I parlamentari dovrebbero giurare sulla Costituzione?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    631
    Reputation
    +90
    Location
    Catania

    Status
    Offline
    Perchè i parlamentari non giurano sulla Costituzione?
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    19,440
    Reputation
    +1,838
    Location
    Germania

    Status
    Online
    A parte un certo valore simbolico cambierebbe davvero qualcosa?
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Warning
    Posts
    7,874
    Reputation
    +628

    Status
    Offline
    Se in generale il giuramento cambi qualcosa, avendolo prestato direi proprio di sì.

    Se però la domanda è quanto cambierebbe per i Parlamentari, secondo me piuttosto poco, forse praticamente niente, data la natura di esercizio immediato della sovranità popolare insito nel mandato parlamentare (che oltretutto è un mandato assembleare, non esercitabile in forma individuale).

    Mi pare che sia stato un argomento di specifica e ripetuta discussione durante i lavori della Costituente e che la situazione attuale non sia dunque proprio casuale.

    Aggiungo che in precedenza sotto la monarchia i Deputati giuravano (parlo di un'epoca nella quale i Senatori non erano nemmeno eletti ma nominati); ancora oggi in alcune famiglie di tradizione repubblicana più intransigente si racconta di alcuni momenti del secondo Ottocento nei quali per inasprimento della posizione antimonarchica si partecipava alle campagne elettorali ma il candidato repubblicano eletto avrebbe rifiutato per non prestare giuramento al re e allo statuto albertino.

    Edited by LAVORI ARCHEOLOGICI - 18/7/2020, 07:32
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    631
    Reputation
    +90
    Location
    Catania

    Status
    Offline
    La cosa mi è venuta parlando dell'opposizione alla costruzione di una moschea a Pisa da parte di Salvini & friends. Per me era impensabile che un senatore, ex-ministro facesse delle dichiarazioni pubbliche apertamente contrarie a quanto garantisce la Costituzione, che aveva giurato di osservare.

    Peccato che però ho scoperto che in realtà i parlamentari e senatori non giurano di rispettare ed osservare la Costituzione.

    Quindi ritengo che per un caso analogo a questo, un impegno morale e pubblico debba essere richiesto a chi rappresenta il popolo italiano in Parlamento ed al Senato.

    Se avesse prestato giuramento, delle affermazioni contrarie ai principi costituzionali avrebbero costituito spergiuro e sarebbero state ancora più gravi e incoerenti con la carica che occupa.

    Probabilmente (anzi sicuramente) giuramento o meno avrebbe fatto le stesse dichiarazioni, però senza giuramento ne vien fuori che, come parlamentare che può cambiare la Costituzione se non è d'accordo, può esprimere pensieri ad essa contrari (anche se la libertà di culto è un articolo immodificabile).
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Warning
    Posts
    7,874
    Reputation
    +628

    Status
    Offline
    Probabilmente andrebbero fatti giurare i candidati al Parlamento, al momento della accettazione della candidatura in Tribunale, sulla base di una formula molto generale ma pregnante (fedeltà alla Repubblica ed osservanza della Costituzione e delle Leggi, nient'altro) che già nella campagna essendo stati "presentati" e poi se se eletti consentisse loro un ampio esercizio di quel mandato di sovranità senza comprimerlo se non entro le forme e i limiti della Costituzione.

    Non credo però che questo potrebbe (nè auspicabilmnete dovrebbe) arrivare al punto di impedire l'espressione di opinioni che non costituissero apertamente un crimine.

    L'esistenza di potenziali enormi spazi di grigio fra il vincolo alla Costituzione e l'espressione di opinioni politiche (per di più da parte di chi per mandato popolare è deputato a fare ciò), peggio ancora se sotto la facile tentazione di utilizzare all'interno della contesa politica il randello del giuramento contro qualcuno potrebbe essere esattamente quello un ottimo argomento per andarci piano con i troppi lacciuoli che comporterebbe il giuramento dei Parlamentari.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    4,837
    Reputation
    +132

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (nonmite @ 18/7/2020, 00:00) 
    Perchè i parlamentari non giurano sulla Costituzione?

