Odio sui social, il caso di Nardò

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    Il 12 Agosto a Nardò sono sbarcati 77 immigrati e molti sui social hanno espresso frasi d'odio sui social: "Ributtateli a mare", etc.
    Alcuni erano cattolici che andavano abitualmente a messa ed il parroco di quella comunità ha sentito il dovere di rimproverare i propri parrochiani definendo disumano un certo comportamento.

    https://it.aleteia.org/2020/08/19/migranti...insulti-social/

    Purtroppo devo dire che la Chiesa è spaccata, questo caso viene visto come strumentalizzazione politica di chi è a favore di un'accoglienza indiscriminata.

    Ad un testo del genere:

    Accade all’alba di tre giorni fa, sbarchino nel porto di Porto Selvaggio (Nardò) 77 migranti, tra cui 14 donne e 33 minori, quasi tutti di nazionalità afghana, somala, irachena e pakistana. Arrivano da un viaggio durato due mesi, reduci da violenze, persecuzioni, fame. Alcuni, per la sete, sono stati costretti a bere l’acqua di scarico delle navi.
    Accade che la Caritas diocesana, insieme alle istituzioni locali, faccia la cosa più normale e umana in un caso del genere: li accolga e li ospiti, si prenda cura di loro.
    Accade che sui social si scateni il vomito di centinaia di italiani, che fanno a gara per mostrare il proprio lato più abietto, violento, razzista, intollerante. “Ributtateli a mare”. “A casa loro”. “Portano il virus”. Cibo per pesci devono diventare” ecco quello che scrivono.
    Molto di quest’odio arriva dagli stessi sedicenti cattolici che alla domenica vanno a messa, pregano, ricevono la comunione.
    Così, ieri, il parroco di Nardò, don Riccardo Personé, non ce l’ha più fatta e, durante la messa, li ha guardati in faccia uno per uno, tuonando contro quegli stessi fedeli che vede ogni giorno sui banchi della sua chiesa. E sono parole che non hanno credo religioso o colore politico.
    "Se sono cattolico” ha detto, “non posso restare indifferente, non può venire in chiesa chi è in grado di augurare la morte ai bambini, non basta venire a messa. Non è una questione politica, non è questione di destra e sinistra , ma di umanità. E qui ormai c'è del disumano".
    Ormai c’è del DISUMANO.
    È tutto veramente qui.
    C’è la chiesa della forma, del rito, dell’ipocrisia, del “noi” e del “loro”.
    E c’è la chiesa di don Riccardo, di chi tende la mano a chiunque arrivi dal mare, senza chiedersi chi sia, di che colore ha la pelle.
    Guardate don Riccardo, guardatelo bene.
    Un essere umano.

    Si risponde:

    In riferimento al secondo articolo: è bello riempirsi la bocca di belle parole quando non si sta in una zona di confine, quando non hai centinaia di migranti in fuga che si rifugiano nelle campagne e nelle vie buie, quando non ci sono regolamenti di conti con accoltellamenti e omicidi a opera di organizzazioni criminali pakistane, quando non c'è la mafia nigeriana che fa "concistori della droga" nella casa accanto alla tua.
    E' bello dire "volemose bbene", quando non sei su un'isoletta letteralmente assediata da persone di cui non si conosce l'identità, le intenzioni e, di questi tempi, le condizioni sanitarie, buttati in giro, distesi sul porto e sulle spiagge.
    Ci troviamo dinanzi a un'emergenza di proporzioni catastrofiche e l'Europa non ha la benché minima capacità di farvi fronte. Forse chi scrive queste cose pensa che l'intera Africa si possano riversare in Europa?
    L'accoglienza dev'essere intelligente per il bene di chi accoglie e di chi è accolto, perché una cosa è accogliere una donna e un bambino che fuggono dalla guerra e dalla schiavitù e un'altra cosa è accogliere un gruppo di mafiosi che scappano dalla giustizia del loro Paese. Ma questo l'Europa non lo capisce, le ONG non lo capiscono e non lo capiscono tanti altri, non lo capiscono o non vogliono capirlo...

    www.cattoliciromani.com/12-la-sacre...rigioni-libiche

    Questo nel migliore dei casi.

