Il governo Conte 2

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  1. BluEmme
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    La squadra di governo è stata annunciata. In attesa di ascoltare l'esposizione del programma davanti al Parlamento (ma tutto sommato lo conosciamo già per sommi capi), provo a dire la mia sensazione sui vari ministri.

    Luigi Di Maio
    Affari Esteri e Cooperazione Internazionale
    Mi vengono in mente due cose positive e una negativa. Mi sembra positivo che Di Maio abbia lasciato i due dicasteri che gestiva prima: si può pensare di far cooperare strettamente due ministeri o addirittura unificarli, ma senza alcun provvedimento di riorganizzazione diventa proibitivo occuparsi di tutti e due. Mi sembra anche positivo che il Presidente della Repubblica abbia accettato di nominare Di Maio in una posizione del genere, credo che sia da considerare un riconoscimento personale se pensiamo che nel governo precedente si optò per un tecnico esterno ai due partiti di maggioranza (evidentemente non ritenuti affidabili). Mi sembra però negativo il fatto che Di Maio è comunque un politico giovane e inesperto, e gli attacchi spietati che gli arriveranno dalla stampa ostile potrebbero infastidire la politica estera dell'esecutivo.

    Luciana Lamorgese
    Affari Interni
    Personalità esperta, si è optato per un profilo del genere forse perché dopo la gestione di Salvini c'è da "risistemare" o forse anche perché si vuole essere sicuri che certi argomenti saranno meno sotto i riflettori nelle mani di qualcuno abituato più a lavorare che a orientare il consenso dell'opinione pubblica.

    Alfonso Bonafede
    Giustizia
    Sono contento che sia stato confermato perché più di una volta l'ho visto parlare di argomenti come la lunghezza dei processi o la carcerazione preventiva, e secondo me è una persona consapevole dei problemi del pianeta giustizia e sinceramente propensa a cercare di risolverli.

    Lorenzo Guerini
    Difesa
    Oggi alcune testate riportano che la ministra uscente si sia detta molto amareggiata per la mancata riconferma. Se al ministero della Difesa è finito Guerini, che è un "renziano" si vede che ciò è dipeso da ragioni di equilibrio interno alla coalizione. Magari anche dalla volontà di affiancare a Di Maio (il ministro della Difesa comunque si occupa anche di temi internazionali) qualcuno di sicura fede atlantica.

    Roberto Gualtieri
    Economia e Finanze
    Non lo conosco, dicono che sia una persona di grande esperienza, pur essendo un politico e neppure laureato in economia. "Finalmente" un vero ministro e non un "commissario" preso dalla Banca d'Italia, dalla BCE da qualche università. Vedremo che cosa saprà fare, certamente una grossa fetta del lavoro di questo esecutivo sarà sui temi della finanza e della spesa pubblica. Ci si aspetta un blocco dell'aumento dell'IVA, ma la vera svolta sarebbe una riforma organica della fiscalità, che metta fine alla logica delle "offerte speciali" in materia di IRPEF (deduzioni, detrazioni e crediti d'imposta che cambiano ogni anno), che faccia diminuire il numero complessivo degli adempimenti fiscali, che trovi il modo di rendere le Regioni meno parassitarie.

    Stefano Patuanelli
    Sviluppo Economico
    In tutti i dibattiti TV di questi giorni il suo ministero è stato definito una patata bollente: sono tante le crisi industriali aperte e sulle quali ci si aspetta un intervento salvifico del Governo. E' inevitabile in un paese che ha sempre vissuto di privatizzazione degli utili e socializzazione delle perdite. Credo, visto che nel programma di parla di "Green Deal" ed è stato previsto un ministro senza portafoglio per l'innovazione, che si proverà ad andare oltre la politica "difensiva" di salvaguardare i livelli occupazionali esistenti, e di realizzare progetti di ampio respiro per modernizzare il paese.

