Il razzismo che c'è

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    Negli ultimi mesi nei dibattiti pubblici e anche qui sul forum abbiamo a più riprese discusso del tema del razzismo in Italia e del clima di intolleranza verso gli immigrati che si vive nel nostro Paese.
    Desidero riportare in questa pagina un caso, passato colpevolmente sotto silenzio sulla stampa (altro che media comandati dalla sinistra), che penso possa far riflettere su quanto questi profondi mali imperversino in Italia, anche nei più giovani, i cui modi di pensare sono inevitabilmente plasmati dai loro genitori.


    “Mi odiano e mi trattano come un’appestata”, tredicenne, romena, tenta il suicidio
    La studentessa, ricoverata in ospedale con una frattura al piede, non è stata visitata da alcun suo compagno di classe ed anche i suoi insegnanti si sono rifiutati di andare a trovare la “rumena che puzza”.


    Il fatto tragico è avvenuto la settimana scorsa a Solesino in provincia di Padova ed ha visto come protagonista una giovane adolescente di soli tredici anni da qualche tempo immigrata dalla Romania.

    La ragazza frequenta la scuola media inferiore nell’istituto comprensivo della “bassa” veneta, terra in cui il verbo leghista della “Razza pura, razza Piave” è diventato talmente immanente nella mente della maggioranza dei residenti che, ogniqualvolta un immigrato appare all’orizzonte, il terrore di vedersi defraudata in qualche suo diritto corre veloce tra gli autoctoni come una freccia che dall’arco scocca.

    Nonostante tutto però, va detto, a Solesino la maggioranza in consiglio comunale è di centro-sinistra, essendo relegati i tre consiglieri leghisti all’opposizione. La scorsa settimana Maria, nome di fantasia atto a tutelarne l’identità, figlia di un autista e di una colf trasferitisi in questo paese padovano alla periferia di Monselice solamente da pochi mesi, dopo avervi acquistato una casa, pur di non andare a scuola, presso l’istituto comprensivo di Solesino, ha tentato il suicidio gettandosi dalla finestra della propria abitazione, fortunatamente fratturandosi solamente un piede.

    Nella sua classe, una prima, Maria era l’unica straniera in un mare di adolescenti italiani; si trovava dunque, secondo il verbo del Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, nelle migliori condizioni per venire integrata. Per lei invece l’anno scolastico iniziato lo scorso settembre ben presto si è trasformato in un incubo. “ Zingara di …., tornatene a casa”, "Pezzente, ti piace vestirti dai cinesi, eh?”, “Che schifo! Puzzi proprio come tutti i romeni”, questi solamente alcuni degli insulti che, complice il colpevole silenzio degli insegnanti e del dirigente scolastico, la giovane ha dovuto ingoiare per mesi e mesi fino a quando mercoledì della scorsa settimana ha deciso di farla finita per sempre.

    In ospedale, piangendo, ha chiesto alla madre disperata: “Perché Dio non mi ha preso con sé?”. La stampa italiana non ha dato risalto alla notizia, oggettivamente secondo la logica italica era molto più interessante riportare lo stupro compiuto da un barbone proveniente dal paese danubiano nei confronti di una minorenne extra comunitaria così tanto per rinnovare la romenofobia del popolo padano, ma grazie al giornalista romeno Adrian Teodorescu, presidente dell’Associazione Alleanza romena, il fatto è venuto comunque alla luce ed è stato ripreso dal quotidiano veneto Il Gazzettino.

    Maria, da un lettino del reparto traumatologico dell’Ospedale di Monselice, ha giurato che qualora dovesse tornare in quella classe ripeterebbe il suo gesto estremo anche perché, dal momento del ricovero, non è stata visitata da alcun suo compagno di classe, giova ricordarlo tutti italiani, ed anche i suoi insegnanti si sono rifiutati di andarla a trovare.

    Gli alunni delle altre classi medie dell’Istituto, insieme ai loro genitori, invece si sono recati al suo capezzale. Nel silenzio del paese, che a labbra serrate comunque definisce la piccola romena una “persona squilibrata”, e dell’amministrazione comunale a parlare invece è il candidato Udc alla Presidenza della Regione Veneto Antonio De Poli che ha attribuito il tragico fatto al “particolare clima razzista e romenofobo diffuso in Veneto dalla Lega Nord”.

