Storia e Politica

Votes taken by Oskar

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    Le affiliazioni sono chiuse. Rimangono valide quelle esistenti ma non ne verranno prese in considerazione altre.
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    Ho avuto un confronto con i capi di ForumFree che mi hanno detto che in passato alcuni utenti comportatisi come Frapalin di fronte al diniego di cancellare i loro interventi da parte del circuito hanno fatto ricorso al garante della privacy e hanno vinto; per questo ora i responsabili della piattaforma eliminano i post anche se "moralmente" lo trovano sbagliato. La giurisprudenza comunque è nebulosa perché il diritto all´oblio dovrebbe corprire solo dati personali e contenuti potenzialmente diffamatori.
    In ogni caso al momento c´è poco da fare, le cose stanno così. E´ importante solo che sappiate che lo staff di "Storia e Politica" non c´entra nulla con quanto accaduto e che anzi che trova questa cosa assurda e ritiene il comportamento di Frapalin insensato (e, per quanto mi riguarda, incredibilmente infantile, per non dire di peggio).
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    Buonasera,
    come qualcuno di voi avrà notato, Frapalin ha chiesto la rimozione dei propri messaggi dal nostro forum e lo staff di ForumFree ha accettato in nome del diritto all'oblio, secondo un'interpretazione estremamente estensiva che non condivido.
    A quanto pare è sufficiente che una persona si risenta per motivi insensati per falsare anni di dibattiti.
    Purtroppo lo staff di "Storia e Politica" non può fare nulla per arginare una simile follia, desidero che lo sappiate.
    Stando così le cose, il rischio che il forum venga svuotato a ogni colpo di testa di un utente risulta estremamente grave e reale.

    Valuterò con il resto dello staff cosa fare ma sappiate che quanto accaduto non dipende da noi.

    Edited by Oskar - 26/6/2023, 22:19
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    Credo che a volte il termine "femminicidio" venga usato in maniera eccessivamente estensiva; qualsiasi caso di uccisione di una donna da parte di un uomo con cui aveva o aveva avuto una relazione amorosa è etichettato, spesso frettolosamente, come femminicidio, anche quando le motivazioni alla base del gesto non hanno nulla a che fare con una visione distorta e malata della donna. Si è parlato di delitti passionali ma esistono anche omicidi che hanno alla base ragioni economiche o finanche i proverbiali futili motivi.
    Detto questo, la realtà dei femminicidi esiste ed esiste una perdurante visione maschilista del mondo che, in alcuni casi, può rivelarsi molto pericolosa. Sono laureato in sociologia e so che le scienze sociali non possono fornire quadri scientificamente esaustivi di un fenomeno. Ci sono però molte testimonianze, che nella mia disciplina di studio rientrano nella cosiddetta "microsociologia", così come numerosi studi statistici che dimostrano che si tratta di un fenomeno tutt'altro che residuale. Per quanto possa essere utile cercare di identificarlo, definirlo e misurarlo con chiarezza, stabilendone anche dei confini, ritengo che la cosa più importante sia comprendere cosa si possa fare per arrivare a superare ogni forma di discriminazione delle donne, prevenendo così anche gli atti violenti da essa causati.
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    L'incapacità della sinistra di rappresentare le istanze sociali è preoccupante un po' ovunque. Molto banalmente, vanno bene i temi etici ma i partiti di sinistra dovrebbero ricordarsi che hanno la loro ragion d'essere nelle battaglie per i diritti dei lavoratori.
    Detto questo, speriamo che la Germania regga. Una vittoria della destra estrema nel Paese più importante d'Europa sarebbe catastrofica.
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    Mi sembra stia emergendo un quadro politico nel quale il PD è l'unica forza di opposizione in grado di avere una qualche consistenza nelle elezioni locali, insufficiente però per contrastare un centrodestra unito nella maggioranza dei casi. In quest'ottica è facilmente ipotizzabile un'agevole affermazione della destra in Molise tra poche settimane; concordo con i pronostici di Antonio.
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    Piccola chiosa su Fazio. Fazio era in RAI da quarant'anni e le sue trasmissioni portavano alla tv di Stato molti più soldi di quanti ne costassero. Magicamente con l'arrivo al governo di Meloni e Salvini, che da anni lo attaccano, il contratto non gli viene rinnovato. Anche un cieco vedrebbe che si tratta di una scelta politica.