    Teresa Bellanova
    Politiche Agricole Alimentari e Forestali
    Questo è un ministero particolare, che per ben due volte i cittadini hanno scelto di abolire con un referendum ed è stato salvato cambiandogli nome. Certamente il mondo agricolo necessita di essere tutelato dalle politiche governative, ma forse non sarebbe necessario un ministero intero e indipendente, forse si potrebbe organizzare in altro modo. Anche questo esecutivo, come tutti quelli che lo hanno preceduto, non ha preso in esame la questione...

    Sergio Costa
    Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare
    Costa è l'unico altro ministro del governo precedente confermato nello stesso ruolo. Immagino che con questa diversa composizione della maggioranza il suo ministero avrà più importanza rispetto al passato. Credo che ne abbiamo molto bisogno, anche questo sarà un ministero strategico. Oltretutto c'è una questione che è in sospeso da molti anni, quella della messa in sicurezza delle scorie nucleari italiane. Dal 2003 (anno che segnò l'apparizione del movimento nimby in Italia) è tutto bloccato, https://www.informazionesenzafiltro.it/a-s...ani-del-no-tav/ e peraltro dalla scorsa legislatura dovrebbe giacere, nei cassetti del ministero una mappa segreta dei siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito unico nazionale (nessuno ha avuto ancora il coraggio di tirarla fuori).

    Paola De Micheli
    Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
    Tutti quelli che commentano si focalizzano sulla rimozione di Toninelli, ministro che ormai era diventato, agli occhi dei detrattori, la pietra dello scandalo del precedente governo. Beh, lei certamente ha maggiore esperienza istituzionale, anche se forse non si è mai occupata direttamente di infrastrutture e trasporti. A me sembra avere delle caratteristiche di buon politico, potrebbe far bene.

    Nunzia Catalfo
    Lavoro e Politiche Sociali
    Altro ministero lasciato da Di Maio (forse quello dei due che gli era più caro), sarà gestito da un'altra esponente pentastellata per cercare di portare avanti le politiche sul lavoro del precedente governo, finora a metà del guado. Qualche cambiamento ci sarà perché il PD ha una visione leggermente diversa su alcuni temi e anche perché bisognerà vedere quanto ci sarà da dedicare alla spesa sociale. Però una cosa è certa, i sindacati potrebbero diventare più benevoli come atteggiamento...

    Lorenzo Fioramonti
    Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca
    Fa già discutere, da prima del suo insediamento, la proposta di impostare una tassazione sul cibo e sulle bevande spazzatura nelle scuole, sul modello americano. "Furba" direi la proposta di destinare gli ipotetici introiti di tale tassa all'aumento dello stipendio degli insegnanti. Un grande problema della scuola è il doppio ruolo dello Stato, che al tempo stesso è il regolatore del sistema (deve assicurare il diritto all'istruzione e vigilare sulla qualità del servizio erogato ai cittadini) e l'organizzatore (il "proprietario" delle scuole, il datore di lavoro degli insegnanti) e a causa di questo tutti i discorsi relativi alla scuola alla fine vanno sempre a sfociare sul tema "occupazionale" (carriera degli insegnanti, modalità di assunzione, stipendi ecc...) facendo passare in secondo piano i programmi, la misurazione della qualità del sistema, eventuali idee per migliorarla ecc...
    Certo non è che si possa cambiare, la scuola è così... vedremo se ci sarà il coraggio di fare qualcosa in più di festeggiare il nuovo governo facendo semplicemente nuove assunzioni.

    Dario Franceschini
    Beni e Attività Culturali
    E' il suo pane, si è già occupato di questo ministero, questa assegnazione probabilmente segue una preferenza personale ma anche l'idea di avere un ministero non troppo impegnativo per poter esercitare quel ruolo di "capo delegazione PD" che tutti i commentatori gli riconoscono. Personalmente sono contento, penso che Franceschini sia una persona seria, mi piace il suo modo di comunicare pacato e "d'altri tempi".

    Roberto Speranza
    Salute
    Unico rappresentante di LeU al governo, ha ottenuto una materia su cui la sinistra "sinistra" è molto attenta. Alla faccia di chi lo considerava (al pari dei vari Fassina, Civati, insomma tutti quelli recentemente fuoriusciti dal PD) politicamente finito.

