano come un nuovo tradimento verso quell’umanità offesa e sentir parlare della senatrice Segre come hai fatto tu è semplicemente un pugno nello stomaco.
    Per le stesse ragioni, ho sempre compreso il mutismo dei sopravvissuti dei campi di sterminio che non volevano più consegnare le loro tragiche esperienze ad orecchie sorde e infastidite, magari non disposte non dico a rendere “merito” di quelle sofferenze, ma a considerarle banali episodi di prigionia.
    Se devo dire la verità, i monumenti agli eroi a cavallo con la spada sguainata mi emozionano molto meno di quelli che tu trovi insulsi, perché non testimoniano l’eroismo del prode difensore della patria, ma l’abisso della disumanità in agguato.
    Le targhe commemorative delle disgrazie naturali sono solo targhe storiche, che riportano gli eventi del luogo, ma le pietre d’inciampo nel ghetto di Roma non hanno niente di naturale.
    Avevo deciso di abbandonare questa discussione, perché le tue opinioni sul memoriale di Milano non sono solo opinioni differenti, sono una concezione del mondo del tutto alternativa. L’autoassoluzione di cui parli si nasconde nel silenzio infastidito, non nell’esibizione di una memoria che deve continuare a scottare, proprio per affrontare più seriamente anche gli impegni e le sfide dell’attualità.

    CITAZIONE (Oskar @ 16/10/2022, 09:59) 
    Riguardo alla scelta dei due presidenti delle Camere, trovo sia La Russa che Fontana impresentabili per il ruolo ma d'altro canto credo anche che Lega e Fratelli d'Italia non abbiano, nelle loro classi dirigenti nazionali, nulla o quasi di meglio.

    Hanno qualcosa di più "neutro", ma loro vanno fieri proprio di quel peggio. Un saluto romano camuffato.
     
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    CITAZIONE (Soniadf @ 16/10/2022, 10:29) 
    Quello che sfugge a LA mi pare “monumentale”, un aggettivo del tutto adeguato nel caso in oggetto.
    In fondo, quelle persone sono solo morte, senza merito, senza colpa, ma soprattutto con un perché mostruoso. E’ questo che si vuole ricordare: la mostruosità di quelle ragioni.
    Tirare in ballo il buonismo e il qualunquismo in casi di crimini di guerra, che sono una mostruosità nella mostruosità, sembra il tentativo di “normalizzare” i danni collaterali, quelli che non si inscrivono nel quadro dei combattimenti ufficiali e della resistenza armata.
    Quindi, oggi non dovremmo neanche darci tanto pensiero per provare i crimini di Bucha e di Irpin, i cui morti sono stati falcidiati in casa o per strada, inermi e terrorizzati pedoni di un teatro di guerra.
    Quei singoli morti non rappresentano solo sé stessi nella nostra memoria, ma l’orrore per una soldataglia che spara ai civili come fossero bestie di passaggio e animali da stanare. Sono il memento delle ore della bestialità scatenata e protetta dal contesto disumano di un regime o di una guerra.
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    D'altra parte in capolavoro assoluto come Guernica di Picasso si celebra non certo l' eroismo delle vittime (magari c'era anche qualche franchista più o meno occulto) ma l'inumanità di quelle morti . Non dovrebbe essere difficile da capire
     
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    A proposito del Governo Meloni, così, giusto per dire la mia su queste elezioni un po' particolari, si era criticato chi non vota più e va bene,
    tuttavia alla luce di quanto è avvenuto in Senato una delle pagine più oscene della nostra Repubblica, non vi sembra che un barlume di ragione potessero averla? Ovvero tu voti un partito nella speranza che sia un baluardo a difesa della nostra traballante Repubblica, e questi disonorano il loro mandato e alla prima occasione per accaparrarsi qualche poltrona non esitano a tradirci.
    Non sappiamo chi sono, già questo è scandaloso, si ipotizzano senatori di vari partiti e già questo è significativo del fatto che, o i Segretari di partito non contano nulla oppure erano consapevoli e collusi.
    Quindi, se l'opposizione prevede di fornire una stampella alla bisogna finirà che la vera opposizione avverrà nelle piazze.
     
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    Ma non è non votando che si evita questo!
     
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    CITAZIONE (dceg @ 16/10/2022, 15:46) 
    Ma non è non votando che si evita questo!

    Quindi diventa un un gioco d'azzardo, se va bene vengono proposti dai capo partito dei soggetti onesti, se va male nel mazzo dobbiamo accontentarci anche di avere dei quaquaraquà come in questa legislatura, non è una bella prospettiva.
    Comprendo la tua posizione ma, è difficile condividerla alla luce del recente voto in Senato.
     
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    Non riprendo, Lavori A., la questione dei monumenti: avrei usato argomenti simili alle repliche già ricevute.

    La "stampella" fornita da non identificati senatori dell'opposizione all'elezione di La Russa rappresenta senza dubbio una vergogna, il caravaggio, che disgusta anche il cittadino più ligio al suo dovere. Se/finché i nomi rimarranno ignoti posso sperare di non aver votato per loro.
    La scelta dell'astensione non esce peraltro rafforzata da simili condotte perché favorisce la parte peggiore, di norma più propensa a proporre "inciuci" e corruttele. Il che non giustifica, si capisce, chi accetta.
    Più in generale (è scontato, ma lo ripeto) l'allontanamento da ogni forma di impegno politico delle persone "dabbene", lascia ovviamente campo libero alle peggiori.
     
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    Io penso che al di là degli zoccoli duri dei vari partiti in questo quasi decennio ci sia stato un elettorato che ha fluttuato
    su quasi tutte le posizioni politiche,almeno quelle dei partiti maggiori.

    Europee 2014.........PD 40,8% per 11.203.231 di voti----per retrocedere alle politiche 2022 al 19,1% ed a 5.356.180 di voti.
    Politiche 2018.......M5S 32,7% per 10.945.411 di voti----per retrocedere alle politiche 2022 al 15,4% ed a 4.333.972 di voti.
    Europee 2019.......Lega 34,3% per 9.175.208 di voti----per retrocedere alle politiche 2022 al 8,8% ed a 2.464.005 di voti.
    Politiche 2022.........FDI 26,0% per 7.302.517 di voti

    C'è solo da vedere quando inizierà il decadimento della Meloni.
     
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