    Perché hanno il potere di modificarla, secondo le regole dell'art 138.
    Il giuramento sarebbe una contraddizione
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    631
    Reputation
    +90
    Location
    Catania

    Status
    Offline
    Beh i lacciuoli dovrebbero essere 2:
    1- lealtà al popolo italiano (un parlamentare eletto non dovrebbe poter fare il parlamentare/senatore di un altro paese: caso Longo)
    2- osservanza della Costituzione e dei suoi principi: niente affermazioni che inneggiano ad un ritorno alla monarchia o contrarie alla sua ossatura morale (i primi 12 articoli).

    Ps wapi non tutti gli aarticoli sono modificabili.
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    4,837
    Reputation
    +132

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (nonmite @ 18/7/2020, 08:05) 
    Ps wapi non tutti gli aarticoli sono modificabili.

    Il 139 dice che SOLO la forma repubblicana non può essere modificata.
    Ha senso un giuramento sull'art 139 ??
    Forse lo avrebbe avuto quando c'era il partito monarchico ma è un'altra era geologica
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Warning
    Posts
    7,874
    Reputation
    +628

    Status
    Offline
    CITAZIONE (wapi51 @ 18/7/2020, 08:04) 
    CITAZIONE (nonmite @ 18/7/2020, 00:00) 
    Perchè i parlamentari non giurano sulla Costituzione?

    Perché hanno il potere di modificarla, secondo le regole dell'art 138.
    Il giuramento sarebbe una contraddizione

    Questa è una obiezione "classica", ma direi almeno in buona parte infondata.
    Me ne sono occupato in varie occasioni di fronte alle forti modifiche costituzionali che sono ripetutamente emerse nell'ultimo ventennio.

    Direi proprio che il giuramento di fedeltà (o ancora meno se sempliemente di osservanza) nei confronti della Costituzione non confligge con la previsione di quelle modeste modifiche che il testo stesso costituzionale permette (giuro fedeltà o osservanza nei confronti di un sistema che con particolari e coerenti modalità può avere piccole modificazioni e in questo quadro il mio impegno vale anche per il futuro di quelle possibili modifiche non ancora attuate).

    Il problema si pone forse solo di fronte al caso limite di pretese di "riforma" costituzionale, che per fortuna seppure per il rotto della cuffia abbiamo sempre evitato e che secondo me libererebbe dal giuramento chi l'avesse prestato e renderebbe spergiuro chi avendo giurato collaborasse per la costruzione del sistema riformato.

    CITAZIONE (wapi51 @ 18/7/2020, 08:18) 
    Il 139 dice che SOLO la forma repubblicana non può essere modificata.

    La forma repubblicana è ciò che c'è scritto nella Costituzione.

    I margini di modifica sono ridottissimi (una regione in più o in meno, le province piuttosto che le città metropolitane, qualche modalità di gestione di organizzazioni tipo CNEL, ma modificando non sopprimendo delle entità o riformando il sistema).
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    631
    Reputation
    +90
    Location
    Catania

    Status
    Offline
    CITAZIONE (wapi51 @ 18/7/2020, 08:18) 
    CITAZIONE (nonmite @ 18/7/2020, 08:05) 
    Ps wapi non tutti gli aarticoli sono modificabili.

    Il 139 dice che SOLO la forma repubblicana non può essere modificata.
    Ha senso un giuramento sull'art 139 ??
    Forse lo avrebbe avuto quando c'era il partito monarchico ma è un'altra era geologica

    A me premono i principi: uguaglianza di fronte alla legge indipendentemente da sesso, religione o credo politico, libertà di pensiero, libertà di culto, etc.

    Violare o peggio modificare questi principi dovrebbe essere ancor più grave o grave tanto quanto istigare il ritorno di un monarca ed assolutamente deve essere scongiurato.
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Warning
    Posts
    7,874
    Reputation
    +628

    Status
    Offline
    No, non è ammissibile una gerarchia: o si prende tutto (comprese le cose più scabrose e difficili da mandare giù, come la costituzionalizzazione dei Patti Lateranensi o le "disposizioni finali") o si è contro questa Repubblica.

    E' un inganno (so bene che consumato ad alti livelli, ma sempre di inganno si tratta) che ci sia una preminenza (se non editoriale) di una "prima parte".
     