    Federico D’Incà
    Rapporti con il Parlamento
    C'è poco da dire su questo ministero. Non conosco D'Incà, ma so che con questa scelta il Movimento 5 Stelle intende mantenere le redini dell'agenda di governo per quanto riguarda le proposte normative.

    Paola Pisano
    Innovazione tecnologica e Digitalizzazione
    Io di solito sono scettico circa la proliferazione dei ministri "senza portafoglio" (non per una questione di costi, quanto per una questione di frammentazione delle materie e di sovrapposizione, talvolta, con i ministeri veri e propri) però questa scelta mi piace perché è un tema strategico in generale ed è un tema importantissimo per l'amministrazione pubblica, dove si usano una marea di sistemi diversi, banche dati ridondanti e incapaci di comunicare, scarsa sicurezza.

    Fabiana Dadone
    Ministro per la Pubblica Amministrazione
    (Qui che devo dire, che la ministra è giovane e carina?) No, non la conosco. Sostituisce Giulia Buongiorno (che forse era sottomansionata rispetto alle sue competenze) mi auguro che lavori bene.

    Francesco Boccia
    Affari regionali e Autonomie
    Spetterà a Boccia riprendere il filo interrotto sulle riforme in tema di autonomie regionali. Ha idee diverse rispetto a Zaia, capofila delle Regioni che chiedono più competenze

    Sarà quindi centro di polemiche, probabilmente.

    Giuseppe Provenzano
    Sud
    Nome del sud e profilo molto progressista, Provenzano sostituisce Barbara Lezzi nell'occuparsi di politiche di coesione economica. Potremmo essere tornati ai tempi di Fabrizio Barca?

    Vincenzo Spadafora
    Politiche giovanili e Sport
    Vincenzo Spadafora nel ruolo di "Pantalone" ossia di quello Stato che dovrà mettere soldi affinché i politici regionali ed i sindaci possano organizzare eventi sportivi e far la coda di pavone. Poco da dire su questo, se non che se fosse per me non ci sarebbe bisogno di un incarico del genere.

    Elena Bonetti
    Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia
    Questo secondo me è il ministero più inutile non perché non siano importanti i temi di cui si occupa, ma perché tutto potrebbe rientrare all'interno del ministero del Lavoro, che si chiama anche "delle politiche sociali". Berlusconi volle fondare un "ministero della famiglia" per mostrare ai cattolici ex DC la sua attenzione al tema, e da allora nessuno riesce a farne a meno. In ogni caso, non sarà difficile in questo incarico fare meglio di Fontana, uno degli esponenti peggiori della Lega.

    Enzo Amendola
    Ministro per gli Affari Europei
    Mi sembra interessante la "triade" che potrebbe formare con Gualtieri e Gentiloni (designato come rappresentante italiano presso la Commissione UE e probabilmente destinato a un ruolo a tema "economico"). E' possibile che dopo la grande paura di un governo italiano al 100% sovranista e in rottura con la UE, si sia finalmente capito che l'Italia rischia di perdersi se non si farà a Bruxelles qualche riforma significativa. Credo quindi che la nostra "triade europeista" potrebbe essere decisiva per determinare qualche cambiamento di sostanza che riconcili le istituzioni di Bruxelles e il popolo italiano.


    Ecco, questa era la mia opinione sui ministri, su quello che dovranno fare, su come potrebbero operare. Spero di non essermi dilungato troppo o di avervi annoiato...
     
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    CITAZIONE (BluEmme @ 5/9/2019, 17:01) 
    La squadra di governo è stata annunciata. In attesa di ascoltare l'esposizione del programma davanti al Parlamento (ma tutto sommato lo conosciamo già per sommi capi), provo a dire la mia sensazione sui vari ministri.