    Sulle falsità nell'autobiografia di Giorgia Meloni credo ci sia poco da sorprendersi. Stiamo parlando della persona che per anni e anni ha invocato quotidianamente il blocco navale sapendo benissimo che è totalmente impossibile da attuare. Ha mentito spudoratamente e costantemente agli italiani, non mi sorprende che abbia aggiustato ad arte la sua autobiografia.
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    CITAZIONE (cavaliere80 @ 17/5/2023, 12:36) 
    Il contratto non è obbligatorio che gli venga rinnovato, la nuova amministrazione ha il suo modo di amministrare e si vede che lui non n3 fa parte.
    Non centra il governo.

    Non nascondiamoci dietro a un dito: sappiamo tutti che il colore del governo determina le scelte del Consiglio di Amministrazione della RAI, che è di nomina governativa.
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    Perché la grande maggioranza dei tedeschi - soldati semplici, ufficiali e in una certa misura la stessa popolazione civile - nella seconda guerra mondiale si batté fino alla fine, continuando a resistere anche quando le possibilità di vittoria si erano esaurite? E' una questione storicamente molto dibattuta.
    Il contrasto tra quanto avvenuto in Germania prima della disfatta finale e l'andamento degli eventi in altri Paesi europei quando questi si trovarono a fare i conti con inequivocabili prospettive di sconfitta è particolarmente forte.
    Nel corso degli anni mi è capitato di leggere e sentire diverse possibili spiegazioni alla base dell'ostinata e militarmente insensata resistenza dei tedeschi, tra le quali, in sintesi:

    - la fermezza degli Alleati nel richiedere la resa incondizionata della Germania avrebbe convinto i tedeschi a combattere a oltranza. Da quanto ho potuto ricostruire, però, la propaganda nazista usò relativamente poco questo argomento, probabilmente perché avrebbe fatto capire alla popolazione che la disfatta finale era certa.

    - il terrore delle violenze dell'Armata Rossa, assetata di vendetta, avrebbe motivato i tedeschi a battersi fino alla morte. Questo fattore, che certamente sul fronte orientale negli ultimi mesi di guerra ebbe un proprio peso, non spiega però la ferma opposizione della Wehrmacht anche agli Alleati occidentali in Italia e Francia.

    - la predisposizione del popolo tedesco a obbedire agli ordini, più marcata di quella degli altri popoli europei, avrebbe spinto molti in Germania a seguire acriticamente Hitler fino alla fine. Senza addentrarsi in questo complesso argomento, che comunque ha un peso, va notato che alla fine della prima guerra mondiale il carattere del popolo tedesco non impedì ribellioni contro il Kaiser e rese di massa dell'esercito in una situazione di guerra critica ma meno compromessa di quella del Terzo Reich dopo lo sbarco in Normandia.

    - la fiducia personale in Hitler, frutto di un decennale indottrinamento e alimentata dalle iniziali grandi vittorie, avrebbe fatto credere ai tedeschi che il Führer avrebbe trovato un modo per salvare la situazione, magari con qualche arma miracolosa.

    L'ultima chiave di lettura è, a mio avviso, la più convincente; abbinata alle prime tre, che hanno una propria validità, fornisce un quadro esplicativo coerente.
    C'è tuttavia, a mio avviso, un altro fattore, che ho trovato poco discusso nei libri che ho letto e nei documentari che ho visto. I tedeschi non si arresero neanche di fronte a nemici dotati di forze soverchianti perché pensavano di non avere alternative onorevoli e dignitose dopo quanto successo alla fine della prima guerra mondiale. Prima della Grande guerra nessuna nazione sconfitta in Europa era stata punita tanto duramente quanto la Germania, nemmeno la Francia dopo la caduta di Napoleone. Nel 1918 i tedeschi, consci di non poter più vincere, si arresero pur avendo ancora molte divisioni operative e senza che gli eserciti nemici fossero penetrati in profondità nel loro territorio. Nonostante questo, le potenze vincitrici imposero loro condizioni estremamente penalizzanti a livello territoriale, politico e soprattutto economico, condizioni che, di fatto, resero la Germania dipendente da chi l'aveva sconfitta. Con questo precedente ancora fresco in mente, la resa appariva probabilmente a molti tedeschi una soluzione peggiore della lotta a oltranza.
    Voi cosa ne pensate?
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    L'Unione europea dovrebbe essere anche un'area in cui si condividono dei valori, pur rispettando le scelte legittimamente diverse dei Paesi che la compongono su temi etici e valoriali. Una legge che vieta di "promuovere l'omosessualità" ai minorenni, come se questa fosse una scelta e non una naturale inclinazione, non dovrebbe essere compatibile con ciò che l'Europa vuole e deve essere nel 2023.
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    Il proliferare di notizie storicamente infondate come quella dell'Armata Rossa che libera l'Italia, messa probabilmente in giro da qualche filorusso in malafede, mi fa paura perché mostra come molta gente non né abbia gli strumenti culturali minimi per smascherare simili sciocchezze, né il buon senso di verificare la veridicità di ciò che legge.
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    Trump questa volta penso sia al capolinea. I capi di accusa nei suoi confronti sono davvero troppi, non vedo come possa cavarsela a dispetto di tutti i suoi bellicosi proclami.
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    Elly Schlein ha presentato la nuova segreteria del Partito Democratico. Al netto di Debora Serracchiani, già da lungo tempo presente nelle alte sfere del PD (del tutto inspiegabilmente per quanto mi riguarda, ma serebbe un altro discorso), il rinnovamento si vede. Che poi sia positivo o negativo, lo scopriremo col tempo.