    Top
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    4,837
    Reputation
    +132

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 18/7/2020, 08:23) 
    I margini di modifica sono ridottissimi (una regione in più o in meno, le province piuttosto che le città metropolitane, qualche modalità di gestione di organizzazioni tipo CNEL, ma modificando non sopprimendo delle entità o riformando il sistema).

    Ridottissimi ??
    A parte che un conto sono i "poteri" teorici (totali salvo la repubblica) e un altro come sono stati esercitati finora, probabilmente dimentichi la riforma del 2001 con la completa modifica del Titolo V.
    La legislazione "concorrente" delle regioni è stata ed è un vero stravolgimento di cui continuiamo a pagare le conseguenze in termini di burocrazia e di confusione di poteri
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Warning
    Posts
    7,874
    Reputation
    +628

    Status
    Offline
    E' stato un drammatico errore.
    Nella sostanza (perché ha prodotto un peggioramento del funzionamento istituzionale) e nella forma (perché è stato illegittimo formularla in quel modo ed ha aperto così la strada ai tentativi persino peggiori che sono seguiti).

    Ho vissuto attivamente quella stagione, ho fatto quello che ho potuto per tentare di fermare quella modifica, anche sostenendo l'uscita dalla coalizione di centrosinistra che l'ha voluta.
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    631
    Reputation
    +90
    Location
    Catania

    Status
    Offline
    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 18/7/2020, 08:33) 
    No, non è ammissibile una gerarchia: o si prende tutto (comprese le cose più scabrose e difficili da mandare giù, come la costituzionalizzazione dei Patti Lateranensi o le "disposizioni finali") o si è contro questa Repubblica.

    E' un inganno (so bene che consumato ad alti livelli, ma sempre di inganno si tratta) che ci sia una preminenza (se non editoriale) di una "prima parte".

    Secondo me è ammissibile una gerarchia, anzi certi principi non dovrebbero avere nemmeno colore politico.

    Non pongo sullo stesso piano l'essere uguali di fronte alla legge con come organizzare il territorio nazionale in regioni e province.

    C'è un piano filosofico, di diritto che funge da base a tutti gli altri articoli di legge e su quei principi si dovrebbe giurare.

    L'uguaglianza di fronte alla legge mi va ad incidere sul diritto penale, privato, tributario, etc. per esempio. Mentre l'organizzazione in province non mi cambia il diritto penale ad esempio.

    Per me c'è una gerarchia, i primi 12 articoli sono il cuore della Costituzione.

    Dimostrare aperta ostilità verso persone in base a sesso, religione e colore politico non dovrebbe trovare rappresentanza in parlamento, non è un punto politico sul quale dibattere. Sono per il libero pensiero ma quando si occupa una determinata carica non si possono esprimere certe cose.

    Per me non è politica, è diritto, è filosofia.

    Edited by nonmite - 18/7/2020, 09:56
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Warning
    Posts
    7,874
    Reputation
    +628

    Status
    Offline
    Se la mettiamo su un piano di filosofia allora è un altro discorso.

    Qualcuno potrebbe anche dire che gli interessa prendere in considerazione prioritariamente i diritti piuttosto che i doveri.

    Mentre io potrei probabilmente sostenere che l'uguaglianza all'interno della Nazione si basa sui doveri e che non ci sia Popolo se non in relazione ai doveri di chi appartiene alla Nazione (è Popolo, cioè il titolare della sovranità, la Nazione -e solo essa- quando prende le armi a difesa della Patria o esercita i doveri politici come quello del voto o dell'istruzione), mentre i diritti ne sono una conseguenza residuale (e non c'è diritto di cittadinanza senza appartenenza alla Nazione con esercizio dei doveri che ne conseguono, sulla base di una comunità di lingua, di tradizioni e di autoidentificazione nel patrimonio culturale e paesaggistico, senza nessun conto a considerazioni biologiche su di chi tu sia figlio/a o nipote e via dicendo).

    Però sarebbero entrambe interpretazioni: in verità la descrizione della res publica è fatta con quelle precise parole che sono scritte (tutte, non una antologia a piacere di esse).
     
    Top
    .
43 replies since 17/7/2020, 23:00   871 views
  Share  
.