Elezioni politiche in Italia del 25 settembre 2022

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    Il 21 luglio Mattarella ha sciolto le Camere,indicendo le elezioni politiche anticipate per il 25 settembre 2022.
     
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    Senza le elezioni anticipate avremmo avuto:

    Novembre 2022 regionali in Sicilia.

    Marzo 2023 elezioni politiche e contemporanee elezioni regionali in Lombardia e Lazio.

    Successivamente nella prima parte del 2023 in sequenza regionali in Molise,Friuli-Venezia Giulia e comunali in varie città,ed ad ottobre regionali in Trentino-Alto Adige.

    Adesso le elezioni politiche essendo state anticipate passano in prima posizione al 25 settembre.
    Però si parla di possibili dimissioni di Zingaretti per correre alle politiche,e quindi di elezioni anticipate per la regione Lazio a Novembre.
     
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    Bene, ottima spiegazione.
    Vedremo come si concluderanno...
     
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    Il vagone moscovita. Tutto il mondo è a bordo.
    Consiglio la lettura di questa splendida analisi del sociologo moscovita G. Judin:

    https://www.huffingtonpost.it/blog/2022/07...923216-P2-S2-T1

    L’autore è stato arrestato durante una manifestazione contro la guerra, è stato in ospedale, ma è rimasto in Russia per continuare a ricercare e spiegare perché non sono i russi a costituire una anomalia, ma tutto il mondo è contagiato da una specie di rassegnazione al peggio e alle verità di comodo. E tutto in nome di un benessere da difendere a tutti i costi e degli affari da continuare a tutti i costi, in Russia come ovunque nel mondo. Il resto è lotta di potere per bande, propaganda, slogans che riecheggiano sedimentandosi in superficie, perché possono anche ribaltarsi, senza che la massa vi si opponga, tanto non hanno niente a che fare con la realtà.
    Nel vagone della metropolitana moscovita, spesso qualcuno riconosce lo studioso, e gli soffia un “grazie”, pronunciano qualche parola di speranza e se ne vanno meste.
    “Conosco fin troppo bene questo tipo di sofferenza” dice lo studioso “ Si chiama “atomizzazione”. Quando i legami sociali si spezzano, quando, con chiunque ci si trovi, diventa scomodo e inopportuno toccare “argomenti pericolosi”, quando i sondaggi sono l’unica fonte di informazione sul proprio simile - sembra di trovarsi in una massa ostile, stupida e incattivita. Ci si può fondere in questa massa e farsi forti sentendo di esserne parte. Oppure si prendono le distanze sentendosi superiori e navigati. Ci si può fare coraggio e opporsi alla massa. Ma alla massa non puoi parlare o muovere obiezioni. La massa comunque ti schiaccia. Ti assale, minacciosa. Anche se di fatto non esiste, ha un potere spaventoso.”
    Questa descrizione che , in uno stato repressivo come quello russo ha caratteristiche più severe e devastanti, è comunque facilmente adattabile anche a società più aperte e democratiche, dove il tessuto sociale si è allentato, non ci si riconosce più, e la massa o la maggioranza non è più una questione di numeri, ma di inimicizia plateale, di narrazioni alternative e incompatibili, una guerra civile suscitata ad arte per creare l’implacabilità e l’affidabilità degli eserciti.
    Durante il lockdown, ricordo qualche passeggiata col cane, quando tra sconosciuti ci si incrociava per strada e ciascuno si distanziava con cura, perché chiunque poteva essere mezzo di contagio. Sembrava una condanna alla asocialità, una certa sofferta anormalità cui rassegnarsi per forza maggiore.
    La piega populista che sta imperversando in Europa e negli USA e la disperante incomunicabilità che impedisce persino il dialogo tra chi sostiene questi movimenti e il resto della società, mi riporta indietro a quelle strane passeggiate, in cui ciascuno rappresentava “un atomo”, da non fondersi e confondersi nel contagio.
    Quando, come dice Judin, “ con chiunque ci si trovi, diventa scomodo e inopportuno toccare “argomenti pericolosi”, vuol dire che la società è malata, che il dialogo è interrotto, che l’espressione di sé è impedita.
    Appena caduto il Governo Draghi, il populismo nostrano ha subito confezionato “le verità alternative”, come le chiamano i russi, per ribaltare responsabilità e raccontare “umiliazioni” da riscattare, ben sapendo che quelle bugie saranno il treno cui si agganceranno i propri proseliti. I sondaggi dicono che saranno tanti, più di quanti si sentono vedovi della miracolosa normalità e rilevanza internazionale dell’Italia di Draghi.
    Io spero di no, ma se andasse diversamente, sarà sempre lockdown, una socialità monca e rassegnata. E non è vero che lustrini e consumismo possono sostituire la naturalezza delle relazioni umane e il piacere di esprimersi senza timori, senza la kafkiana sensazione di essere afoni e stranieri. Insomma, in determinate condizioni, siamo tutti russi.
     
