Uno sguardo differente sulla Genesi

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  1. Mr James
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    Volevo proporvi questo autore che personalmente trovo molto interessante e fonte di ispirazione per numerose riflessioni. Igor Sibaldi è fondamentalmente un traduttore di testi in ebraico, russo e greco, che si è prefisso un obiettivo piuttosto ambizioso: tradurre il testo originario della Genesi per cercare di scoprire se il contenuto di questo testo fondativo di molte religioni contenga effettivamente il messaggio che ci insegnano a catechismo.

    Innanzi tutto va fatto un preambolo teorico. Sibaldi parte dal presupposto che il popolo ebraico sia il discendente di una casta che si formò nell’antico Egitto, con il faraone Akhenaton. Quest’ultimo infatti, per limitare lo strapotere dei sacerdoti, distrusse la tipica religione politeistica egizia e introdusse un culto monoteistico che adorava l’unico dio del sole, Aton, di cui il faraone era l’unico rappresentante. Non ci volle molto perché i sacerdoti riuscissero ad imporre nuovamente la vecchia religione, dopo la morte di Akhenaton, relegando molti credenti d Aton alla stregua di eretici. Proprio questa casta monoteista sarebbe quindi fuggita dall’Egitto, per rifugiarsi alle estreme propaggini del Regno dei faraoni, cioè appunto la Palestina, dando vita ad una nuova comunità.
    Questo antefatto sull’origine del popolo ebraico spiegherebbe la somiglianza tra le lettere ebraiche e i geroglifici egizi, di cui sarebbero delle forme più stilizzate e adatte alla scrittura. Partendo da questo presupposto, ogni lettera scritta nella Genesi, che Sibaldi data proprio all’epoca della fuga dall’Egitto ad opera di Mosè, avrebbe perciò un significato ben preciso e non sarebbe solo un simbolo fonetico, proprio come per il geroglifico egizio. Ogni parola diventa perciò un concetto filosofico profondo, dando quindi tutto un altro significato alla vicenda stessa narrata nella prima parte della Bibbia.

    Veniamo ora al significato della Genesi che Sibaldi crede di aver “decrittato”. Il testo che emerge dalla traduzione tratta di temi profondamente filosofici, come ad esempio sul rapporto tra Essere e Divenire, che Sibaldi riconosce nelle figure di YHWH (lo Javhè della dottrina tradizionale) ed Elohim; la formazione della coscienza nell’essere umano e di come questi poi conosca il mondo intorno a sé ed evolva (in tal senso l’autore intende che tutti i personaggi biblici siano in realtà diverse fasi e manifestazioni dell’animo umano). Tutto insomma assume sempre una connotazione filosofica fortissima, e Sibaldi mette continuamente in evidenza l’altissima correlazione tra i contenuti della Genesi tradotta a questo modo e alcuni dei più noti pensatori greci presocratici (tutti successivi cronologicamente ai fatti di Akhenaton e tutti che vantano nella loro biografia un viaggio formativo in Egitto), oltre che con elementi della mitologia indiana (arrivata grazie alle navi mercanitili che risalivano il Mar Rosso e che, appunto, comunicavano con l’Egitto).

    Devo dire che inizialmente ero scettico sull’idea di questo autore, ma devo confessare che, pagina dopo pagina, le sue argomentazioni diventano sempre più convincenti e appassionanti. In particolare, ho apprezzato l’idea secondo cui nella cultura antico egizia vi fosse un sincretismo culturale fortissimo essendo l’Egitto crocevia di numerosi scambi tra il Nord Africa, Grecia, Siria, Persia e India, e come questo si ritrovi effettivamente anche adesso in alcuni rituali cristiani o di altre religioni.

    Vi consiglio caldamente di leggere i suoi libri, e, nel più breve termine, se avete tempo e voglia, guardate i video sulle presentazioni dei suddetti libri, anche se un po’ lunghette, ma contengono spunti a mio avviso veramente interessanti.