    Luigi Di Maio
    Affari Esteri e Cooperazione Internazionale
    Mi vengono in mente due cose positive e una negativa. Mi sembra positivo che Di Maio abbia lasciato i due dicasteri che gestiva prima: si può pensare di far cooperare strettamente due ministeri o addirittura unificarli, ma senza alcun provvedimento di riorganizzazione diventa proibitivo occuparsi di tutti e due. Mi sembra anche positivo che il Presidente della Repubblica abbia accettato di nominare Di Maio in una posizione del genere, credo che sia da considerare un riconoscimento personale se pensiamo che nel governo precedente si optò per un tecnico esterno ai due partiti di maggioranza (evidentemente non ritenuti affidabili). Mi sembra però negativo il fatto che Di Maio è comunque un politico giovane e inesperto, e gli attacchi spietati che gli arriveranno dalla stampa ostile potrebbero infastidire la politica estera dell'esecutivo.

    Luciana Lamorgese
    Affari Interni
    Personalità esperta, si è optato per un profilo del genere forse perché dopo la gestione di Salvini c'è da "risistemare" o forse anche perché si vuole essere sicuri che certi argomenti saranno meno sotto i riflettori nelle mani di qualcuno abituato più a lavorare che a orientare il consenso dell'opinione pubblica.

    Alfonso Bonafede
    Giustizia
    Sono contento che sia stato confermato perché più di una volta l'ho visto parlare di argomenti come la lunghezza dei processi o la carcerazione preventiva, e secondo me è una persona consapevole dei problemi del pianeta giustizia e sinceramente propensa a cercare di risolverli.

    Lorenzo Guerini
    Difesa
    Oggi alcune testate riportano che la ministra uscente si sia detta molto amareggiata per la mancata riconferma. Se al ministero della Difesa è finito Guerini, che è un "renziano" si vede che ciò è dipeso da ragioni di equilibrio interno alla coalizione. Magari anche dalla volontà di affiancare a Di Maio (il ministro della Difesa comunque si occupa anche di temi internazionali) qualcuno di sicura fede atlantica.

    Roberto Gualtieri
    Economia e Finanze
    Non lo conosco, dicono che sia una persona di grande esperienza, pur essendo un politico e neppure laureato in economia. "Finalmente" un vero ministro e non un "commissario" preso dalla Banca d'Italia, dalla BCE da qualche università. Vedremo che cosa saprà fare, certamente una grossa fetta del lavoro di questo esecutivo sarà sui temi della finanza e della spesa pubblica. Ci si aspetta un blocco dell'aumento dell'IVA, ma la vera svolta sarebbe una riforma organica della fiscalità, che metta fine alla logica delle "offerte speciali" in materia di IRPEF (deduzioni, detrazioni e crediti d'imposta che cambiano ogni anno), che faccia diminuire il numero complessivo degli adempimenti fiscali, che trovi il modo di rendere le Regioni meno parassitarie.

    Stefano Patuanelli
    Sviluppo Economico
    In tutti i dibattiti TV di questi giorni il suo ministero è stato definito una patata bollente: sono tante le crisi industriali aperte e sulle quali ci si aspetta un intervento salvifico del Governo. E' inevitabile in un paese che ha sempre vissuto di privatizzazione degli utili e socializzazione delle perdite. Credo, visto che nel programma di parla di "Green Deal" ed è stato previsto un ministro senza portafoglio per l'innovazione, che si proverà ad andare oltre la politica "difensiva" di salvaguardare i livelli occupazionali esistenti, e di realizzare progetti di ampio respiro per modernizzare il paese.

    Teresa Bellanova
    Politiche Agricole Alimentari e Forestali
    Questo è un ministero particolare, che per ben due volte i cittadini hanno scelto di abolire con un referendum ed è stato salvato cambiandogli nome. Certamente il mondo agricolo necessita di essere tutelato dalle politiche governative, ma forse non sarebbe necessario un ministero intero e indipendente, forse si potrebbe organizzare in altro modo. Anche questo esecutivo, come tutti quelli che lo hanno preceduto, non ha preso in esame la questione...

