Studenti e manganelli. La destra contro Mattarella.

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    Pochi giorni fa a Pisa una manifestazione di studenti delle superiori e dei primi anni di università per chiedere la fine del massacro nella striscia di Gaza è finita malissimo, con la polizia che ha caricato i giovani picchiandone e ferendone molti.
    La sera stessa la cittadinanza pisana è scesa in piazza per manifestare soliderietà ai ragazzi e molti insegnanti di Pisa e di altre città italiane hanno scritto lettere per denunciare le violenze ingiustificabili della polizia.
    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato il ministro degli Interni Piantedosi, definendo "un fallimento" le manganellate agli studenti. Il centrodestra ha inizialmente minimizzato l'accaduto e ha riconfermato la propria vicinanza alla polizia, senza polemizzare con il capo dello Stato. Negli ultimi giorni, però, Salvini prima e Meloni poi hanno attaccato chi fa mancare il proprio appoggio alle forze dell'ordine. Sebbene non abbiano fatto il nome di Mattarella, il richiamo alle parole del presidente della Repubblica è evidente.

    Per come la vedo io, Mattarella è l'ultimo presidio di vera legalità del nostro Paese. Non si può stare zitti di fronte a scene indegne di uno Stato democratico come quelle di Pisa. Pretendere che simili pestaggi non si ripetano e che i resposabili siano puniti non vuol dire attaccare le forze dell'ordine ma solo chiedere che i violenti, le mele marce che al loro interno si annidano, vengano allontanati e non sporchino il lavoro della maggioranza perbene degli agenti.
     
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    In un Tg ho sentito che la manifestazione non fosse stata autorizzata, quindi in teoria la polizia aveva il compito di portare l'ordine, disperdendo quella massa di studenti compatta.
    A vedere le immagini poi, ho visto una muraglia di agenti e gli studenti, che invece di andarsene a casa, si sono stanziati difronte agli agenti, in uno atteggiamento poco collaborativo.
    Se un agente intima di dispendere un assemblamento/corteo non autorizzato e non viene ascoltato, magari per ben due volte, è giusto che per riportare l'ordine, la polizia passi dalle parole all'uso della forza!
     
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    Dovresti chiarire cosa intendi per uso della forza. Personalmente ho visto usare i manganelli in alcune occasioni, la prima nel lontanissimo 1966 all'università di Roma, e sentito ripetere invano ad abundantiam la richiesta di un codice identificativo per gli agenti. Ventuno paesi europei su 27 lo hanno ormai adottato. Ecco un articolo recente: https://lespresso.it/c/politica/2024/2/27/...li-agenti/50171
    CITAZIONE
    «Il Presidente della Repubblica - si legge in una nota diffusa sabato 24 febbraio - ha fatto presente al ministro dell’Interno Matteo, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento».

    Nell'articolo (https://www.ilsole24ore.com/art/mattarella...qC?refresh_ce=1) sono riportate le dichiarazioni di Salvini (giù le mani dalle nostre forze dell'ordine! ), del capo della polizia, eccetera.
     
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    Le manifestazioni sono un diritto dei cittadini tutelato dalla Costituzione, che prevede il diritto di riunirsi pacificamente e senza armi¹. Tuttavia, per le manifestazioni in luogo pubblico, come una strada o una piazza, è necessario dare comunicazione al Questore per iscritto ed almeno tre giorni prima dell’evento². La richiesta deve riportare giorno, ora e luogo della manifestazione, oggetto della riunione, generalità e firme degli organizzatori, generalità delle persone che prenderanno la parola².

    Le autorità possono vietare una manifestazione soltanto per comprovati motivi di sicurezza o incolumità pubblica¹. Se il preavviso riceve parere negativo, si può fare ricorso anche al Tar, ma nel frattempo la manifestazione non si può mettere in atto⁵. Altrimenti si rischia una denuncia per manifestazione non autorizzata, con possibile arresto fino a sei mesi e un ammenda da 103 a 413 euro³⁴⁵.

    (1) Polizia: ecco cosa può o non può fare durante le manifestazioni in base .... www.italialaica.it/cronaca/polizia...alla-legge/230/.
    (2) Manifestazione non autorizzata: cosa si rischia? - La Legge per Tutti. www.laleggepertutti.it/461356_mani...cosa-si-rischia.
    (3) Una manifestazione in Italia deve essere autorizzata? Cosa dice la .... www.lettera43.it/vietare-manifesta...che-manganelli/.
    (4) Manifestazioni non autorizzate: cosa si rischia? - avvocato360. https://avvocato360.it/news/manifestazioni...cosa-si-rischia.
    (5) Le manifestazioni devono essere autorizzate? - deQuo. www.dequo.it/articoli/richiesta-au...-manifestazione.
     