    Commenti simili sono inappropriati. Non nego la delinquenza, possibili problemi sanitari, la droga, ma ad un articolo che parla di odio non si risponde dicendo che la si fa facile a dire "volemose bbene" e facendo un elenco di tutto ciò che motiva quell'odio nei loro confronti.

    Se di questo episodio ti preme più criminalizzare l'accoglienza che l'odio, qui c'è un problema grande quanto una casa.

    Io sono favorevole a prestare soccorso umanitario a chiunque bisognoso lo richieda. Io reputo che un viaggio in mare di 2 mesi, dove le persone per la sete hanno bevuto l'acqua di scarico, dove i minori sotto i 14 anni sono più a rischio di shock ipovolemico, richieda di fornire acqua, cibo, medici e vestiti puliti ai viaggiatori, se io ho queste cose, ho l'obbligo morale di non lesinarle. Questo non significa che tutti hanno poi il diritto di rimanere. La selezione deve seguire l'intervento umanitario, non precederlo.

    Questo lo dico solo per esplicitare il mio pensiero in merito ad immigrazione, vorrei che si parlasse di odio, xenofobia e di come certe espressioni siano gravi. Vorrei che si razionalizzasse la paura che sta alla base di queste manifestazioni.

    Personalmente solidarizzo con gli immigrati, mi ricordano la mia gente che cercava fortuna al nord, scappava dalla povertà, viveva nel degrado e purtroppo esportava anche la mafia, anche a Bossi lo ricorda "Mi sembra giusto aiutare il Sud, mi sembra giusto, sennò se non li aiutiamo 'a casa loro' straripano e vengono qui. È un po' come l'Africa". :)

    https://www.google.com/amp/s/m.huffingtonp...b0843d35fcdf15/
     
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    Una cosa che trovo particolarmente odiosa di questa fase storica e della retorica xenofoba e populista è l´idea che o si è come loro, seminatori di odio, o si è dei buonisti che parlano perché non hanno direttamente a che fare con il problema (neanche poi i populisti vivessero tutti a Lampedusa, ma sorvoliamo).
    Esiste un modo serio ed equilibrato di affrontare il problema che prevede il dovere alla solidarietà, l´umanità, l´aiuto di chi è in difficoltà e, al contempo, la consapevolezza che l´Italia non può farsi carico di tutti i bisognosi del mondo. E´ quindi indispensabile soccorrere persone come i 77 di Nardò e poi verificare, una volta pienamente ristabiliti, se hanno il diritto di stare in Italia e in Europa come richiedenti asilo o meno.
    E´ deprimente e al contempo disgustoso vedere persone con la doppia morale, che magari vanno a messa e condannano l´aborto perché "la vita è sacra" ma non esitano ad augurare la morte a chi fugge da situazioni critiche.
     
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    Già alcuni anni fa, ben prima dell'attuale pandemia, ho sentito accusare "gli immigrati" di aver portato in Italia, era nel mantovano dove le zanzare d'ogni fatta abbondano, la zanzara tigre, giunta però in Italia dagli USA.
     
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    CITAZIONE (Oskar @ 21/8/2020, 15:31) 
    Una cosa che trovo particolarmente odiosa di questa fase storica e della retorica xenofoba e populista è l´idea che o si è come loro, seminatori di odio, o si è dei buonisti che parlano perché non hanno direttamente a che fare con il problema (neanche poi i populisti vivessero tutti a Lampedusa, ma sorvoliamo).

    In ambito cattolico le accuse sono anche di "cattocomunismo", considerando che l'ideologia marxista è/era soggetta a scomunica, è una gran bella accusa.

    Se si continua a leggere quel thread che ho linkato, si accusa di blasfemia se si cita il Vangelo, di cattocomunismo, etc.

    Sarà anche vero che gli immigrati portano il virus, ma lo portano anche i ricchi vacanzieri o chi per lavoro viaggia, si prendono le opportune misure sanitarie e si combatte il virus insieme.

    La nostra Costituzione è per certi aspetti un gioiello di carità.