    Sergio Costa
    Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare
    Costa è l'unico altro ministro del governo precedente confermato nello stesso ruolo. Immagino che con questa diversa composizione della maggioranza il suo ministero avrà più importanza rispetto al passato. Credo che ne abbiamo molto bisogno, anche questo sarà un ministero strategico. Oltretutto c'è una questione che è in sospeso da molti anni, quella della messa in sicurezza delle scorie nucleari italiane. Dal 2003 (anno che segnò l'apparizione del movimento nimby in Italia) è tutto bloccato, www.informazionesenzafiltro.it/a-s...ani-del-no-tav/ e peraltro dalla scorsa legislatura dovrebbe giacere, nei cassetti del ministero una mappa segreta dei siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito unico nazionale (nessuno ha avuto ancora il coraggio di tirarla fuori).

    Paola De Micheli
    Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
    Tutti quelli che commentano si focalizzano sulla rimozione di Toninelli, ministro che ormai era diventato, agli occhi dei detrattori, la pietra dello scandalo del precedente governo. Beh, lei certamente ha maggiore esperienza istituzionale, anche se forse non si è mai occupata direttamente di infrastrutture e trasporti. A me sembra avere delle caratteristiche di buon politico, potrebbe far bene.

    Nunzia Catalfo
    Lavoro e Politiche Sociali
    Altro ministero lasciato da Di Maio (forse quello dei due che gli era più caro), sarà gestito da un'altra esponente pentastellata per cercare di portare avanti le politiche sul lavoro del precedente governo, finora a metà del guado. Qualche cambiamento ci sarà perché il PD ha una visione leggermente diversa su alcuni temi e anche perché bisognerà vedere quanto ci sarà da dedicare alla spesa sociale. Però una cosa è certa, i sindacati potrebbero diventare più benevoli come atteggiamento...

    Lorenzo Fioramonti
    Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca
    Fa già discutere, da prima del suo insediamento, la proposta di impostare una tassazione sul cibo e sulle bevande spazzatura nelle scuole, sul modello americano. "Furba" direi la proposta di destinare gli ipotetici introiti di tale tassa all'aumento dello stipendio degli insegnanti. Un grande problema della scuola è il doppio ruolo dello Stato, che al tempo stesso è il regolatore del sistema (deve assicurare il diritto all'istruzione e vigilare sulla qualità del servizio erogato ai cittadini) e l'organizzatore (il "proprietario" delle scuole, il datore di lavoro degli insegnanti) e a causa di questo tutti i discorsi relativi alla scuola alla fine vanno sempre a sfociare sul tema "occupazionale" (carriera degli insegnanti, modalità di assunzione, stipendi ecc...) facendo passare in secondo piano i programmi, la misurazione della qualità del sistema, eventuali idee per migliorarla ecc...
    Certo non è che si possa cambiare, la scuola è così... vedremo se ci sarà il coraggio di fare qualcosa in più di festeggiare il nuovo governo facendo semplicemente nuove assunzioni.

    Dario Franceschini
    Beni e Attività Culturali
    E' il suo pane, si è già occupato di questo ministero, questa assegnazione probabilmente segue una preferenza personale ma anche l'idea di avere un ministero non troppo impegnativo per poter esercitare quel ruolo di "capo delegazione PD" che tutti i commentatori gli riconoscono. Personalmente sono contento, penso che Franceschini sia una persona seria, mi piace il suo modo di comunicare pacato e "d'altri tempi".

    Roberto Speranza
    Salute
    Unico rappresentante di LeU al governo, ha ottenuto una materia su cui la sinistra "sinistra" è molto attenta. Alla faccia di chi lo considerava (al pari dei vari Fassina, Civati, insomma tutti quelli recentemente fuoriusciti dal PD) politicamente finito.

    Federico D’Incà
    Rapporti con il Parlamento
    C'è poco da dire su questo ministero. Non conosco D'Incà, ma so che con questa scelta il Movimento 5 Stelle intende mantenere le redini dell'agenda di governo per quanto riguarda le proposte normative.

