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.Qui sotto il punto del post sull'ingorgo istituzionale che si verificherebbe, dal punto di vista tecnico, se fosse eletto PdR Draghi mentre è presidente del consiglio ,
https://www.ilpost.it/2021/11/05/draghi-pr...daLUbhfRhbnMzZc
Copio invece alcune considerazione del costituzionalista Andrea Pertici a commento del rifiuto di Mattarella di un secondo mandato, pieno o a termine che sia. (le considerazioni sono apparse su FB, ma non credo che il prof Pertici si arrabbi se sono divulgate )
Ieri il Presidente Mattarella ha ribadito la sua contrarietà alla rielezione. Lo ha fatto ricordando la contrarietà già espressa dal Presidente Leone, dopo che alcuni mesi fa lo aveva fatto ricordando le parole di Segni. Non escluderei che tra poco ricordi anche le parole - chiarissime - pronunciate in merito dal Presidente Ciampi.
Quest’ultimo, fervente repubblicano, precisò infatti come la ripetizione di un così lungo mandato (7 anni) mal si concili con il carattere repubblicano dello Stato. Mi pare del tutto condivisibile e la questione non si può aggirare pensando a un “mandato a termine”, che sarebbe una ferita ancora più grande per la nostra Costituzione, che richiede per il Presidente un mandato lungo e non legato alle legislature.
Quindi, niente “mandato a termine”, né per il Presidente uscente né per altri: questo è stato infatti ipotizzato negli ultimi giorni per Amato, Berlusconi, Cassese… l’”A, B, C del Quirinale a termine”. Forse - non appaia scortese - il “termine” è stato indotto dall’età ma neppure questa lo giustificherebbe. Ora, però, su Berlusconi la questione deve essere davvero chiusa senza ulteriori indugi, perché solo parlarne è davvero imbarazzante (trattandosi di una persona condannata per evasione fiscale e che quindi ha rubato alla collettività e che per questo è stato pure dichiarato decaduto). In ogni caso nessuno potrà essere eletto neppure con il sottinteso che lo sia a termine.
Per Mattarella, poi, il “bis” sarebbe particolarmente problematico, perché, dopo quello di Napolitano, un secondo “bis” consecutivo porrebbe un’ipoteca sul futuro. Infatti, la mancata proposta del “bis” al prossimo presidente sembrerebbe una manifestazione di disistima, una censura al settennato.
Il “bis”, inoltre, sarebbe (stato) solo l’ennesimo rinvio nel Paese dei rinvii. Avrebbe procrastinato in sostanza un vero confronto tra le forze politiche sul prossimo Capo dello Stato. Un confronto che deve essere ampio, perché i precedenti dimostrano come i Presidenti eletti in modo fortemente contrappositivo (Segni e Leone) si siano identificati con presidenze più difficili. L’ampio consenso di Gronchi, Saragat, Pertini, Scalfaro Ciampi ha consentito invece al Presidente di guidare saldamente il Paese anche attraverso momenti molto difficili (fa parziale eccezione la Presidenza Cossiga, ma solo per l’ultima fase).
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Mah, da queste letture ricavo l'idea, un po' fumosa in verità, che Brunetta a capo del governo potrebbe essere il male minore... . -
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Qui davvero ci sarà da prendere i pop-corn.
In teoria l'asse CSX-M5S avebbe i numeri per eleggere un suo capo dello stato.
Ok che il CDX con 14 regioni governate ha la maggioranza nei delegati regionali.
Però nel parlamento l'originale asse CSX-M5S è molto avanti.
Però è davvero un calcolo solo ipotetico.
Ci sono i dissidenti del M5S,poi Renzi che non si sa cosa farà.
E poi le divisioni "nascoste" in entrambi gli schieramenti.
Gli elettori saranno:
630 deputati
321 senatori(di cui i 6 senatori a vita)
58 delegati regionali
Nei primi tre scrutini, stando ai numeri attuali, servono almeno 673 voti per l’elezione del capo dello Stato. Dal quarto scrutinio sono invece sufficienti 505 voti tra parlamentari e delegati regionali.
I 630 deputati sono così divisi,originariamente:
365 CSX+5S
265 CDX
I 321 seggi del Senato:
176 CSX+5S
137 CDX
6 Senatori a vita
2 indipendenti del sud America
I delegati regionali sono 3 per regione,di cui 2 per la maggioranza ed uno per l'opposizione,a parte la Val D'Aosta,che ne manda solo 1,58 in tutto.
Quindi dovrebbero essere:
33 CDX.......14*2+5
25 CSX.........5*2+14+1
In totale quindi 1009.