    I link a uno dei video
    LINK
    Scusate, so che è lungo, ma a parer mio ne vale veramente la pena

    Spero possa interessarvi e di trarre da voi altri spunti di riflessione.
     
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    CITAZIONE (Mr James @ 17/2/2015, 22:16) 
    . Partendo da questo presupposto, ogni lettera scritta nella Genesi, che Sibaldi data proprio all’epoca della fuga dall’Egitto ad opera di Mosè, avrebbe perciò un significato ben preciso e non sarebbe solo un simbolo fonetico, proprio come per il geroglifico egizio. Ogni parola diventa perciò un concetto filosofico profondo, dando quindi tutto un altro significato alla vicenda stessa narrata nella prima parte della Bibbia.

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    Non è materia che conosco , ma credo che spiegazioni simili siano state date a proposito del significato intrinseco della cabala sul significato esoterico della Parola (la maiuscola è voluta)
     
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    Mi pareva di ricordare che ci avessi già parlato di questo Sibaldi e in effetti ho recuperato una discussione su un'interpretazione ben meno sensata della Genesi in cui avevi introdotto i suoi studi: https://storiaepolitica.forumfree.it/?t=67109623

    Non appena avrò tempo guarderò il lungo video e ti dirò le mi impressioni caro mr James :).
     
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    Caro Mr James, diffida pure da questo Sibaldi.
    Non tanto per via della sua lettura allegorica e anagogica della Bibbia, lettura sempre possibile anche su moltissimi altri testi, e che certo non mi scandalizzano, ma perché nei primi 13 minuti di video (che hai linkato nell'altra discussione) dice tante ma tante di quelle caxxte che non stanno nè in cielo nè in terra.

    Te ne cito solo alcune
    1) Gli Ebrei non parlavano l'ebraico
    Non è vero, anzi diverse fonte autorizzano a pensare proprio il contrario. Forse il poverino si confonde per via del fatto che dopo l'ebraico prese piede l'aramaico (più o meno nell'era di Gesù) e solo molti secoli dopo l'ebraico riprese ad essere una lingua anche parlata. Ma da qui a dire che ai tempi di Mosè (1250 a.C circa) non si parlasse l'ebraico è spararla grossa.

    2) L'etimologia di religione
    Avendo praticamente studiato prevalentemente filologia all'università posso dire che sì è vero che religione deriva dal latino religio, e quindi da religo nel senso di rilegare/unire come dice lui, ma è del tutto fantasioso il significato che gli conferisce lui. Il senso di rilegare era appunto di mettere tutte le cose insieme, dare un senso all'esistenza mettendo insieme tutte le cose.

    3)Tutte le religioni nascono da un testo sacro
    Ha, Ha, Ha, Ha, Ha, Ha (manca la faccina che si scompiscia dal ridere :lol: )
    Ma almeno questo si è letto Platone? In un suo dialogo (ora non chiedetemi quale) si parla di come sia eccentrico il fatto che una persona avesse commissionato la scrittura dell'iliade e dell'odissea. l'Iliade e l'odissea hanno fatto parte del tessuto orale dell'ellade per secoli, eppure lì sorgono teogonie, cosmogonie concezioni religiose, senza che ci sia il minimo testo scritto di riferimento. Senza contare che, come qualsiasi antropologo ti potrà confermare, la fase del mito è sempre preesistente alla scrittura, e se questo non bastasse basta andare a vedere oggi le popolazioni rimaste allo stato selvaggio nell'amazzonia che non hanno scrittura ma che hanno una religione.

    4)Il segno della croce
    Ha ha ha (bis)
    E già, i latini quando hanno inventato come tecnica di condanna a morte la crocefissione avevano proprio in mente i 4 chacra. Ma come si fa a credere a sto tipo?