    Alleanza Romena invece ha sottolineato che il fatto sarà portato all’attenzione del governo di Bucarest affinché possa essere presentato in ogni sede idonea un esposto contro le autorità scolastiche padovane per discriminazione razziale. Il tutto in occasione del sessantacinquesimo anniversario della Shoah.

    Fonte: www.agoravox.it
    www.agoravox.it/Mi-odiano-e-mi-trattano-come-un




    Ecco, ora dirò esattamente come la penso.
    Io faccio volontariato da anni con i giovani immigrati e per questo il tema mi è particolarmente caro: da sempre riscontro che l'azione della Lega Nord è particolarmente negativa e porta a derive di intolleranza che possono generare casi tragici come questo.
    In questi ultimi tempi si è fatto un gran parlare di Di Pietro come "mandante morale" dell'aggressione a Berlusconi e allora si dovrebbe avere il coraggio di dire che un partito di governo come la Lega ha delle precise responsabilità per il clima irrespirabile di razzismo che pervade il nostro Paese, fin nel cuore del Nord, come nel caso riportato, che genera episodi terrificanti come quello di questa ragazza romena.
    Se il partito di Bossi si limitasse a difendere gli interessi del Nord Italia non avrei nulla da ridire, ma la retorica anti-immigrati, che comprende il gioco del figlio di Bossi "affonda i barconi di extracomunitari" e molte vergogne simili, è semplicemente ingiustificabile.
     
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  2. Cornelio Scipione.
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    il razzismo è sinonimo di ignoranza..e a quanto pare in Italia ce ne è tanta!
     
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    Quanto dice Oskar è da condividere parola per parola, quando sono all' estero i miei interlocutori stentano a credere che in italia ci siano partiti di governo che fanno cose tipo questa

    http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/det...-uffici/1822106


    sui sui giornali di oggi c'è anche la prosecuzione della polemica dopo le parole di Berlusconi "meno immigrati , meno delitti". E c'è chi porta le statistiche .
    Vorrei ricordare che quello che si dice oggi sugli immigrati si diceva , neppure tanti anni fa sui meridionali ( i delinquenti sono tuttti terroni !) e mi raccontavano i miei suoceri, bolognesi doc, che intorno alla guerra c'era chi sospettava molto di quelli che venivano dalla montagna ( l' alto appennino tosco emiliano).
    Il punto è che quando in una società vi sono areee di potenziale degrado , primo o poi qualcuno le occupa, che venga dalla montagna, dalla "bassa italia", da fuori delle UE, o più semplicemente dalle famiglie povere.
    Negli USA i neri e gli ispanici delinquono di più degli arabi ( che come ricorda la l' associzione degli arabi americani hanno mediamente un reddito più alto delle media nazionale ) , le carceri francesi sono invece piene di magrebini.
    Se non si eliminano o almento riducono le aeree di disagio sociale fermare un flusso di disgraziati , significa che quelle posizioni saranno occupate da disgraziati di altro titpo
    Un vero statista direbbe " Meno disagio sociale meno delitti".

     
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    Sono sostanzialmente d'accordo con Lucrezio , molto meno con Oskar e Scipione , la Lega rappresenta i problemi di una parte consistente del popolo , esigenze reali che devono essere espresse , bollarle come ignoranza non aiuta a comprenderle nè a modificarle.

    La mia "cara" suocera , estremista di sinistra da sempre , da qualche anno è la razzista peggiore che conosca , da quando sotto casa hanno aperto un bar di extracomunitari e si ritrova escrementi all' ingresso , spacciatori e ubriachi in strada , furti nelle cantine ecc....

    Sono sicurissimo che non voterà mai Lega , ma il problema non cambia .
     
