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Suggerirei di ripartire daccapo.
Io avevo posto una questione seria all'inizio di questa discussione: personalmente ricordo di essermi battuto per il NO, con le dolorose conseguenze che si portò dietro in termini di partito, ma dove eravate voi mentre il centrosinistra (con la badogliesca compiaciuta complicità del centrodestra) modificava il Titolo V della seconda parte della Costituzione?
Comunque la si pensi e comunque ci si collochi quanto a scelta di parte, non è tardi per dare le colpe a qualchedun altro?
Non è ipocrita lamentarsi ora dopo che c'è stato quasi un quarto di secolo di tempo e quasi qualsiasi maggioranza parlamentare immaginabile per correre ai ripari?
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Be, si potrebbe dire la stessa identica cosa di tutte le leggi ad personam fatte dall'innominabile B. and company, non ti pare? Oppure di come hanno indebolito tutto il comparto giudiziario e via dicendo...
Dove eravamo noi tutti?
Delle poche volte che la sinistra imborghesita è stata al potere, non ha mai fatto nulla per cancellarle, cosi come la legge Bossi Fini.
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Io la mia parte l'ho fatta ed è stato molto doloroso.
Chi non ha fatto niente, perché si è stretto nelle spalle prendendosela con "la borghesia" o perchè ha ritenuto di seguire direttive di partito o semplicemente perchè ha preferito badare agli affari propri, che credibilità ha ora nel gridare allo scandalo?
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CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 12/2/2024, 09:29) Chi non ha fatto niente, perché si è stretto nelle spalle prendendosela con "la borghesia"
Bellissimo il riferimento a me, seppur indiretto, complimenti. 👍
io non mi sento rappresentato da nessuna classe politico ideologica, all'interno di una Nazione che non mi ha mai rappresentato e di cui io non appartengo.
Quindi prenditela con qualcun altro, ed ho diritto quanto te di lamentarmi o meno di una o più cose che ritengo ingiuste, cosi come per la sinistra italiana, che ritengo, giustamente, sin troppo imborghesita, che parla tanto ma nei fatti non ha mai fatto nulla.
Guarda, se per quello critico pure i sessantottini, che con le loro "rivolte" giovanili non hanno cambiato nulla in meglio: i padroni si sono arricchiti sempre di più e gli operai e i dipendenti hanno continuato ad essere sfruttati e sottopagati. Quindi, viva il diritto di critica.
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E' caduta negli anni Quaranta la monarchia, sono caduti negli anni Settanta i vecchi orpelli normativi e si sono aperti i diritti civili, sono caduti negli anni Novanta persino i partiti: a quel punto non c'erano più scuse né frottole su ipotetiche "classi sociali".
Il Cittadino che a cavallo di millennio (quando le basi per l'autonomia differenziata sono state poste) si è tenuto da parte per non sporcarsi le mani con il sistema democratico della Repubblica o per accondiscendenza rispetto a quella che riteneva la propria fazione e magari alla fine non si è neppure scomodato a esprimere un tardivo diniego in occasione del Referendum, è colpevole più di chiunque altro (anche più di chi le mani ce le aveva già sporche per gli affaracci propri e si metteva in politica per cercare di farla franca) e oggi ha ben poco da lamentare o da recriminare. Soprattutto non rappresenta un esempio positivo per l'avvenire.
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Di per sé l'idea dell'autonomia differenziata può avere senso. E' normale, e persino salutare, che alcune regioni possano reclamare una maggiore autonomia decisionale in ambiti strategici per la loro economia o la loro sicurezza. Ad esempio una regione come il Friuli Venezia Giulia potrebbe volere più poteri nella gestione delle montagne e dei fiumi, nei trasporti transfrontalieri e nel controllo dei confini. Al contrario una regione come la Puglia potrebbe rivendicare un incremento di capacità decisionale nei trasporti marittimi, nella gestione delle spiagge e nelle politiche agricole. E si potrebbe continuare.
La cosa grave nel disegno del governo è che si va ben oltre l'esigenza, sensata in alcuni casi limitati e ben motivati, dei territori di una devoluzione dei poteri. Si sta creando un'autonomia à la carte nella quale le regioni più affamate di nuove prerogative diventeranno dei piccoli Stati con poteri decisionali enormi in ambiti strategici, ovvero:
CITAZIONE rapporti internazionali e con l’Unione europea delle regioni; commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace; le norme generali sull’istruzione e la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
Stiamo andando ben oltre l'autonomia. Stiamo di fatto federalizzando lo Stato introducendo velocità diverse tra i vari pezzi del Paese, un unicum mondiale che io sappia, con il serio rischio che una parte d'Italia, segnatamente il Sud, rimanga irrimediabilmente indietro.
(Solo per completezza, per chi non lo sapesse io sono di Verona, giusto perché non si creda che il mio intervento sia motivato dal voler preservare i finanziamenti al Meridione. Sono favorevolissimo all'idea di combattere l'assistenzialismo verso il Sud che drena risorse al resto del Paese ma non è una secessione mascherata il modo giusto di procedere a mio avviso).
Edited by Oskar - 13/2/2024, 20:04
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Molto meglio una secessione non mascherata a mio avviso Oskar
Poi questa idea che il meridione rimanga indietro quasi fosse sempre colpa nostra lascia il tempo che trova.