    Senza contare che ho il forte sospetto che sto tizio non porti molte fonti a sostegno delle sue tesi, ad esempio quel giochetto che fa con le lettere del padre del figlio e della madre in ebraico non mi pare abbia un qualche fondamento, mentre invece pare che la lettera m seguita da vocale sia presente quasi universalmente in tutte le lingue per indicare la parola mamma, in quanto, forse, la prima sillaba pronunciata da un neonato è spesso ma essendo la "m" una consonante di facile articolazione.
    In ebraico: אם (am)/Protosemitico: *ʾimm-
    Arabo:أم (um).
    in sanscrito: मातृ (matṛ)
    In greco antico: μῆτηρ (meter)
    In tutte le lingue romanze e neoromanze per via del latino: Mater
    Cinese: 母親 (qīn)
    Coreano: 어머니 (eomeoni)
    Vietnamita: mẹ
    Swahili: mama
    Zulu: Umama

    Sta di fatto che m+vocale è praticamente trasversale ad ogni lingua del pianeta o quasi, però per lui no, la parola gli serve per fare un giochetto e quindi tira fuori dal nulla e sul momento "la capacità di avere una gravidanza".
    Posto che abbia qualche appiglio per dire che ם "m" assomigli a qualche ideogramma che indichi l'idea di gravidanza è, a onor di un'analisi corretta, un'ipotesi assai più probabile che sia stato il suono "m", legato all'idea di madre, ad aver ispirato tale ideogramma e non viceversa, sempre che l'appiglio di cui sopra esista.
    La filologia è una cosa serie, la linguistica (o glottologia) pure, non mi pare che sto tizio abbia grandi credenziali.

    Se uno le spara grosse su cose verificabili perché credergli in quelle non verificabili?
     
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    Innanzi tutto va fatto un preambolo teorico. Sibaldi parte dal presupposto che il popolo ebraico sia il discendente di una casta che si formò nell’antico Egitto, con il faraone Akhenaton. Quest’ultimo infatti, per limitare lo strapotere dei sacerdoti, distrusse la tipica religione politeistica egizia e introdusse un culto monoteistico che adorava l’unico dio del sole, Aton, di cui il faraone era l’unico rappresentante. Non ci volle molto perché i sacerdoti riuscissero ad imporre nuovamente la vecchia religione, dopo la morte di Akhenaton, relegando molti credenti d Aton alla stregua di eretici. Proprio questa casta monoteista sarebbe quindi fuggita dall’Egitto, per rifugiarsi alle estreme propaggini del Regno dei faraoni, cioè appunto la Palestina, dando vita ad una nuova comunità.
    ------------------------------------------------------
    Storicamente parlando mi pare un'ipotesi campata in aria, Akhenaton non cancellò il pantheon egizio, anzi, praticamente ritornò al culto del primo Dio della cosmogonia, Ra, il sole, Aton viene spessissimo chiamato Aton Ra, tutti gli altri dei non furono cancellati, solo posti in subordinazione, espressioni di Ra-Aton.
    Citazioni di vecchi Dei si trovano in molte iscrizioni dell'epoca, sebbene sempre subordinate ad Aton.
    Prova ne sia che le steli di fondazione di Akhetaton, la capitale voluta da Akhenaton, attualmente nel sito archeologico di Al Amarna. pongono a patroni della fondazione stessa Ra ed Horus, addirittura Horus è il figlio di Osiride e Iside culti posteriori a Ra e che diedero origine a tutta la pletora infinita di Dei egizi, viene anche citata Maat, dea della giustizia.
    Il faraone non creò una religione monoteista, modificò e semplificò, come rapporto di potere la vecchia religione.
    A prova di questo posto un sito con la traduzione di una delle steli fondative volute da Akhenaton.
    www.cartigli.it/Graffiti_ed_iscrizi...0traduzione.htm

    Edited by Romeottavio - 7/2/2016, 16:40
     
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    CITAZIONE (Romeottavio @ 7/2/2016, 11:35) 
    Il faraone non creò una religione monoteista, modificò e semplificò, come rapporto di potere la vecchia religione.

    L'idea Sibaldi l'ha presa pari pari da una saggio di Sigmund Freud: L'uomo Mosè e la religione monoteistica
    Che, per carità, è un saggio utile da un punto di vista antropologico e psicanalitico, ma come ha fatto notare Romeottavio, non credo che il metodo psicanalatico sia quello migliore per fondare delle verità storiche.