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  5. Cornelio Scipione.
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    essere razzisti vuol dire avere dei pregiudizi negativi verso un popolo o un determinato gruppo di persone...
    il razzismo non è altro che la paura di un popolo che possono essere gli zingari, i rumeni, i polacchi, i marocchini o i cinesi..ecc...
    il concetto sbagliato sta nell'odiare e disprezzare un intero popolo per dei comportamenti sicuramente indecenti e non stimati; le persone sono tutte uguali!!! quindi se loro sono quelli che fanno più crimini, la colpa è della sicurezza che in italia non c'è e gli viene permesso di farlo! se un bambino rumeno viene portato in Italia e cresciuto da una buona famiglia italiana, il bambino anche se è nato in Romania, se educato e fatto studiare, sarà come tutti i bambini italiani! se un un Italiano npon viene mandato a scuola e i genitori sono dei delinquenti, il bambino diventerà probabilmente un delinquente anche se è Italiano!!!

    la differenza sapete dove sta??? nella cultura! le persone se hanno un educazione e una cultura(anche modesta) saranno di solito delle oneste persone e condanneranno gesti come stupri, furti ecc...
    Noi Italiani siamo in linea generale culturalmente più avanti rispetto agli abitanti di un marocchino(sempre in linea generica), ma questo non vuol dire che quel marocchino che ha stuprato una ragazza lo ha fatto perchè lui è marocchino, ma perchè non ha il buon senso e non ha la cultura(questo non vuol dire che chi è colto sia la persona più onesta del mondo...ma avrà forse un pò più di buon senso magari insegnato dai genitori e a scuola), e se invece avesse avuto genitori educatori e che gli avessero insegnato cosa sia il vivere civile, magari quella persona non lo avrebbe mai fatto quel gesto barbaro ad una donna....

    quello che voglio dire è che bisogna condannare il gesto in se, e non collegare il gesto ad un popolo...
    sta di fatto che la Romania è lo stato Europeo con meno crimini..eppure qui in Italia i Rumeni si sentono spesso al telegiornale per aver svolto atti criminali .la colpa di chi è...dei rumeni che effettuano furti e altro o delle forze dell'ordine che glie lo permettono?? perchè lì in Romani non succede e qui in italia si?

    creare questo clima di odio è solo una schifosa tattica che la Lega sfrutta per accaparrarsi più voti...come quando dice Roma Ladrona..ecc..
     
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    Sorpesa: l’Italia è il paese meno razzista d’Europa
    Il rapporto 2008 dell’agenzia europea per i diritti fondamentali colloca il nostro paese all’ultimo posto per episodi di razzismo. Ma i dati sull’Italia risalgono a due anni fa.



    Se l’emergenza sicurezza viene spesso creata ad hoc, soprattutto in campagna elettorale, per spaventare i cittadini e indurli a votare il "partito della durezza", un discorso analogo si può aprire per il presunto razzismo degli italiani.



    Se è vero che a Roma, da quando è stato eletto il sindaco Alemanno, si sono intensificati gli episodi di violenza e d’intolleranza nei confronti di gay, lesbiche ed immigrati, se è vero come tuona spesso l’Unità, che il fenomeno è diffuso a livello nazionale (e comunque la cronaca recente lo dimostra), bisogna però tenere conto dei dati ufficiali.

    Che smentiscono questa percezione e dimostrano una verità lampante: l’Italia è il paese meno razzista d’Europa.
    Non sono i risultati di un recente sondaggio de "Il Giornale" o la statistica di uno studio di settore vicino al Pdl, ma è il rapporto 2008 dell’agenzia europea per i diritti fondamentali.

    Il paese con il più alto numero di incidenti "a sfondo razziale" è la Gran Bretagna: 60.407 casi accertati. Seguono la Germania con 18.132 crimini (causati soprattutto dall’estrema destra) di cui 3294 a sfondo razziale, ed il Belgio (1335 casi di discriminazione).

    E l’Italia?
    Secondo il rapporto europeo, che ha potuto analizzare solo i dati del 2006, gli unici disponibili, il nostro paese si classifica all’ultimo posto con "soli" 144 episodi d’intolleranza.
    Se escludiamo che i dati potrebbero essere in costante aumento, secondo quanto denunciano le cronache, e che magari non a tutti gli episodi di razzismo segue regolare denuncia, siamo comunque ben lontani dai principali partner europei. Potremmo avvicinarci alla Polonia (150 crimini a sfondo razziale) o all’Irlanda (174).

    Se vogliamo essere pessimisti c’è l’Olanda (246 casi registrati, incluso violenza e crimini) o la "multiculturale" Francia (923 atti o minacce a sfondo razziale, xenofobico o antisemita).
    I dati ufficiali valgono poco di fronte alle tragedie umane, ma per una volta possiamo dire che l’emergenza razzismo e intolleranza in Italia non esiste realmente, o comunque è un fenomeno molto limitato.
    Forse aveva ragione il buon Montanelli: "Gli italiani non sono razzisti, non è nel loro dna".