    Paola Pisano
    Innovazione tecnologica e Digitalizzazione
    Io di solito sono scettico circa la proliferazione dei ministri "senza portafoglio" (non per una questione di costi, quanto per una questione di frammentazione delle materie e di sovrapposizione, talvolta, con i ministeri veri e propri) però questa scelta mi piace perché è un tema strategico in generale ed è un tema importantissimo per l'amministrazione pubblica, dove si usano una marea di sistemi diversi, banche dati ridondanti e incapaci di comunicare, scarsa sicurezza.

    Fabiana Dadone
    Ministro per la Pubblica Amministrazione
    (Qui che devo dire, che la ministra è giovane e carina?) No, non la conosco. Sostituisce Giulia Buongiorno (che forse era sottomansionata rispetto alle sue competenze) mi auguro che lavori bene.

    Francesco Boccia
    Affari regionali e Autonomie
    Spetterà a Boccia riprendere il filo interrotto sulle riforme in tema di autonomie regionali. Ha idee diverse rispetto a Zaia, capofila delle Regioni che chiedono più competenze

    Sarà quindi centro di polemiche, probabilmente.

    Giuseppe Provenzano
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    Nome del sud e profilo molto progressista, Provenzano sostituisce Barbara Lezzi nell'occuparsi di politiche di coesione economica. Potremmo essere tornati ai tempi di Fabrizio Barca?

    Vincenzo Spadafora
    Politiche giovanili e Sport
    Vincenzo Spadafora nel ruolo di "Pantalone" ossia di quello Stato che dovrà mettere soldi affinché i politici regionali ed i sindaci possano organizzare eventi sportivi e far la coda di pavone. Poco da dire su questo, se non che se fosse per me non ci sarebbe bisogno di un incarico del genere.

    Elena Bonetti
    Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia
    Questo secondo me è il ministero più inutile non perché non siano importanti i temi di cui si occupa, ma perché tutto potrebbe rientrare all'interno del ministero del Lavoro, che si chiama anche "delle politiche sociali". Berlusconi volle fondare un "ministero della famiglia" per mostrare ai cattolici ex DC la sua attenzione al tema, e da allora nessuno riesce a farne a meno. In ogni caso, non sarà difficile in questo incarico fare meglio di Fontana, uno degli esponenti peggiori della Lega.

    Enzo Amendola
    Ministro per gli Affari Europei
    Mi sembra interessante la "triade" che potrebbe formare con Gualtieri e Gentiloni (designato come rappresentante italiano presso la Commissione UE e probabilmente destinato a un ruolo a tema "economico"). E' possibile che dopo la grande paura di un governo italiano al 100% sovranista e in rottura con la UE, si sia finalmente capito che l'Italia rischia di perdersi se non si farà a Bruxelles qualche riforma significativa. Credo quindi che la nostra "triade europeista" potrebbe essere decisiva per determinare qualche cambiamento di sostanza che riconcili le istituzioni di Bruxelles e il popolo italiano.


    Ecco, questa era la mia opinione sui ministri, su quello che dovranno fare, su come potrebbero operare. Spero di non essermi dilungato troppo o di avervi annoiato...

    D accordo su molte cose.
    Però per di maio secondo me bisogna considerare che è per lo più il quirinale a gestire la politica estera del paese.
    La Farnesina per lo più serve per appoggi personali
     
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    Per favore, non citare demonicamente interi interventi. La citazione serve a richiamare passi che si vogliono commentare o discutere.
     
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    Il fatto che Di Maio sia passato da un ministero ad un altro senza alcun collegamento mi lascia un po' perplesso. Se non è zuppa è pan bagnato.
    Quello che mi lascia più basito è la divisione dei ministeri avvenuta tra M5S e PD. Ora che si hanno con certezza nomi e provenienza dei ministri, ad una prima occhiata noto che il PD, nonostante alle elezioni nazionali abbia preso circa il 18% delle preferenze, siano toccati misteri più pesanti (a mio modo di vedere) come economia, trasporti, salute, affari europei ecc., la nomina del commissario europeo (che sarà Paolo Gentiloni) e su 21 ministeri ne hanno 10 (conto pure Speranza che anche se fa parte di LeU era sempre del PD). Cioè ho come la sensazione che quel 18% lo hanno fatto valere per 30%... Complimenti a chi ha negoziato per il PD. Staremo a vedere cosa combineranno.