    Edited by mr.chipko - 7/2/2016, 15:22
     
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  7. Mr James
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    Sinceramente quando ho pubblicato questo post pensavo di esporre le idee di Sibaldi, non certo proporre questo personaggio come detentore di verità. Sono il primo a riconoscere che la sua analisi ha molti limiti, per questo solitamente cerco di fare una cernita, non prendo certo per buono tutto. Trovo singolare, perdonatemi, questo accanimento sui "dettagli". Considerate infatti che il pubblico a cui si rivolge Sibaldi con i suoi scritti è un pubblico decisamente non specialista, per cui è necessario semplificare le cose. Tra il dire che Akenaton impose il monoteismo e che invece subordinò tutti gli altri dei alla figura di Ra-Aton, ai fini della trattazione, cambia poco o nulla, chiaro che agli astanti non penso interessino le sfumature politiche dell'Egitto di tre millenni fa.

    CITAZIONE
    Ma da qui a dire che ai tempi di Mosè (1250 a.C circa) non si parlasse l'ebraico è spararla grossa.

    Questa non torna a me invece. Per quel poco che ne so io, l'ebraico è sempre stato una lingua usata dalla casta sacerdotale e degli scribi ebraici, mai parlata. Ne sarebbe testimonianza il fatto che non ci sono vocali scritte tra le lettere delle parole ebraiche. Poi naturalmente ho conoscenze molto limitate sull'argomento, quindi ben lieto di essere smentito.

    CITAZIONE
    E già, i latini quando hanno inventato come tecnica di condanna a morte la crocefissione avevano proprio in mente i 4 chacra. Ma come si fa a credere a sto tipo?

    Ma infatti mica si parla della croce come strumento di tortura, ma del segno della croce come rituale. Perchè si sarebbe deciso di farlo così secondo te, e non in migliaia di altri modi possibili?

    CITAZIONE
    La filologia è una cosa serie, la linguistica (o glottologia) pure, non mi pare che sto tizio abbia grandi credenziali.

    Credo sia laureato in filologia slava, e che sul tema abbia scritto diversi libri specialisti, per poi passare all'ebraico come "autodidatta". Tutto scritto nella sua biografia online. Poi, ripeto, non rivolgendosi ad un pubblico di addetti ai lavori, semplifica parecchio concetti e metodologie.

    CITAZIONE
    Non tanto per via della sua lettura allegorica e anagogica della Bibbia, lettura sempre possibile anche su moltissimi altri testi, e che certo non mi scandalizzano

    Con tutto il rispetto del mondo, s'intende, perchè ho l'impressione che non sia vero, e che quindi cerchi altri appigli come critica? ;)
     
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    CITAZIONE (Mr James @ 7/2/2016, 17:31) 
    Trovo singolare, perdonatemi, questo accanimento sui "dettagli".

    Io no, io credo che un buon divulgatore ed anche esemplificatore non debba necessariamente forzare la mano e dire cose che alla prova dei fatti sono false.

    CITAZIONE (Mr James @ 7/2/2016, 17:31) 
    Questa non torna a me invece. Per quel poco che ne so io, l'ebraico è sempre stato una lingua usata dalla casta sacerdotale e degli scribi ebraici, mai parlata. Ne sarebbe testimonianza il fatto che non ci sono vocali scritte tra le lettere delle parole ebraiche. Poi naturalmente ho conoscenze molto limitate sull'argomento, quindi ben lieto di essere smentito.

    No, non è così. Infatti il popolo ebraico è l'unico popolo storico a non avere mai conosciuto o quasi analfabetismo. Essendo la religione del libro, tutti, donne comprese, dovevano saperlo leggere.
    Quanto alla mancanza di vocali anche il fenicio ne è sprovvisto, non per questo qualcuno ha ipotizzato che il fenicio non fosse una lingua parlata, dove c'è un alfabeto, una grammatica, una sintassi: c'è una lingua parlata.
    Inoltre ancora oggi l'ebraico e l'arabo sono lingue in cui non vengono scritte le vocali, anzi l'assenza di vocali scritte è in assoluto la prova schiacciante che la lingua fosse parlata, perché solo se la lingua è parlata io posso sapere come pronunciare quelle parole, se fosse invece incentata o solo letteraria avrei avuto bisogno del sistema vocalico scritto.