    Ho trovato questo rapporto quì:http://www.agoravox.it/attualita/cronaca/Sorpesa-l-Italia-e-il-paese-meno

     
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    Condivido il succo del discorso di Cornelio: una cosa è battersi per probelemi concreti che vanno affrontati, come quello da te riportato Romeo, un'altra è generalizzare i malcostumi ad intere etnie. Questo vuol dire essere razzisti.
    Bollare una romena, o qualunque altro straniero o anche connazionale, come sporca è semplicemente vergognoso.

    PS: il tuo rapporto Romeo, come hai specificato, si rifà a dati del 2006. Sospetto fortemente che da allora ad oggi, soprattutto dopo il ritorno della Lega al governo in una posizione di forza ben maggiore di quella avuta tra il 2001 e il 2006, le cose siano alquanto cambiate (ovviamente anche a causa di altri fattori, primo fra tutti l'aumento di numero degli immigrati).
     
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    CITAZIONE (Romeottvio @ 2/2/2010, 19:23)
    Sorpesa: l’Italia è il paese meno razzista d’Europa
    Il rapporto 2008 dell’agenzia europea per i diritti fondamentali colloca il nostro paese all’ultimo posto per episodi di razzismo. Ma i dati sull’Italia risalgono a due anni fa.

    Chissà cosa dirà il prossimo rapporto considerando episodi come questo


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    il "Giornale" accusa Lerner perchè ebreo, parla male della finanza vaticana e non parla delle scelleratezza della finanza israelitica

    www.ilgiornale.it/interni/gad_lerne...ge=1-comments=1

    "Il giornalista, come noto, non è cattolico. È di religione ebraica e non si è mai sognato di imbastire una puntata simile a quella di lunedì sera sul più grande scandalo finanziario degli ultimi anni, quello che ha visto come protagonista Bernard L. Madoff, ebreo, recentemente condannato a 150 anni di carcere negli Stati Uniti per aver truffato 500 miliardi di dollari a investitori di tutto il mondo. Madoff era ritenuto la punta di diamante della finanza ebraica e proprio all’interno della sua comunità, anche quella italiana, ha mietuto il maggior numero di vittime, tra le quali anche il premio Nobel della letteratura Elie Wiesel e il regista e produttore cinematografico Steven Spielberg. Seguendo il teorema Lerner, non solo la finanza ebraica sarebbe marcia, ma anche i suoi riferimenti civili e religiosi sarebbero assai furbetti.
    Perché, sia pure con i distinguo dovuti alla non paragonabile organizzazione delle gerarchie delle due religioni, Madoff è stato il Marcinkus degli ebrei. Non potendo sospettare chi si nascondesse dietro quella maschera, in epoca non sospetta, persino il nostro autorevole commentatore R. A. Segre lo aveva definito, «il prototipo della onestà e della generosità della finanza ebraica nel mondo, soprattutto religiosa». Ovvio, visto che l’uomo era stato anche tesoriere della Yeshiva University di New York e presidente della Business School, considerata la più prestigiosa istituzione accademica religiosa ebraica d’America.

    Gli esempi potrebbero essere anche altri. Nelle non poche puntate che l’Infedele ha dedicato alle attenzioni per le donne del nostro presidente del Consiglio, Gad Lerner non si è mai soffermato, per analogia giornalistica, sullo scandalo che ha travolto il presidente dello Stato d’Israele, Moshe Katsav, che si è autosospeso dalla carica dopo essere stato accusato dalla polizia di violenze sessuali su una dipendente oltre che di intercettazioni legali e di frodi. Né si è mai sognato di mettere in discussione, per questo episodio, la moralità pubblica e privata dell’intera classe dirigente di Israele"


    Le frasi in base alle quali se un ebreo criticando la finanza vaticana critica anche la gerarchia cattolico , allor adovrebbe ammettere che le malafatte di un finanziere ebreo renderebbero "marci" anche i suoi riferimenti religiosi, e quella per cui se un ebreo italiano critica il premier italiano dovrebbe sentirsi indovere di criticare anche quello israeliano sono aggiaccianti
    E tutto ciò sul giornale di famiglia del presidente del consiglio.
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  9. segretario_90
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    Sul Giornale se ne possono leggere anche di peggio; ricordo distintamente che in un articolo si poteva leggere l'espressione "musi gialli" riferita ai cinesi!!!! (forse la cosa era segnalata proprio qui in Storia e politica)
     
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    Sono d' accordo con te segretario, ma certo che leggere certe cose a nemmeno 15 giorni dal giorno della memoria fa una certa impressione.