Di cui:
CSX+5S..........566
CDX................435
Senatori a vita....6
Indipendenti.......2
Cioè dalla terza votazione l'ipotetico asse CSX-5S potrebbe eleggere chi vuole.
Però appunto c'è da dire che non è detto che per le vicende della legislatura si possa automaticamente verificare
questa convergenza.(per i fattori Renzi,dissidenti M5S e dividioni interne agli schieramenti). -
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Nel 2018 per il Senato nel Sud America:
https://elezionistorico.interno.gov.it/ind...=S&ne1=2&lev1=2
31,4% e 20,6% a due liste di italiani all'estero,solo terzo il Pd col 17,5% ed il CDX al 12,8%.
Quindi i 2 seggi andarono uno ciascuno a questi movimenti.
Il Movimento Associativo Italiani all'Estero con Merlo Riccardo Antonio.
E Usei con Adriano Cairo.. -
+1 .
Sergio Mattarella è stato fino ad oggi, a mio modo di vedere, un presidente di altissimo livello, rispettoso delle istituzioni, intelligente, sobrio e colto. Sono convinto che non accetterà di essere rieletto, a termine o meno. Napolitano commise un grave errore quando avvallò la propria conferma al Quirinale, oscurato nel giudizio dall'idea illusoria di essere l'unico in grado di salvare il Paese.
Berlusconi capo dello Stato è uno scenario tra la fantascienza e la farsa dati i precedenti del Cavaliere. Amato è un nome che esce fuori a ogni elezione del presidente della Repubblica: speriamo venga accantonato anche questa volta. Draghi ritengo debba continuare a fare il presidente del Consiglio fino al 2023, se non altro per mancanza di alternative.
Centrosinistra e 5 stelle hanno i numeri per eleggere il presidente dal quarto scrutinio: la responsabilità di trovare una persona competente e gradita (o almeno non sgradita) anche al centrodestra è loro. Se non riusciranno a farlo e piomberemo in un'imbarazzante paralisi istituzionale ne dovranno rispondere agli elettori.. -
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Casini è stato mio compagno di scuola ( non di classe , è più giovane) e collega di giurisprudenza, per un certo periodo sono stato nella stessa compagnia di amici di sua cognata , ma non tifo per lui ; certo che leggendo certo candidature (Pera e Berlusconi ad esempio) viene voglia di pensare al male minore . -
+1 .
Il mio nichelino su Gentiloni Presidente della Repubblica . -
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La questione della ri-elezione del Presidente della Repubblica è una questione che detesto.
Purtroppo in Italia c'è sempre questa usanza del "se non è vietato viene concesso" confondendo l'ordinamento legislativo con l'opportunità politica.
La nostra Costituzione è chiara: all'articolo 85 al primo comma viene riportato che "Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni." e successivamente all'articolo 88 "[Primo Comma]Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. [Secondo comma] Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.".
Il secondo comma è quello che i costituzionalisti chiamano il Semestre bianco, e fu previsto per evitare che il Presidente della Repubblica potesse sciogliere le camere per essere rieletto grazie alle nuove forze politiche insediatesi in parlamento.
E' vero: l'articolo 85 non dice esplicitamente che il PdR non possa essere rieletto, ma questo si può desumere proprio dall'esistenza del semestre bianco, altrimenti non avrebbe avuto senso inserirlo.
Tra l'altro, citando proprio Mattarella riferendosi a Mario Segni, quest'ultimo, negli anni '60, chiese proprio di inserire il divieto di ri-elezione del PdR ed eliminare il semestre bianco.
Semestre bianco che in passato ha pure causato problemi: nel 1992 con la fine/dimissioni del mandato di Cossiga si stava per entrare in corto-circuito istituzionale poiché l'originaria formulazione dell'art. 88 prevedeva solamente che "Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato": la legislatura stava per concludersi lo stesso anno e quindi si dovette quindi procedere alla modifica dell'articolo per poi aggiungervi "salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura".
Adesso qualcuno potrebbe dire: "Ma se non è previsto un divieto allora è concesso!" certo, ma è anche politicamente opportuno?
Quindi si, a mio parere si dovrebbe modificare la Costituzione per inserire il divieto di ri-elezione del PdR, poiché 7 anni sono tanti e si rischia di svilire ancora di più l'istituzione, già svilita da Napolitano (e non solo per la ri-elezione)
Anche questa idea di rieleggere Mattarella il tempo che finisca la legislatura per fare in modo che Draghi poi venga eletto come successore è una cosa veramente brutta. Ma davvero siamo arrivati a questo punto? Eleggere nuovamente Mattarella per tenere la poltrona calda a Draghi, altrimenti i parlamentari perdono la pensione e almeno la metà di loro non verrà rieletta, bah.