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    Per le prossime elezioni c'è da tenere conto della dinamica del voto utile.
    Cioè di quando gli elettori di un partito che corre da solo lo abbandonano per sostenerne uno
    sempre vicino alle loro idee che però abbia più possibilità di vincere.
    (perchè votando il primo invece oltre a disperdere il voto si fanno vincere gli avversari)

    Ad esempio fino al 2008 le coalizioni di sinistra comprendevano molti partiti alla sinistra di DS e Margherita.
    Nel 2006 per dire Rifondazione,Verdi e Comunisti Italiani presero il 10,2% in coalizione con l'Unione.
    Nel 2008 però Veltroni li lasciò fuori dall'alleanza e questi riuniti nella Sinistra Arcobaleno presero solo il 3,1%.
    Perchè il grosso dei loro voti era passato o al PD o all'Italia dei Valori.(l'unico alleato del PD)

    Più recentemente questo fenomeno si è verificato nelle regionali dell'Emilia-Romagna del 2020.
    Se il risultato pareva inizialmente incerto era perchè i 5S,dati al 12-13%,correvano da soli.
    Però i 5S iniziarono a calare a favore di Bonaccini.
    Fino ad arrivare a prendere solo il 3,5% per il loro candidato ed il 4,7% per la lista.

    CDX e CSX inizialmente erano dati al 43-44% ciascuno allora in Emilia-Romagna,coi 5S al 12-13% appunto.
    Però per questa dinamica Bonaccini arriverà al 51,4%,prosciugando i 5S.

    In campo nazionale poterebbe accadere la stessa cosa coi 5S che corressero da soli.
    Questo perchè ormai l'elettorato dei 5S è composto quasi esclusivamente da ex elettori del CSX.
    Che con un 5S senza possibilità di vincere concentrerebbero i voti sul PD.

    Per dire adesso per il sondaggio Tecnè il CDX avrebbe io 48,7%,il CSX+liberal il 34,9% ed i 5S il 9,4%.
    Però alla prova dei fatti allora il M5S potrebbe calare al 5%.
    Perchè molti elettori 5S allora voterebbero il PD ed alleati,facendo salire il CSX al 38-39%.

    Lo stesso discorso vale anche nel caso in cui il PD facendo un salto mortale si riallei coi 5S,
    lasciando però fuori Calenda e Renzi.
    Sarebbe allora CDX48,7%,CSX+M5S 36,6% e liberal al 7,7%.
    Però allora molti che voterebbero Calenda in coalizione col PD invece non lo voterebbero.
     
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    Altre informazioni tecniche di base.

    Eleggeremo 400 deputati per la Camera.
    148 nei collegi.
    244 proporzionali.
    8 esteri.

    Eleggeremo 200 senatori per il Senato.
    74 nei collegi.
    122 proporzionali.
    4 esteri.

    Per i seggi proporzionali sarà impostante per le varie liste superare la soglia di sbarramento.
    Questo però prescinde dalle alleanze ampie nei collegi,basta superare il 3%.
    Per dire i Verdi e l'area ex-LeU pare abbiano superato questo problema facendo una lista comune.

    Invece le alleanze ampie servono per i collegi,dove vince che prende anche un solo voto più del secondo.
     
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    E' possibile una desistenza tra PD e 5S ?
    Cioè che in alcuni collegi il PD non si presenti per sostenere i candidati dei 5S ed il contrario ?