    CITAZIONE (Mr James @ 7/2/2016, 17:31) 
    Ma infatti mica si parla della croce come strumento di tortura, ma del segno della croce come rituale. Perchè si sarebbe deciso di farlo così secondo te, e non in migliaia di altri modi possibili?

    Sarà che ho poca immaginazione, ma non è che riesco a immaginarne chissà quanti, le zone raggiungibili dalle braccia stanno tutte dalla vita in su, senza contare che il segno della croce benedicente (quello che si traccia in aria) è uguale, non è che esistano infiniti modi per tracciare una croce, i punti sono 4.

    CITAZIONE (Mr James @ 7/2/2016, 17:31) 
    La filologia è una cosa serie, la linguistica (o glottologia) pure, non mi pare che sto tizio abbia grandi credenziali.

    Anche io sono laureato in filologia, ma posso assicurarti che il metodo da lui proposto non è molto corretto, anzi è esattamente l'opposto di quello che viene insegnato. Non bisogna mai forzare il testo per fargli dire quello che vogliamo noi. Non è un caso che i migliori critici della letteratura italiana siano stati anche filologi (Contini, Segre, Roncaglia ecc)


    CITAZIONE (Mr James @ 7/2/2016, 17:31) 
    CITAZIONE
    Non tanto per via della sua lettura allegorica e anagogica della Bibbia, lettura sempre possibile anche su moltissimi altri testi, e che certo non mi scandalizzano

    Con tutto il rispetto del mondo, s'intende, perchè ho l'impressione che non sia vero, e che quindi cerchi altri appigli come critica? ;)

    Che cosa non sarebbe vero :) ?
    Il fatto che non mi scandalizzano letture alternative della Bibblia?
    No, non mi scandalizzano, anzi mi affascinano (una su tutte quella legata alla cabala), alla fine la lettura anagogica o allegorica di un testo è sempre possibile e di fatto è un'eco di un nostro mondo interiore sollecitato da un fattore esterno.
    L'uomo è portato per natura ad analizzare e simbolizzare. Ad esempio si possono inventare tantissime storie sugli alberi, sul loro significato, sulla loro nascita, e in una prospettiva antropologica tutte queste interpretazioni possono essere considerate "vere" in quanto fanno appello ad una realtà psichica profonda che attinge da un'umanità comune.
    È anche per questo che si dice che le opere trascendono sempre i loro autori. Basti pensare a quante chiavi di lettura hanno avuto Platone e Aristotele, tutte chiavi possibili, affascinanti e interessanti, ma fra tutte le possibili chiavi di lettura mi sentirei di scartare a priori quelle che ipotizzano che Aristotele fosse una donna travestita da uomo di origini cinesi, perché anche l'interpretazione più ardita deve avere una analogia con i testi e le fonti di riferimento, altrimenti con la sola analogia si finisce per dire tutto e il contrario di tutto come il video Zeitgeist. Ricordo ancora quando un mio coinquilino tornò a casa sconvolto (in positivo) da questo video e mi disse che dovevo assolutamente guardarlo. Dopo pochissimi minuti ho stoppato e gli ho detto che erano tutte cazzate, mi è bastato che dicesse che l'origine di sunset era la composizione egizia del sole (il Dio Ra) e del Dio Seth. Se uno spara cavolate del genere il mio razionalismo dice stop. È ovvio che sunset deriva dalla contrapposizione sunset/sunrise, dove il dio egizio Seth non c'entra assolutamente nulla.
    A farmi fermare il video nel caso di Sibaldi è stato proprio quella cavolata che ha sparato sulla parola madre e sul fatto che l'ebraico non fosse una lingua parlata (cosa davvero assurda visto che è dimostrato addirittura un ceppo semitico da cui discende anche l'arabo). Ci sono molti studiosi che fanno letture ardite, ma per farlo non devono forzare i testi.
    Vi sono molti in ambito giudaico che ipotizzano che Abramo abbia davvero ucciso Isacco e che poi questi sia resuscitato, è una ipotesi azzardata, è affascinante l'idea, ma non mi scandalizza.

