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Non ho ancora imparato ad allegare gli articoli, ma comunque mi interessa in quanto artista dilettante...
La donna rappresentata nella scultura sarebbe eccessivamente sensuale per una lavoratrice dedita alla spigolatura...
Avendo visto le foto, ammetto che pare più una modella che non una contadina, ma è altrettanto vero che anche le donne e gli uomini rappresentati nel arte rinascimentale, erano già al epoca migliorati, e non di poco...
Basti pensare a Lorenzo de medici, che non era poi così "magnifico", esteticamente parlando.
Dite la vostra
Buona serata a tutti voi. -
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Il monumento e un articolo in proposito si possono vedere ad esempio qui:
www.repubblica.it/cronaca/2021/09/...830/?ref=search
A mio avviso la statua è decisamente bruttina. Che rapporto abbia col personaggio della poesia di Mercantini non mi è chiaro. Mostra una donna che appare piuttosto fiera della sua procace bellezza, diciamo un po' come Malèna.
A proposito di lavoratrici sensuali, ve la ricordate Silvana Mangano in Riso amaro?SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by dceg - 28/9/2021, 21:14. -
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Non mi scandalizza la statua ma anch'io la trovo alquanto bruttina. . -
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Un penoso modo da parte dei cittadini di Sapri e di quel territorio di distogliere con un pretestuoso e banalizzante “a me piace immaginarla così” le gravi ombre riguardo al proprio comportamento storico, di uomini e di donne, in quel drammatico episodio, che sebbene incompiuto fu tuttavia determinante per l’unità nazionale, ma che li vide saldamente dalla parte sbagliata, monarchica e reazionaria. . -
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La spigolatrice è un'invenzione del Mercantini, che di Sapri non era. . -
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Già.
Ed ha evidentemente cercato di indorare la faccenda in nome di una buonistica riappacificazione nazionale, come emerge chiaramente nel testo da qualche altrimenti inspiegabile (e al limite dell'antistorica) sottolineatura.
D'altra parte anche l'ottocentesco pittore Giuseppe Sciuti https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Sciuti non era di Sapri.
La sua immagine femminile a riguardo di quell'episodio, generica in questo caso, come rappresentata nella Sala della Giunta del Palazzo Comunale di Catania, appare parecchio diversa (al centro della scena, di spalle mentre infierisce sul patriota morente). Vederla in questa bellissima (e tecnicamente non facile) foto del fotografo Francesco Raciti, che richiamo in link a scopo di discussione:
FOTO Francesco Raciti (alcuni diritti riservati) edita in www.mimmorapisarda.it/municipio.htm. -
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Certo più aderente alla triste realtà.
La foto è davvero bella.. -
Homer S..
User deleted
Ma poi questa spigolatrice non è un personaggio inventato per la poesia?🤔 . -
.Ma poi questa spigolatrice non è un personaggio inventato per la poesia?🤔
Sì
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Homer S..
User deleted
Si, ora ho visto.👍🏼 . -
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Sinceramente vedo molto pericolosa la discussione intorno al "sessismo" della statua, sembra di vedere i talebani che fanno saltare in aria i buddha ma i talebani sono le femminste in questo caso.
L arte da che mondo è mondo non è "fedele" alla realtà, ma ne é una rappresentazione. Abbiamo davvero paura di un culo mostrato al pubblico? Siamo ai livelli di quando Renzi fece coprire le statue di nudo per ricevere gli iraniani?
La statua può non piacere per questo o quel particolare, ma dire che non piace perché si vede il culo della signora ci fa tornare indietro nel tempo...
Riguardo il quadro di Sciuti: allora non esisteva la fotografia e quindi si poteva usare l arte per rappresentare la realtà, oggi esistono le foografie e l arte (a mio modo di vedere) si può quindi anche "allontanare" dalla realtà. -
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E va bene, allora provo ad esagerare veramente (e volutamente), così magari riusciamo a far emergere quanto si possa o meno fare affidamento su rappresentazioni artistiche come spunto (dico solo spunto) per una analisi storica. . . . anche l'ottocentesco pittore Giuseppe Sciuti . .
La sua immagine femminile a riguardo di quell'episodio, generica in questo caso, come rappresentata nella Sala della Giunta del Palazzo Comunale di Catania, appare parecchio diversa (al centro della scena, di spalle mentre infierisce sul patriota morente). . .
Un dettaglio della scena centrale di quel dipinto a minor suggestione fotografica, ma a migliore definizione, si può trovare qui www.siderlandia.it/2.0/wp-content/...09/pisacane.jpg
Ora, per dei veri esperti, la domandona delle cento . . . pistole
L'arma che il personaggio morente stringe nella mano destra, mentre con tutto il corpo si avvinghia al tricolore che sta per essergli strappato, cosa potrebbe essere esattamente secondo voi?
Vado lontano dal vero immaginando che (nella reinvenzione artistica dell'episodio) potrebbe trattarsi di un revolver Colt "Wells Fargo" modello 1851?
Cioè in pratica questa qui: https://it.wikipedia.org/wiki/File:%22Well...260_jan2015.jpg
Credo di ricordare che sia Mazzini che Garibaldi siano stati possessori di Colt modello Navy (di Mazzini ne sono piuttosto sicuro), dalla forma peculiare abbastanza inconfondibile, e mi pare che una Colt, ma non saprei dire che modello, avesse anche il patriota milanese Giuseppe Missori (quello del monumento con il cavallo stracco), ma alla ipotetica presenza di una "Wells Fargo" nel Risorgimento italiano non ci avevo mai pensato fino ad ora. Vero anche che il dipinto è di diversi anni dopo, però sembra manifestare una attenzione non banale alla precisione nella rappresentazione dei dettagli degli equipaggiamenti militari.. -
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Se ben ricordo Colt aveva regalato e venduto armi a Garibaldi. . -
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Credo che però sia stato dopo. . -
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Credo nel 1860 .