    A norma di regolamento direi che è molto difficile:

    I candidati nei collegi uninominali accettano la candidatura con la sottoscrizione della stessa. Ciascuna lista è tenuta a presentare candidati in tutti i collegi uninominali del collegio plurinominale, a pena di inammissibilità.

    E ancora:

    Ciascuna lista deve presentare candidature in almeno due terzi dei collegi plurinominali della circoscrizione, a pena di inammissibilità.

    Laddove per collegio uninominale si intende il singolo collegio,ad esempio quello di Verona città e dintorni,e per collegio plurinominale la
    circoscrizione che lo contiene assieme agli altri,cioè l'intera provincia di Verona.

    Faccio un esempio concreto.
    Prendiamo la circoscrizione dell'Emilia Occidentale,che comprende i collegi di Piacenza,Parma e Reggio Emilia.(che quasi coincidono con le rispettive province)

    Siccome a Parma era forte il M5S il PD potrebbe decidere di non presentarsi in quel collegio ed appoggiare un grillino.
    Viceversa il M5S potrebbe non presentarsi a Piacenza e Reggio e sostenere i candidati del PD.
    Però non si può fare.
    Perchè chi si candida in un collegio si deve allora candidare in tutti quelli di quella zona.
    Se come in questo esempio il PD non si candida a Parma allora decadono anche eventuali sue candidature a Piacenza e Reggio.

    Questo perchè a differenza del Mattarellum proporzionale e maggioritario sono invece collegati.
     
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    collegi-camera-2

    Questa è la mappa dei collegi della Camera in Emilia-Romagna.
    Coi trattini blu abbiamo i confini tra le province.
    Col rosso i confini dei collegi plurinominali,quelli in cui si elegge il 61% dei deputati in base al voto alle liste.
    E coi colori i collegi maggioritari in cui è eletto il primo classificato.

    L'ER è divisa in 3 zone:
    1:Piacenza,Parma e quasi tutta Reggio.
    2:Bologna,Modena ed una piccola parte di Reggio.
    3:Ferrara,Ravenna,Forlì,Cesena e Rimini.
    In questi si eleggeranno 18 deputati.

    Poi ci sono i collegi maggioritari veri e propri,che saranno 11:
    1:Piacenza+Salsomaggiore Terme,Fidenza e Busseto.
    2:Parma+Brescello.
    3:Reggio Emilia.
    4:Modena.
    5:Sud della Provincia di Bologna.
    6:Bologna città.
    7:Nord delle provincie di Modena e Bologna.
    8:Ravenna.
    9:Ferrara.
    10:Forlì-Cesena.
    11:Rimini.

    Infatti i deputati dell'ER saranno 29,di cui 18 proporzionali e 11 maggioritari.
     
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  9. Friedrich II
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    Riassumo la situazione delle opzioni che francamente mi pare tragica come non mai questa volta.

    PD: partito di statalisti che nell'ultimo decennio ha contribuito in modo decisivo al declino del paese attraverso prese di posizione populiste, spreco di denaro pubblico con bonus inutili e sussidi utili soltanto come marchette elettorali, aumento del debito pubblico e mantenimento di un fisco sempre più inadeguato. Dal punto di vista sociale si pongono obiettivi nobili, anche se con molta timidezza, ma questo non basta a riparare tutto il resto. Anche sull'energia hanno una visione molto miope, che è quella che ci ha condotto dritti alla dipendenza dal gas russo.

    M5S: Credo si estinguerà presto, ha riunito il peggio del populismo di destra e di sinistra, ha portato in Parlamento gente oscena, ha firmato decreti vergognosi, ha scritto alcune tra le pagine più brutte della storia politica italiana. Non se ne sentirà la mancanza

    Fratelli d'Italia: l'ultima incarnazione del neofascismo italiano, sono contro il libero mercato e si battono per la società repressiva. Francamente mi fa molto paura la loro forza elettorale e non so dove porteranno l'Italia. Confido nel fatto che tanto rapidamente sono cresciuti all'opposizione tanto rapidamente decresceranno al governo, quando non ci si può limitare a diffondere odio e violenza ma bisogna fare le cose. Ma non sono certo che andrà così, soprattutto in un momento di crisi internazionale così grande da deresponsabilizzare l'operato del governo all'occhio dei cittadini (già lo si sta facendo con l'inflazione, quando si adduce come prima causa la guerra e si eclissa sulle spese folli del governo Conte II. Peccato che l'inflazione sia cominciata prima della guerra).