    Articolo 32
    La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

    Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

    ------

    Io voglio la Chiesa del cardinale Dusmet, che con lo scoppio del colera del 1854 a Catania assisteva tutti i malati, poveri o ricchi che fossero, e che era famoso per "finchè avremo un panettello, lo divideremo col poverello".

    Questo è un periodo difficile, c'è il rischio di una guerra tra poveri, di ricchi che prenderanno sempre più le distanze dai poveri e dalle realtà più misere e scomode, di persone che non tenderanno più la mano, di un crescere di odio e malcontento.

    Ps però forse questo voler sfamare tutti è effettivamente cattocomunismo, forse a far finire nell'indice dei libri proibiti I Miserabili non fu che ladri e prostitute fossero i personaggi positivi, ma che il vescovo Myriel che dava da mangiare ad uno sconosciuto, che poi si rivelò essere un ex-galeotto, e che si privava delle sue ricchezze terrene per darle ai poveri, era una figura troppo cattocomunista.

    Forse se si pensa in questi termini si è cattocomunisti o è solo un dispregiativo per condannare questi atteggiamenti di apertura all'altro.

    Edited by nonmite - 22/8/2020, 10:28
     
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    Io credo che sia un problema già di per se complesso solo quando si parla di accoglienza (sia a livello ideologico che in termini più pragmatici e tecnici), anche perché nonostante sia uno che paeteggia per l'accoglienza e i sentimenti umanitari, il problema è che in questi tempi di relativa difficoltà, relativq nel senso che crescono le iniquità e il benessere cala, ma siamo comunque più prosperi di moltissimi altri paesi lontani e meno lontani, riconosco che non sia affatto semplice controbattere ad affermazioni come:"prima gli italiani" ecc.
    Ovviamente vengono spesso utilizzati a sproposito e per delegittimare cause giuste e umanissime, tuttavia ci vuole equilibrio.
    Detto questo purtroppo viviamo in tempi con una certa insofferenza diffusa e un po' di tensione sociale e certe frange politiche non fanno che gettare benzina sul fuoco e alimentare un clima d'odio malsano e dannoso per la tenuta del paese per racimolare consenso. Credo che l'unica soluzione al di là di abbassare i toni sarebbe spingere sul pensiero individuale, sulla cultura e sul cercare di spingere la gente ad informarsi da fonti attendibili, ovviamente non ho idea di come fare, ma credo che la soluzione sia questo.

    Il quadro però si complica moltissimo quando entrano in gioco la Chiesa e il sentimento religioso.
    Innanzitutto perché è un sistema facile per discriminare e prendere lo straniero come corpo estraneo.
    Qui siamo cattolici, chi arriva dal Pakistan, dalla Nigeria ecc. Difficilmente è cristiano.
    In più molto spesso molti movimenti nazionalisti, estremisti e xenofobi si appropriano del fattore religioso in quanto è sicuramente uno dei connotati più diffusi dell'identità italiana. Facendo un passo indietro storicamente al netto di tutte le differenze tra le varie parti d'Italia la presenza del papato e il Cattolicesimo sono tra i pochi elementi veramente comuni.
    Poi com'è già stato detto, ma mi sembra utile ribadirlo, la chiesa è molto spaccata, con un Papa che ha una linea decisamente più aperta (e se mi permettete moderna) dei precedenti, sempre però osteggiata e intralciata da frange che intrattengono rapporti con movimenti nazionalisti e sovranisti.

    Una cosa però che mi preme molto evidenziare è come questo tipo di linguaggio e atteggiamento non sia più relegato alla parte buia dei social, ma si sia sdoganata anche nel dibattito pubblico e in altri contesti
     
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    Qui siamo cattolici, chi arriva dal Pakistan, dalla Nigeria ecc. Difficilmente è cristiano.

    In realtà i nigeriani sono per il 50% circa cristiani e molti di quelli che emigrano verso l'Italia sono cristiani, anche perché nel loro Paese la comunità cristiana è stata oggetto di ripetuti attentati da parte dei fondamentalisti islamici negli ultimi anni.
    Nei miei anni da insegnante di italiano per stranieri ho conosciuto quasi solo nigeriani cristiani. La loro appartenenza religiosa non li salvava comunque dai pregiudizi degli xenofobi.
     