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    Uno dei tanti difetti della destra italica è appunto quello di difendere ad oltranza le FO.
    Anche in casi ingiustificabili.
    Un pò come per i fatti del G8 della Diaz o della caserma di Bolzaneto.
     
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    Le manifestazioni non devono essere autorizzate, solo notificate alla questura.
    Detto questo, il fatto che i ragazzi non avessero preavvisato il loro corteo non giustifica neanche lontanamente le violenze barbare che hanno subito.
    Vorrei anche far notare che ai diciottenni che si radunano sotto a una scuola per chiedere la fine di un massacro vengono riservate dalla polizia le manganellate, ai neofascisti di Acca Larenzia che violano le leggi non viene fatto nulla (e mi piacerebbe sapere se avevano notificato la loro sfilata alle autorità competenti).
     
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    Il problema sta nell‘identificazione -reciproca - di destra e ordine.
     
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    Cerco invano da tempo un elenco ufficiale dei mezzi che la polizia può legittimamente usare per bloccare/disperdere un corteo pacifico, sia pure non autorizzato.
    Non esiste, è lecito supporre: tutto ciò che si trova per informarsi -compresi gli articoli linkati da Baphomet- consente un'ampia discrezionalità. Necessaria -si potrà obiettare- considerando la varietà delle situazioni, che a me poi tale non sembra: il copione appare al contrario ripetitivo. La discrezionalità dovrebbe almeno essere bilanciata dal codice identificativo, come ho scritto sopra: non sarà certo questo governo a imporlo, ma neppure quelli di sinistra ci hanno provato.
    Tornando ai cortei, la prassi prevede una comunicazione alla questura, ma in in linea di principio i cittadini possono comunque manifestare, in base al più volte citato art.17 della Costituzione. Peraltro non appare difficile per le forze dell'ordine trovare motivazioni, spesso "discutibili", per bloccare eventi sgraditi. Nel caso di Pisa la motivazione è stata «difficoltà operative di gestione» (sceglietele voi!), ma l'articolo ci rammenta
    CITAZIONE
    ...vari casi in cui la polizia non solo non ha vietato, ma ha gestito in modo molto blando e pacifico altre manifestazioni per cui non era stata chiesta alcuna autorizzazione, per esempio nel caso delle manifestazioni “No Vax” o contro il Green Pass.

    Come mai eventi affini vengono gestiti in modo diverso? È il caso di rimarcare come
    CITAZIONE
    il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) (sia ) una norma approvata nel 1931, durante il fascismo, e riformata in modo sostanziale solo nel 1981, con un ritardo che secondo alcuni studiosi ha contribuito a radicare nella polizia una cultura dell’autoritarismo nella gestione dell’ordine pubblico (?)

    Prova a spiegarlo
    CITAZIONE
    Donatella Della Porta, sociologa della Scuola Normale di Pisa nota per i suoi studi sulla polizia, sui movimenti sociali e sulla violenza politica. Attualmente Della Porta dirige il Centre on Social Movement Studies, ed è autrice insieme ad Herbert Reiter di Polizia e protesta, uno studio sulla gestione dell’ordine pubblico in Italia dal 1945 a oggi, con moltissimi esempi sul tema di come vengono affrontate le manifestazioni.
    www.ilpost.it/2024/02/27/gestione-...olizia-cultura/


    Edited by virelle - 3/3/2024, 18:34
     
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    Sono abbastanza vecchio :crying: da ricordare i caroselli delle jeep della polizia per disperdere i manifestanti, che non di rado vennero anche investiti e l'uso non dei manganelli ma dei calci dei moschetti come vidi io stesso ad una manifestazione in Piazza San Carlo a Torino nei primi anni '60 contro il regime franchista in Spagna.
     
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    Armati con manganelli e pistole, contro dei ragazzi disarmati che manifestano per la pace..
    Che vergogna!
    Grazie al cielo l'Italia ripudia la guerra! Ora per favore possiamo ripudiare anche le armi? Specialmente quelle delle forze dell'ordine? Grazie!
     