Io credo che sia anche farina del loro sacco. L'arretramento del sud è dovuto anche alle organizzazioni criminali di stampo mafioso terroristico che controllano il territorio e si intascano pure soldi che servirebbero per aiutare il sud stesso.
Facessero un mea culpa una volta tanto, senza imputare la loro arretratezza sempre ai cisalpini
Edited by CISALPINO - 13/2/2024, 20:21
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Onestamente quest'ultimo intervento CISALPINO c'entra poco con il punto che stavo cercando di trattare. La necessità che il Sud si affranchi da una mentalità assistenzialista e dreni meno risorse al resto del Paese è anche a mio avviso evidente e non l'ho mai negata. Ciò non toglie che la riforma pensata dall'attuale governo, che prefigura una sorta di secessione asimmetrica su base regionale, non è sostenibile (almeno del mio punto di vista) e coinvolge anche materie che con la ripartizione delle risorse hanno poco a che fare ma che, se gestite localmente, rischiano di spaccare il Paese a livello sociale e culturale.
Inoltre questo richiamo ai "cisalpini" mi appare veramente fuori luogo, sia perché è un termine che al giorno d'oggi non ha significato, sia perché, rimanendo al tema della redistribuzione delle risorse in Italia, non è certo solo il territorio della fu Repubblica Cisalpina a versare tasse in eccesso per coprire anche i costi del Meridione.
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No, affatto, da secessionista convinto io credo nella Cisalpina, ex Repubblica Cisalpina ed ex Gallia Cisalpina.
Anche io sono contrarissimo a questa ennesima buffonata della raccolta differenziata o autonomia differenziata, più che altro mi suona tanto come uno specchietto per le allodole irrealizzabile sul piano concreto.
Sull'irrealizzazione del sogno indipendentista Cisalpino è tutt'altro paio di maniche, ma io sono un sognatore e sinceramente non mi sento, ma sono un cisalpino e non un italiano.
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Le tue idee sono chiare e rispettabili, per quanto io non le condivida. Ma qui stiamo discutendo di tutt'altro.
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CITAZIONE (Oskar @ 15/2/2024, 19:13) Le tue idee sono chiare e rispettabili, per quanto io non le condivida. Ma qui stiamo discutendo di tutt'altro.
Be ma, Cisalpina a parte, mi sono più volte espresso in merito a cosa penso di questa autonomia differenziata, persino nel mio penultimo post.
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CITAZIONE (CISALPINO @ 11/2/2024, 14:07) CITAZIONE (dceg @ 2/2/2023, 23:36) In Germania vi è un sistema di compensazione per cui quelle più ricche sovvenzionano quelle più deboli. Qui un garfico significativo: https://de.statista.com/statistik/daten/st...inanzausgleich/ (Fare clik prima su akzeptieren (se compare) e poi su + Statistik ausklappen.Per chiarire, questi sono gli estremi: In Baviera ogni abitante (sono 13.177.000) ha contribuito con € 686,31, a Berlino ogni abitante (3.677.00) ha ricevuto € 979,54 Tenendo presente che la Germania federalista etnicamente UNITA, non è certo paragonabile a questa penisola, dove c'è un altissima evasione fiscale proveniente per la maggior parte dalle regioni italiche sudiste, proprio quelle laddove vi è la massima concentrazione delle organizzazioni criminali di stampo mafioso. Qui in Cisalpina evadono i ricchi, mentre nel meridione italico evadono quasi tutti. Per quanto concerne l'autonomia differenziata, che io chiamo raccolta differenziata, mi pare sia una xxxxxxxxx pazzesca, buona solo per accontentare gli elettori leghisti e illuderli ulteriormente. Tanto hanno un cervello ridotto loro.
Oltre al fatto che i cisalpini che evadono è dovuto principalmente ad un retaggio di una mala cultura tutta italica. A star assieme allo zoppo si impara a zoppicare, e in tal contesto lo zoppo sono i popoli italici, che hanno avuto un influenza negativa sui cisalpini stessi, portandoli a loro volta a zoppicare come loro, e quindi ad evadere seguendo la loro mala cultura.
Questo, per noi cisalpini, ci allontana dall'Europa e dalla civiltà euroccidentale.
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Per piacere, basta con queste assurdità sui cisalpini. Rendono qualsiasi dibattito serio impossibile.
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. . . e se a dirlo è un Paleoveneto capiamo che in fondo è la storica ostilità pregiudiziale verso i supposti Cisalpini che riemerge dopo tre millenni ringalluzzita dall'idea dell'autonomia differenziata 
Peccato non avere il punto di vista di un Leponzio qui (che poi anche i Leponzi non sono mica tutti uguali: ci sono quelli dell'Est, quelli dell'Ovest, quelli di alta valle, gli Ornavassiani etc. etc.)
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Intendo dire che certi campanilismi (ah, questi -ismi!) con l'aggravante nella mia personale sensibilità percepita come particolarmente odiosa dell'essere infondati nel passato, vengono stuzzicati e ingigantiti da un dibattito politico inadeguato, con l'effetto di rendere il tutto un polverone accecante.
Vogliamo affermare chiaro che si è sbagliato a modificare la Costituzione in occasione della revisione del Titolo V della Parte Seconda, in un abbraccio nefasto fra le parti peggiori della sinistra e della destra e che ci sono responsabilità politiche precise in capo a esponenti di partito e a correnti di pensiero ancora oggi in campo?
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