    È la differenza che passa fra quello che posso trovare io in un testo, e quello che il testo effettivamente vuole dire.
    È sempre interessante vedere cosa il testo dice a me personalemente, poi però devo fare un lavoro e chiedermi cosa davvero volesse dire l'autore.
     
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    CITAZIONE (Mr James @ 7/2/2016, 17:31) 
    Tra il dire che Akenaton impose il monoteismo e che invece subordinò tutti gli altri dei alla figura di Ra-Aton, ai fini della trattazione, cambia poco o nulla, chiaro che agli astanti non penso interessino le sfumature politiche dell'Egitto di tre millenni.

    In effetti sul dizionario enciclopedico Treccani, che non è un testo specializzato, ma neppure il manuale delle giovani marmotte , nella storia dell'Egitto parla correttamente di un anteposizione di Aton a tutti gli dei, alla voce Ekhenaton (Usa questa dizione) parla più brevemente di instaurazione di un monoteismo.
    Questa mi sembra la parte più interessante, intendo la ricerca di influssi precedenti sia nella religione ebraica che nel cristianesimo
    Argomento mai approfondito a sufficienza, a mio avviso.
    Per il resto sono molte le cose che mi lasciano,perplesso, tra l'altro l'idea di un popolo che proveniente da una parte perseguitata dell'elite egiziana si sarebbe inventata una discendenza da profughi schiavizzati. Un downgrade della memoria, non impossibile, ma certo inconsueto
     
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    CITAZIONE (lucrezio52 @ 7/2/2016, 18:46) 
    Questa mi sembra la parte più interessante, intendo la ricerca di influssi precedenti sia nella religione ebraica che nel cristianesimo
    Argomento mai approfondito a sufficienza, a mio avviso.

    Certamente, mi pare che ci fosse anche un topic a riguardo, anzi credo che ne abbiate parlato qui.
    Sicuramente è una tensione che deve avere attraversato in lungo e in largo tutta la storia l'umanità. Alla fine l'uomo cerca sempre di ridurre il molteplice all'uno, tanto con la filosofia (alla ricerca costante del principio primo) quanto la scienza, da sempre alla ricerca di quella legge o teoria della fisica che sia in grado di spiegare da sola ogni fenomeno (ad esempio la teoria delle stringhe).

    Edited by mr.chipko - 7/2/2016, 18:54
     
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    Caro James, Tra il dire che Akhenaton impose il monoteismo e che invece subordinò tutti gli altri dei alla figura di Ra-Aton, ai fini della trattazione, non cambia poco o nulla, Sibaldi parte dal presupposto che il popolo ebraico sia il discendente di una casta che si formò nell’antico Egitto, bene, questo presupposto è sbagliato, a mio avviso non è credibile, a me personalmente i significati esoterici reconditi della Genesi interessano poco, ma la Storia e la preservazione dei fatti documentati mi interessa molto.
     
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    CITAZIONE (Romeottavio @ 7/2/2016, 18:53) 
    a me personalmente i significati esoterici reconditi della Genesi interessano poco, ma la Storia e la preservazione dei fatti documentati mi interessa molto.

    Esatto sono due piani distinti, possono anche coesistere purché si tenga presente che alcune letture allegoriche sono assolutamente personali.
    Alla fine la cena di Trimalcione di Petronio denunciava il potere corrotto della corte di Nerone. È vero che tali testi sono stati poi letti e utilizzati in chiave anti nazista e, dalla mia professoressa, anche in chiave anti berlusconiana. Tali chiavi di lettura sono assolutamente ammissibili, ma l'orizzonte di Petronio era la corte di Nerone e non certo il terzo riech di Hitler o la villa di Arcore di Berlusconi.
     
