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Ho scritto al gent.mo prof. Barbero...
Gent.mo Prof.
seguo sempre con interesse i suoi programmi in tv.
In occasione dell'episodio de "Conquistadores" mi sono posto un dilemma che le sottopongo.
Magellano è stato oggetto di diversi tentativi di ammutinamento durante la sua lunga spedizione, tutti falliti, a detta di Pigafetta.
Mi chiedevo se, invece, una rivolta che vedesse coinvolto lo stesso Pigafetta avrebbe potuto avere successo e la morte del comandante venisse poi attribuita, dallo stesso,unico,cronista,ai nativi filippini.
Il segreto sarebbe rimasto a conoscenza dei pochi congiurati che non lo avrebbero mai rivelato giacchè la pena sarebbe stata la morte...
Ringraziando per la sua attenzione le invio i più cordiali saluti
pubblicherò la sua risposta ma voi che ne pensate?
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Molto probabilmente l'avrebbe passata liscia, visto l'interesse comune a non farsi impiccare e il fatto che è stato l'unico a scrivere...
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Ohibò, a Barbero non avrei dato del gentilisssimo 
Dell'egregio magari, o ad essere un po' all'antica del chiarissimo . . .
Quando in qualche comunicazione commerciale mi si rivolgono in questo modo, io di solito rispondo per iscritto chiaro e tondo che "non sono affatto gentile". E in questo modo non ci sono dubbi. Per il resto è una questione di genere.
Pigafetta? ma che ruolo aveva in realtà il vicentino nell'ultima fase di quella spedizione? Va bene le proprie scartoffie, benissimo l'importante lavoro di memorialistica sviluppato subito dopo, ma veramente nel proprio ruolo in mare avrebbe potuto alterare documenti ufficiali di bordo?
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CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 6/10/2020, 10:25) non sono affatto gentile
Non me n'ero accorto... 
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A me avevano insegnato che la gentilezza in senso stretto è una qualità esclusivamente femminile e che è offensivo dare del "gentile" ad un uomo adulto.
Per cui anche senza arrivare a cadere negli eccessi del maschilismo, nondimeno mi piace puntualizzare quanto a me stesso. A costo di rimarcare l'evidente 
Sul Pigafetta secondo me un preciso senso di subordine (quando non addirittura di parziale indeterminatezza) del suo ruolo anche e forse soprattutto nell'ultima fase della spedizione potrebbe emergere rileggendo con santa pazienza le sue stesse memorie: https://books.googleusercontent.com/books/...g3x-euG2tfRsEto
Forse nel tono di quello scritto e nella freddezza del trattamento che sembra essergli stato riservato al rientro (cui mi pare di ricordare sia seguito qualche strano contatto con il Portogallo, ma su questo non vorrei confondermi) si potrebbe leggere in trasparenza una sua personale vicinanza a Magellano ed alla di lui memoria anche dopo la tragica morte.
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così mi ha risposto
"...è un'ipotesi complottista divertente e, come tutte le ipotesi complottiste, improbabile, perché si basa sul presupposto che di tutti quelli al corrente, neanche uno si sia lasciato scappare qualcosa: che, conoscendo gli esseri umani, è la cosa più improbabile che si possa immaginare!"
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Che risposta deludente!
Avrei voluto sentirmi dire che alla luce degli scritti pervenuti la posizione personale di Pigafetta appare con chiarezza essere stata tale per cui . . . etc. etc. e che il rapporto psicologico fra lui e Magellano emerge essere . . . etc. etc. e che il suo ruolo a bordo risulta essere stato tale per cui poteva o non poteva avere accesso alla redazione degli atti ufficiali della spedizione etc. etc.
Forse neanche lui ha veramente letto lo storico resoconto 
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...e comunque non mostra un grande interesse ad approfondire l'argomento. Ma perché mai dovrebbe farlo? Solo perché qulcuno butta lì un'ipotesi?
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E lì che si misura la statura di uno studioso, quando la serietà della risposta non dipende dal prestigio accademico di chi pone la domanda.
Sarebbe stata meglio meno gentilezza (siamo sempre lì) ed un bel rimbrotto tale da far emergere una costruttiva questione di metodo sulla dannosità delle idee buttate lì senza analisi, meglio un . . . vacci te a leggerti le memorie del Pigafetta e cerca di capire quali fossero i rapporti suoi con Magellano e quali le responsabilità assunte a bordo dopo la morte di questi e quale ancora al rientro il comportamento tenuto con gli ambienti a lui più vicini (i suoi eredi, il suo re etc. etc.), poi torna da me e ne riparliamo. Insomma più o meno quello che un bravo professore universitario farebbe con un laureando che gli stesse veramente a cuore, ma da fare invece con tutti.
Secondo me.
Edited by LAVORI ARCHEOLOGICI - 7/10/2020, 16:07
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Sinceramente era difficile immaginare si lanciasse in discorsi più articolati. La risposta è breve ma cortese; lascia però trasparire il fatto che non crede molto nella veridicità dello scenario prospettatogli.
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CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 7/10/2020, 13:27) E lì che si misura la statura di uno studioso, quando la serietà della risposta non dipende dal prestigio accademico di chi pone la domanda.
A me è capitato di scrivere ad un famoso linguista che una sua ipotesi etimologica, e quella di un suo altrettanto famoso collega, erano tutte e due errate, ovviamente dimostrandolo. Mi ha risposto dicendomi: il suo ragionamento non fa una grinza. E mi ha dato ragione, anche se a livello accademico non sono nessuno. Non mi ha chiesto titoli, ha letto quello che gli avevo scritto.
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Dopo un outing come questo mi sa che ti tocca aprire una discussione apposta e raccontarci tutto
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Be’, anche a me è capitato di rivolgermi ad autori di libri o articoli, magari non tanto famosi, ma comunque seri studiosi, facendo presente errori riscontrati, ed ho sempre ricevuto risposte cortesi e ringraziamenti per l’attenzione con cui avevo letto i lavori. Si trattava in ogni caso di lavori in lingua tedesca. Mi sono rivolto alcune volte a studiosi e musei con risultati diversi, in genere risposte sollecite, in un caso ne è nato un cordiale scambio di informazioni, che ha portato anche a conoscersi di persona, talora, in particolare nel caso di un museo di Roma, nessuna risposta.
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CITAZIONE (dceg @ 8/10/2020, 08:35) . . . nel caso di un museo di Roma, nessuna risposta.
O.T.: Se si tratta di una certa questione di làmine iscritte di epoca etrusca mi sento in dovere di spezzare una lancia a favore del tuo mancato interlocutore, che si trovava in quel momento in una situazione professionale pazzescamente complicata; ma posso dirti di aver casualmente trovato la risposta in una lunga didascalia alla attuale mostra di Bologna.
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No, non erano lamine e il museo non era quello, dove altresì feci un’esperienza assai positiva. La cosa risale a diversi anni fa e frattanto il museo ha cambiato sede.
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15 replies since 5/10/2020, 18:13 273 views
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