Gli uomini passano, ma le istituzioni rimangono.... -
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Concordo su diversi punti, a cominciare dalla contrarietà alla rielezione, errore che - speravo quando si cominciò a ipotizzarla - Napolitano avrebbe evitato.
Tuttavia, ho poi appreso qua e là, quasi tutti i presidenti, ecluso Ciampi contrario da sempre, pare ci abbiano fatto un pensierino: Pertini non nascondeva di desiderarlo. E trovo anch'io mortificante la permanenza a termine di Mattarella in attesa di Draghi.
Tra i personaggi fin qui citati, Gentiloni appare il più adatto, nè apprezzo il cosiddetto carisma. Neppure mi sembra impraticabile che , eletto invece Draghi, si formi un governo di fine legislatura o rimanga in funzione questo, fosse pure - come da post precedenti- guidato da Brunetta. Mentre escluderei gli sia chiesto dai parlamentari lo scioglimento anticipato delle camere per le ben note ragioni di "sfoltimento".. -
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Penso che debba essere una persona politicamente esperta, ma che in questo momento non è in primo piano nello scontro politico.
Una persona che ci rappresenti e che sappia parlare a tutti i livelli sociali del paese.
Livia Turco è una buona candidata secondo me.. -
.Penso che debba essere una persona politicamente esperta, ma che in questo momento non è in primo piano nello scontro politico.
Una persona che ci rappresenti e che sappia parlare a tutti i livelli sociali del paese.
Livia Turco è una buona candidata secondo me.
Sarei naturalmente lietissima di avere una presidente, e Livia Turco avrebbe le caratteristiche necessarie (https://it.wikipedia.org/wiki/Livia_Turco), ma il nostro paese non si è purtroppo mai dimostrato pronto a fare sul serio ai "piani alti" della parità di genere. Qualora -improbabile, ma è avvenuto in altri ambiti in crisi- si "ricorra" a una donna, ipotizzo, deplorando, la presidente del senato.
La quale volge il suo ruolo con impegno un po' supponente e presenza assidua, peraltro mostrando qua e là le "pecche" (pesanti) delll'origine berlusconiana. Dall'encomio imbarazzante al suo sponsor durante il discorso d'insediamento, ai voli di stato, al familismo conclamato.
Escluderei la candidatura di D'Alema per vari motivi (sono di fretta). Al caso, prevedo che sarebbe "impallinato" dai suoi ancor più di Prodi.. -
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frapalin CITAZIONEtanti paesi hanno già avuto un Presidente donna, (...) hanno dimostrato come non esistano differenze qualitative del lavoro politico svolto da una donna o da un uomo, ma solo differenze a livello della singola persona.
Le donne hanno dimostrato ad abundantiam di riuscire bene -appena ne hanno avuto la possibilità - in ogni campo di studio e lavoro. E se la vogliamo mettere in femminismo (non lo ritengo utile e neppure necessario) non di rado anche meglio degli uomini.
A mia conoscenza/esperienza alcune differenze di genere esistono -andrebbero specificati ambiti e discipline- peraltro mai a danno, molto spesso a vantaggio dei risultati.
Tuttavia alcuni settori fondamentali, quali appunto economia e politica, mantengono in gran parte l'originario taglio al maschile, di solito poco consono e gradito alle donne competenti in materia, mentre tante di quelle per così dire comuni faticano a liberarsi dallo stereotipo dell'uomo al "potere". Il quale, salvo eccezioni, non ha interesse a cederlo.. -
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Non ho canali informativi in merito, ma tenderei ad escludere la benché minima possibilità: per alcuni versi lo apprezzo (per altri no) , ma credo sia una persona assai divisiva, persino nell’area più vicina a lui . -
+1 .Non ho canali informativi in merito, ma tenderei ad escludere la benché minima possibilità: per alcuni versi lo apprezzo (per altri no) , ma credo sia una persona assai divisiva, persino nell’area più vicina a lui
A me D'Alema piace come politico e se diventa di nuovo Ministro degli Esteri ben venga.
All'estero ci rappresenterebbe alla grande, ma il suo (giustificato) fare alquanto saccente, che a me diverte, a molti irrita.
Il Presidente della Repubblica deve essere una figura benvoluta.. -
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https://www.repubblica.it/politica/2021/11...IqAuf_6OB575ubE .
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