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    mi era venuta in mente una battutaccia goliardica , ovviamente postata nelle rubrica adatta

    https://storiaepolitica.forumfree.it/?t=70795826#lastpost

    PS senza offesa Chipko , ogni tanto si scherza
     
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    Ho raccolto tutto il mio coraggio ed ho guardato il video segnalato. Oltre i tre minuti non sono andato, darsi martellate sulle dita è un passatempo più piacevole.
    Fantastica l'osservazione che "allora c'era poca carta", quando la carta era di là da venire. Guarda caso Sibaldi ha scoperto quello che nessuno nemmeno sospettava ;) :P , ma questo non lo sa? Inoltre in ebraico (lingua solo scritta, ma si è mai sentita fesseria più grossa? Una lingua prima di venir scritta deve venir parlata! Quanto le vocali, neppure l'egiziano scritto le ha), afferma il Nostro, ogni parola descrive il suo oggetto: e che fanno le parole (penso intendesse sostantivi) nelle altre lingue?
    Su un piano un po' diverso, ma neanche tanto, mi ricorda Kolosimo, von Däniken e compagnia bella.
    Delle due, una: o prende tutti per i fondelli o è un esempio di psicopatologia (o tutt'e due insieme).

    Quanto a Freud era uno scrittore meraviglioso, la sua lingua è bellissima, le sue scoperte e certe sue teorie sono storicamente di importanza grandissima, ma non dimentichiamo che datano di un secolo e si riferiscono a realtà sociali non più esistenti. Comunque Freud, appassionato di archeologia, non era e non voleva essere uno storico.

    Edited by dceg - 7/2/2016, 23:50
     
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    CITAZIONE (mr.chipko @ 7/2/2016, 18:17) 
    A farmi fermare il video nel caso di Sibaldi è stato proprio quella cavolata che ha sparato sulla parola madre e sul fatto che l'ebraico non fosse una lingua parlata (cosa davvero assurda visto che è dimostrato addirittura un ceppo semitico da cui discende anche l'arabo). Ci sono molti studiosi che fanno letture ardite, ma per farlo non devono forzare i testi.

    Non capisco dove sia questa forzatura. Sulla questione della parola "madre", hai dato un'ottima spiegazione (che non conoscevo e per questo ti ringrazio), ma sinceramente non vedo come le due cose non possano essere vere contemporaneamente, cioè non possa essere vera l'idea di Sibaldi e la tua. Non vedo la conflittualità delle due. Mentre sulla questione dell'ebraico come lingua parlata, sono andato a rileggere i primi passi di un suo libro, in cui c'è scritto che la lingua usata nella Genesi, l'ebraico degli scribi, era diverso dalla lingua parlata, benchè fosse ebraico anche quello, come dici tu. Dal momento che, come ho avuto modo leggere in altre discussioni del forum a cui non partecipo, ci "bacchetti" spesso perchè non leggiamo o non sentiamo un discorso fino in fondo prima di commentarlo, decidere dopo 13 minuti di video in cui questo tizio parla con un pubblico non specialista (e questo credo sia abbastanza importante) che sia un completo idiota lo trovo un po' pretenzioso.

    Poi, ripeto, non voglio difender a spada tratta Sibaldi, ho letto due libri suoi, e li ho trovati entrambi estremamente interessanti e ricchi di spunti. Se dici di essere così interessato ad un'interpretazione diversa e, in qualche modo, sincretica della Bibbia, io te li consiglio caldamente.
    CITAZIONE
    Fantastica l'osservazione che "allora c'era poca carta", quando la carta era di là da venire.

    Saper distinguere tra il serio e l'ironico è una grande qualità, o per lo meno alleggerisce la vita. :)

    Romeo, potresti fornirmi qualche dato in più sull'Atonismo? Sono andato a controllare su wikipedia e loro lo mettono nella lista dei monoteismi. Sarebbe dunque un errore?
     
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26 replies since 17/2/2015, 22:16   650 views
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