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    La manifestazione che c'è stata oggi a Genova contro Salvini e Piantedosi non ha riportato nessun tipo di problema ed è stata gestita in maniera ottimale

    https://www.rainews.it/tgr/liguria/articol...f23eb40726.html

    Quanto successo a Pisa ha certamente influito e si sarà fatto di tutto per evitare inutili tensioni, ma io sono dell'idea che le forze dell'ordine facciano quello che gli viene ordinato, quindi la colpa è principalmente di chi comanda e non solo di chi esegue

    Con questo non voglio assolutamente giustificare le violenze avvenute nella manifestazione pro Palestina che, per quanto possibile, si potevano e dovevano evitare
     
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    Il giudizio su queste vicende è spesso difficile, perché ci si dibatte fra abusi reali ed ingiustificati della forza, provocazioni ai poliziotti a volte altrettanto reali, prese di posizione guidate dall'emozione; questo perché nella maggior parte dei casi non eravamo là a vedere cosa è davvero successo e chi ha provocato chi, e ultimamente trovo sempre più difficile reperire su questi eventi informazioni attendibili libere da propaganda o influenze ideologiche.
    La mia opinione, per nulla esauriente l'argomento, è che, poiché le forze dell'ordine e le forze armate sono le uniche a detenere il "monopolio dell'uso legittimo della forza", conviene fare attenzione a non provocarle più di tanto, soprattutto in situazioni di tensione e di folla: si possono avere molti buoni argomenti, ma se quelli si incazzano, le manganellate risultano spesso gli argomenti più efficaci e dolorosi. E su questo terreno anch'io penso che spesso la polizia risenta del clima politico prevalente nel momento. Non è giusto, lo so, ma sono loro ad avere la forza, che usano, non dimentichiamolo, molto spesso in modo utile ed appropriato, e raramente in modo ingiusto ed eccessivo.
    Invito a vedere, o a rivedere, il film ACAB, uno dei pochi a spiegare cosa accade dal lato dei poliziotti che gestiscono la folla, e che a me è piaciuto molto (anche perché con grandi attori).
     
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    Sono abbastanza d'accordo sulle difficoltà di giudizio e il tono complessivo del tuo post, FRATT, aggiungo qualche considerazione critica.
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    ... provocazioni ai poliziotti a volte altrettanto reali...

    Giustificazione, per me assurda, di cui ignoro la paternità e spesso ripetuta dai media. Che razza di professionisti sarebbero? Non si tratta di due fazioni a confronto pronte ad azzuffarsi! Ricordo infatti con fastidio - anni fa, non quale fosse il governo - la qualifica di "eroe" attribuita a un agente rimasto impassibile nel faccia a faccia con un manifestante che lo insultava. E, aggiungo, non dovrebbero le forze dell'ordine appositamente preparate (nella mente e nel fisico) saper fronteggiare dei facinorosi senza ridurli a mal partito?!
    CITAZIONE
    ... sono loro ad avere la forza, che usano, non dimentichiamolo, molto spesso in modo utile ed appropriato, e raramente in modo ingiusto ed eccessivo.

    Spero che le statistiche ti diano ragione, ma le eccezioni non mancano: nell'articolo un piccolo elenco, una in particolaree induce a riflettere:
    CITAZIONE
    ... il questore di Pisa è stato tra i responsabili dell’ordine pubblico proprio a Genova nel 2001. (https://www.internazionale.it/opinione/ann...iolenza-polizia)

    E mi trovavo a Ferrara quando fu ucciso Federico Aldovrandi. https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_...rico_Aldrovandi
     
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    Virelle, capisco la tua considerazione sul fatto che questi agenti dovrebbero sempre comportarsi da professionisti, ma ti invito (anzi, ci invito) a considerare chi sono e da dove vengono: qui non siamo di fronte ai detective che vediamo spesso nei film, professionisti ben formati et equilibrati, ma ai celerini, che per la maggioranza provengono da contesti di povertà e scarsa istruzione, ed anche di violenza. Per quanta formazione ottengano nella polizia (quanta?), mi sembra che rimangano figure un po' lontane dall'immagine di un professionista altamente qualificato, che pondera la sue decisioni in situazione di stress. Per questo rinnovo la mia citazione del film ACAB, perché ti fa vedere bene chi sono queste persone e da quale contesto provengono: è anche possibile sostenere che per tenere a bada gli ultras più violenti (è là che vengono impiegati più spesso) ci vogliano uomini altrettanto violenti, non so. In ogni caso è gente che alla violenza è abituata, di questo penso di debba tenere conto, quando si manifesta in loro presenza.
     
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    Secondo me bisognerebbe impedire alle forze dell'ordine di essere armati alle manifestazioni.
     
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