    Lega (nord?): partito di putiniani che tira acqua al suo mulino e fa di tutto per arrivare al potere, dal punto di vista economico e sociale sono in gran parte sovrapponibili a Fratelli d'Italia, l'unica cosa positiva che riesco a dire è che sono gli unici che si esprimono con chiarezza a favore del nucleare, insieme a Calenda.

    Forza Italia: l'origine del populismo italiano, Berlusconi ha già cominciato a delirare con la proposta di aumentare a 1000€ il minimo delle pensioni, demagogia pura

    Italia Viva: sono sicuro che in questo partito sono presenti tante brave persone, ma Renzi mi fa rivoltare lo stomaco, un personaggio che si fa amici dittatori, da cui viene pagato, che nulla hanno da invidiare a Putin per crudeltà e violenza. Oltretutto anche nel loro programma ci sono istanze molto populiste

    Insieme per il futuro: io non ce la faccio a guardare la faccia di Di Maio che dice: Dobbiamo batterci contro i populisti. Questo signore cambia idea ogni giorno su qualsiasi cosa e non si può più credere alla sua buona fede.

    Azione e +Europa: probabilmente sono il meno peggio, ma non penso che riuscirò a turarmi il naso così tanto e votarli. Specialmente Calenda, che nonostante a parole dica di avercela così tanto coi populisti, poi fa dichiarazioni di un populismo puro. Recentemente ha cacciato una signora dal suo partito perché faceva video pornografici. Questo non è esattamente il mio modello di liberalismo. In generale ha molte idee in contrasto con una società libera. La dirigenza di +Europa ha avuto una bruttissima idea quando ha deciso di fare questa federazione, la Bonino purtroppo sta portando un movimento con valide persone in una strada senza uscita; quando ho letto che volevano votare la Cartabia come Presidente della Repubblica non volevo crederci, hanno rinnegato l'origine radicale del partito. Sarebbe ora che i vecchi del partito si facessero da parte per far strada a nuove menti. Comunque credo si possa dire che +Europa sia l'unico partito liberale ed anti-populista nel panorama italiano, pur con tutti i suoi difetti.

    Poi ci sono una miriade di partitini che disperdono voti, tra comunisti, socialisti, neofascisti, sovranisti, falsi centristi, ecc. Qui il giudizio è scontato. Il Partito Animalista e il Partito Gay mi fanno simpatia e in parte condivido le loro battaglie, ma non si può fare politica concentrandosi su un solo tema, e ho più di qualche dubbio sulla competenza della loro classe dirigente.

    La mia indolenza probabilmente mi farà rimanere in Italia in ogni caso, ma nel caso il paese si avvicini, in un futuro non lontano, al modello dell'Ungheria, della Polonia e della Russia, non escludo di fare le valigie. Sarebbe la pietra tombale sulla possibilità di metterci al passo con l'Europa Occidentale e col mondo civile.
     
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    Da Youtrend le mappe dei vari collegi.
    Prima i collegi uninominali veri e propri.

    Camera:


    Senato:


    Qui nei vari collegi contrassegnati dai diversi colori verrà eletto solo il candidato che arriverà primo.

    Invece i collegi plurinominali:

    Camera:


    Senato:


    Invece qui saranno eletti Parlamentari con metodo proporzionale.

    Come si può vedere i singoli collegi uninominali sono adesso relativamente grandi rispetto al Mattarellum.
    E questo va a favore del CDX.

    Prima città come Bergamo e Brescia per dire costituivano quasi da sole dei collegi.
    Adesso invece le città medie non sono più da sole,ma sono inserite in collegi con ampie zone rurali.
    Da sole le città del Nord vedono la sinistra abbastanza forte,sul 50% per dire.
    Però nelle zone rurali e suburbane il CDX va ancora più forte,anche il 60%.
    Così il CDX dovrebbe annullare la forza della sinistra nei centri urbani.

