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Ho appena terminato la lettura di Otto giorni a maggio dello storico e giornalista tedesco Volker Ullrich. Il libro racconta la storia degli otto giorni, i primi otto del maggio 1945, intercorsi tra il suicidio di Hitler e la capitolazione della Germania nazista. Quel breve periodo fu, per i tedeschi, per i prigionieri dei campi di concentramento e per tutto il mondo in guerra, uno strano e spesso tragico intermezzo tra il passato hitleriano, appena conclusosi, e un futuro di riappacificazione e ricostruzione difficile da immaginare. Ullrich racconta le vicende dell'effimero governo guidato dal grandammiraglio Dönitz, successore designato da Hitler, e dei gerarchi che, di fronte al disastro o alla prospettiva della cattura, scelsero il suicidio, ma anche di persone comuni e di alcuni futuri esponenti di spicco della Repubblica federale tedesca e della DDR. Tra speranze, delusioni, conversioni tardive e spesso ipocrite alla causa anti-nazista, stupri perpetrati dai soldati russi, suicidi di massa, trattative dei vertici militari del Reich morente con gli Alleati occidentali, scoperta degli orrori dei lager e ritorni in patria di esuli tedeschi, il racconto di Ullrich risulta denso di curiosità ma non pesante. In Otto giorni a maggio non si trova nulla di totalmente nuovo sulla storia della Germania nazista ma l'opera ha il merito di fornire al lettore un quadro ben scritto e documentato su un periodo che tanti libri trattano in poche righe ma che ha rappresentato la fine di un'epoca, la prima presa di coscienza dei tedeschi degli orrori del regime hitleriano e l'inizio di una nuova storia, di una Germania divisa ma finalmente liberata dal giogo nazista.
Volker Ullrich, 1945. Otto giorni a maggio. Dalla morte di Hitler alla fine del Terzo Reich. L'ultima settimana della Seconda guerra mondiale, Milano, Feltrinelli, 2020, 336 pagine
I nostri libri sull'epoca nazista
Edited by Oskar - 23/11/2023, 12:03
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