    Poi ci sono alcuni ministri che secondo me hanno fatto bene a riconfermare, tipo Bonafede che stava facendo un buon lavoro alla giustizia e spero possa continuare in meglio, e il ministro Costa che mi sembra una persona preparata e giusta per guidare il ministero dell'ambiente.

    CITAZIONE (•Mister @ 5/9/2019, 15:46) 
    Una politica salviniana non può essere condivisa ma è evidente che i consensi di Salvini sono proprio grazie a questa linea che ha fatto sentire i cittadini più sicuri. Il nuovo governo mi auguro riesca a far capire che la politica salviniana era estrema e che vi erano soluzioni certamente migliori, ma non deve fare l'esatto opposto. Quello sarebbe un autogol clamoroso quanto quello del capitano.

    Sono d'accordo con Mister, perché smantellare completamente le politiche di Salvini dalla sera alla mattina non farà altro che dargli nuova linfa.
     
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    Quello che mi lascia più basito è la divisione dei ministeri avvenuta tra M5S e PD. Ora che si hanno con certezza nomi e provenienza dei ministri, ad una prima occhiata noto che il PD, nonostante alle elezioni nazionali abbia preso circa il 18% delle preferenze, siano toccati misteri più pesanti (a mio modo di vedere)

    Sono d'accordo anche io e questo fa vedere quanto i 5stelle spingessero nella creazione del nuovo esecutivo.

    Esecutivo che accetto con molti dubbi. Votai il PD proprio perché non ritenevo capaci i 5stelle e non mi rispecchiavo nel sovranismo di Salvini. Dopo un anno mi ritrovo PD e M5S insieme :P

    Per quanto penso che faranno probabilmente meglio del precedente governo io non vedo le basi per un lungo cammino insieme, spero di sbagliarmi soprattutto per far capire al capitano che il suo unico errore gli è costato caro.

    Sulla tempistica il caro Matteo è davvero una schiappa ed ora c'è la seria possibilità che il suo peso politico si ridimensioni considerevolmente, ma qui la nuova maggioranza è chiamata al duro lavoro. Devono diventare come l'acerrimo nemico.

    Salvini ogni giorno con una diretta o con un tweet o con una dichiarazione riusciva a catalizzare l'attenzione e soprattutto a lui sono ricaduti tutti i meriti. Spero che questo nuovo governo trovi un altro uomo forte che sia pronto ad agguantare tutta l'attenzione e credo che in un primo momento ci proverà Conte, il M5S ci sta puntando sempre di più...
     
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    CITAZIONE (BluEmme @ 5/9/2019, 17:01) 
    La squadra di governo è stata annunciata. In attesa di ascoltare l'esposizione del programma davanti al Parlamento (ma tutto sommato lo conosciamo già per sommi capi), provo a dire la mia sensazione sui vari ministri.

    Bell'esame BluEmme ...👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
    Nient'altro da aggiungere se non che questo forum meritava di avere un utente serio ed appassionato come te.

    Unica nota, ma non è assolutamente una critica, reputo Di Maio un pagliaccio a livelli esponenziali e non gli affiderei nemmeno la gestione della bocciofila comunale.
     
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    Ottima analisi Bluemme! :)
     
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    Però ragazzi c'è da considerare un paio di cose :
    Alle europee il PD è arrivato secondo e m5s terzo.
    A livello di voti alle europee il commissario doveva essere loro.
    Seconda cosa di maio e il m5s erano quasi politicamente morti.
    Di maio in primis era in una situazione di crisi.
    Roberto fico e di battista praticamente erano sull orlo di fargli la guerra.
    Guardiamo com'è passato di maio dallo scorso mese ad oggi.
    Prima aveva troppi ruoli che non sapeva gestire ora ne ha uno importante non troppo faticoso (è il quirinale a decidere la politica estera vera) che può usare a livello personale ( quasi tutti i ministri degli esteri poi hanno avuto ruoli importanti non a caso).
    Ha confermato i due suoi fedelissimi (buonafede e fraccaro) e praticamente ha messo il m5s e i suoi esponenti a chigi.
    Quindi bene o male di maio ha dimostrato soprattutto grazie a fortuna ed esterni un minimo di abilità politica.
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 5/9/2019, 21:22) 
    Mentre il nuovo governo prende forma, Salvini continua a calare nei sondaggi.