    Comunque si può discutere sulla differenza fra antisionismo e antisemitismo, ma varrebbe la pena di parlare di come tal volta filosraeliani e antiseminti non siano sempre contrapposti
     
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    Bè , nè Lerner nè Il Giornale sono apartitici , non trovo nulla di scandaloso nel fatto che ognuno tiri l'acqua al suo mulino , personalmente non dò molto credito alle opinioni schierate dei giornalisti (di qualsiasi parte), ma tutto questo fà parte della Democrazia e della Libertà che ne consegue , nel mondo reale non ci sono admin nè moderatori come in questo sito , là sono iscritti tutti i votanti .
     
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    Caeo Romeo,
    a mio avviso il punto non è stabilire chi è fazioso e chi no, tra l' altro sia Lerner che il giornale non nascondono certo di essere schierati ( e questo, non far finta di essere super partes, fa onore ad entrambi.)
    Se la contestazione a Lerner fosse stata : ma "perchè non parli anche della finanza rossa ? " non ci sarebbe stato nulla da dire,Lerner avrebbe risposto "ne ho già parlato" e la replica sarebbe stata "si ma non altri toni ", tutto normale , sana (anche se noiosa) polemica in democrazia.
    Ma qui il problema è diverso si è sostenuto che per essere equanomi bisogna riconsocere che i problemi morali che portano le magagne della finanza vaticana ai fedeli cattolici sono simili a quelli che porterebbe la disonestà di un singolo finzanziere ebreo alla comunità israelitica.
    Dimmi tu caro Romeo se il tema delle colpe finanziarie di un singolo ebreo ribaltate genericamente su chi è ebreo non sia un argomento da trattare con le molle.
    Ma ancora peggio la seconda affermazione : un ebreo italiano viene rimproverato perchè critica il premier del suo paese senza citare il premier israeliano. Cos'è i cittadini italiani ebrei hanno una cittadinanza diversa dagli altri ?
     
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    Come non darti ragione?
    Quello che volevo dire è che la polemica fra i due schierament giornalistici hà già raggiunto un punto tale che dovremmo dare a certe esternazioni l' importanza che hanno , pura demagogia atta ad attrarre la parte più ingenua dei votanti da una parte o dall'altra , da parte mia preferisco ignorare , o meglio seguire da lontano questi continui polveroni sul poco o sul nulla e aspettare che il fumo si sia dissolto e si veda un pò di sostanza.
    Leggo spesso Repubblica e le dò la stessa importanza che dò al Giornale , se avessi aperto una discussione per ogni incongruenza , maldicenza ecc.. che hò trovato non mi sarebbero bastate le 24 ore della giornata.
     
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  14. lupog
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    CITAZIONE (lucrezio52 @ 13/2/2010, 14:29)
    Caeo Romeo,
    a mio avviso il punto non è stabilire chi è fazioso e chi no, tra l' altro sia Lerner che il giornale non nascondono certo di essere schierati ( e questo, non far finta di essere super partes, fa onore ad entrambi.)

    anche perchè caro Lucrezio, se anche provassero a far finta di essere super partes nessuno se li filerebbe :dev:

    Chiudo e scusate l'OT :oops: ma proprio non resistevo a trattenermi dal sarcasmo :lollosso:
     
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    Sempre a proposito di quell' articolo del giornale sembra comunque che le comunità ebraiche in italia non l' abbiano presa bene

    http://www.gadlerner.it/2010/02/12/unalett...i-dallucei.html


    la posizione di Gattegna mi sembra particolarmente dura :


    "Contro una simile divisione in categorie, che costituisce una minaccia non solo per gli ebrei, ma per la collettività nel suo insieme, esprimo sdegno e insorgo in maniera energica, per contrastare una vera e propria discriminazione e limitazione della libertà totalmente contraria ai principi fondamentali sui quali si fonda la Costituzione italiana”.
     
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156 replies since 31/1/2010, 11:46   2515 views
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