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    Mi scuso per l'errore, ero convinto che oltre ai cristiani perseguitati partissero anche musulmani in cerca di una vita migliore.

    Al netto del mio errore questa scoperta rende il quadro ancora peggiore...
     
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    CITAZIONE (Hhsl @ 22/8/2020, 12:46) 
    Mi scuso per l'errore, ero convinto che oltre ai cristiani perseguitati partissero anche musulmani in cerca di una vita migliore.

    Al netto del mio errore questa scoperta rende il quadro ancora peggiore...

    Figurati, non devi scusarti, siamo tutti qui per imparare confrontandoci. Inoltre sicuramente ci saranno anche dei nigeriani musulmani che emigrano.

    Concordo con la tua amara conclusione sul quadro complessivo.
     
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    CITAZIONE (Hhsl @ 22/8/2020, 11:05) 
    Detto questo purtroppo viviamo in tempi con una certa insofferenza diffusa e un po' di tensione sociale e certe frange politiche non fanno che gettare benzina sul fuoco e alimentare un clima d'odio malsano e dannoso per la tenuta del paese per racimolare consenso. Credo che l'unica soluzione al di là di abbassare i toni sarebbe spingere sul pensiero individuale, sulla cultura e sul cercare di spingere la gente ad informarsi da fonti attendibili, ovviamente non ho idea di come fare, ma credo che la soluzione sia questo.

    Lo hanno sempre fatto. Questo discorso potrebbe essere riferito a dei meridionali.

    Accade all’alba di tre giorni fa, arrivano a Milano 77 migranti, tra cui 14 donne e 33 minori, quasi tutti siciliani, calabresi, napoletani ,.... Arrivano da un viaggio durato due mesi (sono venuti a piedi), reduci da fame. Alcuni, per la sete, sono stati costretti a bere l’acqua di scarico delle navi.
    Accade che la Caritas diocesana, insieme alle istituzioni locali, faccia la cosa più normale e umana in un caso del genere: li accolga e li ospiti, si prenda cura di loro.
    Accade che sui social si scateni il vomito di centinaia di milanesi, che fanno a gara per mostrare il proprio lato più abietto, violento, razzista, intollerante. “Buttateli a mare”. “A casa loro”. “Portano il virus”. Cibo per pesci devono diventare” ecco quello che scrivono.
    Molto di quest’odio arriva dagli stessi sedicenti cattolici che alla domenica vanno a messa, pregano, ricevono la comunione.
    Così, ieri, il parroco di Nardò, don Riccardo Personé, non ce l’ha più fatta e, durante la messa, li ha guardati in faccia uno per uno, tuonando contro quegli stessi fedeli che vede ogni giorno sui banchi della sua chiesa. E sono parole che non hanno credo religioso o colore politico.
    "Se sono cattolico” ha detto, “non posso restare indifferente, non può venire in chiesa chi è in grado di augurare la morte ai bambini, non basta venire a messa. Non è una questione politica, non è questione di destra e sinistra , ma di umanità. E qui ormai c'è del disumano".
    Ormai c’è del DISUMANO.
    È tutto veramente qui.
    C’è la chiesa della forma, del rito, dell’ipocrisia, del “noi” e del “loro”.
    E c’è la chiesa di don Riccardo, di chi tende la mano a chiunque arrivi dal mare, senza chiedersi chi sia, di che colore ha la pelle.
    Guardate don Riccardo, guardatelo bene.
    Un essere umano.

    Al quale si risponde con:

    In riferimento al secondo articolo: è bello riempirsi la bocca di belle parole quando non si sta in una zona di confine, quando non hai centinaia di migranti in fuga che si rifugiano nelle campagne e nelle vie buie, quando non ci sono regolamenti di conti con accoltellamenti e omicidi a opera di organizzazioni criminali siciliane e calabresi (mafia ed 'ndragheta), quando non c'è la mafia siciliana che fa "concistori della droga" nella casa accanto alla tua.
    E' bello dire "volemose bbene", quando non sei in una città letteralmente assediata da persone di cui non si conosce l'identità, le intenzioni e, di questi tempi, le condizioni sanitarie, buttati in giro, distesi sul porto e sulle spiagge.
    Ci troviamo dinanzi a un'emergenza di proporzioni catastrofiche e l'Italia non ha la benché minima capacità di farvi fronte. Forse chi scrive queste cose pensa che l'intera Sicilia si possa riversare a Milano?
    L'accoglienza dev'essere intelligente per il bene di chi accoglie e di chi è accolto, perché una cosa è accogliere una donna e un bambino che fuggono dalla guerra e dalla schiavitù e un'altra cosa è accogliere un gruppo di mafiosi che scappano dalla giustizia nella loro terra. Ma questo l'Italia non lo capisce, le ONG non lo capiscono e non lo capiscono tanti altri, non lo capiscono o non vogliono capirlo...


    Cambiando i soggetti, questo discorso potrebbe essere riadattato a quando la povera gente del Sud migrava in massa al nord e si diceva che "il leone (simbolo di Venezia) si mangiava il terrone".

    Non è una cosa nuova, lo si fa sempre quando immigra gente povera. Se fossero 77 ricchi tedeschi o vip, che vengono a spendere il loro denaro nel paese, non ci sarebbero problemi, anzi ci sarebbe un tappeto rosso e la banda ad accoglierli. Invece sono povera gente che rischia di competere per le risorse con altra povera gente, cosa che in passato ha portato agli eventi funesti di Aigues-Mortes o di rinpinguare le file della criminalità organizzata, se non riescono ad inserirsi.

    CITAZIONE (Hhsl @ 22/8/2020, 11:05) 
    Il quadro però si complica moltissimo quando entrano in gioco la Chiesa e il sentimento religioso.
    Innanzitutto perché è un sistema facile per discriminare e prendere lo straniero come corpo estraneo.
    Qui siamo cattolici, chi arriva dal Pakistan, dalla Nigeria ecc. Difficilmente è cristiano.
    In più molto spesso molti movimenti nazionalisti, estremisti e xenofobi si appropriano del fattore religioso in quanto è sicuramente uno dei connotati più diffusi dell'identità italiana.

    No, questo accade non in quanto non è cristiano, il cattolicesimo è molto poco divisorio in questo, ma perchè musulmani. L'Islam laddove è largamente diffuso è poco tollerante con le minoranze religiose, è una religione dove diritto, politica e spiritualità sono un tutt'uno.

    Il mondo cattolico ha seguito le vicende di Asia Bibi con estremo interesse.

    Ciò non toglie che non si può vivere nella paura o fare una selezione in base a credo religioso o in un paese laico discriminare. Quando Silvia Romano (la volontaria rapita in Africa) tornò con l'hijab, si scatenò lo schifo sui social: "sei terrorista", "ritornatene in Africa", ...

    Quell'odio sarà pure motivato da casi di terrorismo, delinquenza
    e altro, ma non deve avere posto.

    Sai cosa vuol dire cattolico? Significa universale, il messaggio del Vangelo è indirizzato a tutti i popoli. Le sorelle della Carità (le suore di Madre Teresa di Calcutta) hanno come regola che non possono mettere da parte denaro per il giorno dopo, deve essere speso tutto ogni giorno per i poveri. Come religiose non vengono stipendiate tramite 8 per mille, ogni giorno quel che ricevono dalle offerte o dal loro lavoro lo donano tutto, confidando che Dio provvederà nell'assistere loro ed i fratelli in difficoltà anche il giorno dopo in ogni parte del mondo, anche laddove si può essere perseguitate.

    Certa politica, è vero, fa leva sulle paure, sulla cultura, ma non è perchè la religione cattolica si presta a mettere paletti tra "noi" e "loro" e ad avere paura del prossimo.

    Semmai un "loro" può far riscoprire un "noi" come cultura, che riconosce nel cattolicesimo molti dei valori fondanti e quel che dici riguardo la nostra storia è corretto.

    Edited by nonmite - 23/8/2020, 07:41
     
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    Segnalo questo articolo che spiega più o meno da dove vengono i vari immigrati e perchè partono da quei paesi.

    www.google.com/amp/amp.ilsole24ore.com/pagina/ACPcrai

    Ps l'articolo è dell'anno scorso.
     
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