    Il volpone Andreotti aveva ragione: "Il potere logora chi non ce l'ha..."
     
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  12. BluEmme
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    CITAZIONE
    Unica nota, ma non è assolutamente una critica, reputo Di Maio un pagliaccio a livelli esponenziali e non gli affiderei nemmeno la gestione della bocciofila comunale.

    L'ho incontrato dal vivo nel 2015. Penso che abbia principalmente due limiti, uno chiaramente è il deficit di esperienza e l'altro un brutto carattere. Penso sia molto simile a Grillo. Un giovane Grillo e per quello forse hanno scelto lui per guidare il movimento. Almeno uno di questi due limiti può essere corretto col tempo, se non si brucia prima.

    CITAZIONE
    Alle europee il PD è arrivato secondo e m5s terzo.
    A livello di voti alle europee il commissario doveva essere loro.

    E' anche un discorso di profilo personale: se il Governo sceglie una persona di spessore, potrà aspirare a un ruolo significativo. Questa è la ragione per cui il Movimento 5 Stelle, non avendo nessun politico esperto nei propri ranghi, sarebbe stato disposto a proporre un leghista. Poi è successo quello che è successo e Gentiloni è certamente meglio di Giorgetti.

    CITAZIONE
    ora ne ha uno importante non troppo faticoso (è il quirinale a decidere la politica estera vera) che può usare a livello personale ( quasi tutti i ministri degli esteri poi hanno avuto ruoli importanti non a caso)

    Penso che l'importanza di questo incarico sia, oltre al suo CV personale, anche per il partito. Il Movimento 5 Stelle all'estero è sconosciuto, non si sa quali siano le sue idee ed a quali forze politiche locali paragonarlo. Dove ne hanno sentito parlare, lo hanno sentito da giornali e giornalisti italiani che sono fortemente ostili, e che avranno descritto il movimento in modo fortemente negativo. Penso quindi che Di Maio ne approfitterà per far conoscere all'estero questa realtà politica italiana e per allacciare contatti con altri partiti simili. Io per esempio vedo Podemos molto simile al Movimento 5 Stelle.
     
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    Mah secondo me i due limiti sono collegati. Ha un carattere molto infantile da come pare ma ciò deriva dal fatto che ha pochissima esperienza a livello generale
    Bhe ovviamente è vero poi giusto per dire chi potevano mettere? A sto punto meglio gentiloni.
    Ma infatti per me di maio qui ha fatto un ottima mossa. Doveva puntare agli esteri fin dall inizio
     
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  14. BluEmme
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    Oggi, anche a causa della polemica sorta intorno alla ministra Bellanova ho scoperto che si tratta di una donna che ha iniziato a lavorare precocemente come bracciante, e ha dedicato la sua vita alla lotta contro il caporalato. Immagino allora che il suo lavoro si orienterà prevalentemente contro la schiavitù, e questa può essere una cosa positiva. Diciamo che i più recenti gestori di quel dicastero si sono occupati molto di più del lato "imprenditoriale" dell'attività agricola rispetto a quello "sociale".
     
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    Guarda se non fosse una sindacalista che è stata al tavolo del licenziamento di almaviva assieme a calenda non sarebbe male.
    Poi vabbhe il fatto che abbia approvato il job act e l abolizione dell articolo 18 erano cose col sennò di poi negative ma quando sono state fatte c era il beneficio del dubbio
     
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244 replies since 5/9/2019, 16:01   5895 views
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