    CITAZIONE
    I nomi: Alessandro Alfieri avrà la delega al Pnrr e alle Riforme; Davide Baruffi andrà agli Enti locali; Marta Bonafoni sarà coordinatrice della segreteria e si occuperà anche del Terzo settore e associazionismo; Stefania Bonaldi avrà la delega alla Pa e a professioni e innovazione; Annalisa Corrado, ex portavoce green Italia, si occuperà di conversione ecologica e Green economy; Alfredo D'Attorre andrà all'università, Marco Furfaro sarà responsabile delle iniziative politiche e si occuperà anche del contrasto alle diseguaglianze, del welfare; Maria Cecilia Guerra andrà alle politiche del lavoro; Camilla Laureti seguirà le politiche agricole; Marwa Mahmoud avrà la delega alla partecipazione e alla formazione politica.

    E ancora, Pierfrancesco Majorino si occuperà di politiche migratorie e diritto alla casa; Irene Manzi avrà la delega alla scuola; Antonio Misiani si occuperà di economia finanze imprese e infrastrutture; Vincenza Rando di contrasto alle mafie, legalità e trasparenza; Sandro Ruotolo di informazione, cultura, culture e memoria; Marco Sarracino di Coesione territoriale, Sud e aree interne; Marina Sereni di Salute e sanità; Debora Serracchiani di Giustizia; Igor Taruffi sarà il Responsabile Organizzazione e Alessandro Zan si occuperà di Diritti.

    Accanto a questi membri, siederanno di diritto nella segreteria il coordinatore dei sindaci e il coordinatore dei segretari regionali. Inoltre, saranno invitati permanenti alla segreteria sia la portavoce della conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i giovani democratici. Verranno poi costruiti una serie di dipartimenti tematici che sosterranno il lavoro della segreteria con responsabilità specifiche, tra cui: Dipartimento delle politiche per lo sport (Mauro Berruto), Dipartimento Transizione digitale, scienza aperta e big data (Annarosa Pesole), Dipartimento Contro ogni barriera, per l'inclusione (Iacopo Melio). Infine: Giovanni Gaspare Righi sarà capo segreteria di Elly Schlein mentre Flavio Alivernini sarà portavoce della segretaria e responsabile comunicazione del Partito democratico.

    Fonte: https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/-...8-202302k.shtml
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    Non rinnegare fino in fondo il fascismo e al contempo sbandierare la propria vicinanza a Israele e la volontà di non dimenticare mai la Shoah sono due cose che difficilmente possono stare insieme. Ignazio La Russa non è adatto a essere la seconda carica dello Stato.
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    Questi risultati mi portano ad alcune considerazioni, che riassumerò per punti:

    1. La vittoria della destra è incontestabile e netta, anche considerando la bassa affluenza. La mia sensazione è che fino a che il centrosinistra non avrà una configurazione unitaria stabile, non per forza con tutti dentro ma in un contesto di coalizione definito, la partita sarà sempre o quasi chiusa in partenza.

    2. La vittoria di Fontana è larga eppure il riconfermato presidente della Lombardia mi appare debole: il suo partito è stato ampiamente scavalcato da Fratelli d'Italia e la sua lista personale ha avuto un risultato deludente, incredibilmente lontano dai numeri che fa, ad esempio, la lista Zaia in Veneto.

    3. Un'affluenza così disastrosamente bassa denota una mancanza di affezione dei cittadini verso i governi regionali (e si è votato nelle due regioni più grandi d'Italia, si tratta di un dato significativo). Pensare, in questo contesto, di aumentare fortemente i poteri delle regioni e la loro autonomia decisionale mi sembra una decisione poco democratica, oltre che rischiosa per l'unità del Paese.
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