    Oltre al fatto che collegando voto di collegio con voto proporzionale si depotenzia molto l'effetto della personalità dei candidati
    nei collegi.
     
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    Prendete la provincia di Verona.
    Col Mattarellum alla Camera vi erano ben 7 collegi maggioritari.

    1:Verona città Ovest.
    2:Verona città Est.
    3:BUssolengo.
    4:San Martino Buon Albergo.
    5:San Giovanni Lupatoto.
    6:Vilalfranca di Verona.
    7:Legnago.

    Adesso sono solo 2,uno con tutta la città e le zone a nord della provincia e l'altro con le zone della pianura.

    Stesso discorso per il Senato.
    Col Mattarellum 3 collegi,San Bonifacio,Verona città e Villafranca di Verona.
    Adesso solo un che coincide con la provincia.

    Quindi territori più ampi e voto più diluito.
     
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  12. Friedrich II
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    Anche la legge elettorale è abbastanza oscena. Dovremmo prendere esempio da quella olandese, di grande semplicità ed efficienza. In questi casi la complessità serve solo a far rimanere a galla chi non dovrebbe.

    Pensavo comunque che a me basterebbe anche solo un partito che parlasse della situazione disastrosa in cui versa il sistema d'istruzione italiano e che proponesse una riforma che lo faccia finalmente uscire dall'impostazione gentiliana che mantiene dall'epoca del Ventennio e che tutti, dall'estrema destra all'estrema sinistra, hanno finora accettato. Proprio oggi la federazione Azione/+Europa ha pubblicato un Patto Repubblicano e gli si deve dare il merito di menzionare il problema, ma senza proporre vere soluzioni. Dicono semplicemente che va aumentata la spesa per l'istruzione e che bisogna mettere il tempo pieno obbligatorio (40 ore di scuola a settimana), che mi pare una grande assurdità. Il problema non è la quantità ma la qualità; aumentare il numero di ore senza attuare una vera riforma potrebbe portare semplicemente a far stancare di più i ragazzi e di conseguenza ad apprendere meno. Se vado indietro con la memoria all'ultimo anno di liceo, ricordo che per avere la settimana corta facevamo effettivamente un giorno di 8 ore di lezione ed era terribilmente pesante; 5 giorni a settimana così, in cui si esce alle 17:00 e si è troppo stanchi per fare qualsiasi altra attività, sarebbero stati un incubo.
    Poi vogliono portare l'obbligo scolastico ai 18 anni e implementare seriamente l'educazione civica. Anche queste sono cose di contorno, che non toccano i problemi reali, ovvero dei programmi antiquati, una divisione classista delle scuole superiori, le materie in sé e la possibilità di fare piani di studio. Il resto sono slogan che possono solamente peggiorare la situazione.

    Intanto leggo che la Bonino ha invitato il PD ad aderire al loro Patto Repubblicano e nel mentre Calenda si esalta perché la Gelmini e altri relitti berlusconiani aderiscono alla loro formazione. Due cose che confermano i miei dubbi su questa federazione e che mi spingono a pensare che l'astensione sia l'unico voto possibile. Forse quando la soglia degli astenuti passerà il 50%, qualcosa accadrà.
     
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    Alcuni esempi del fenomeno di cui ho parlato prima.

    Città----------------% CDX sola città-----------------% CDX intera provincia-------------------
    Pavia.........................51,2%........................................63,5%....................................
    Cremona....................52,3%........................................61,7%...................................
    Mantova.....................42,7%........................................56,0%...................................
    Brescia.......................48,5%........................................63,0%..................................
    Bergamo....................47,5%........................................64,2%...................................
    Verona.......................52,1%........................................64,7%..................................
    Padova.......................45,7%........................................61,4%.................................
    Piacenza.....................52,8%........................................59,7%..................................
    Ferrara.......................48,0%........................................53,1%.................................
    Novara.......................53,0%........................................58,3%.................................
    Alessandria.................56,3%........................................57,8%.................................
    Vercelli.......................56,7%........................................60,9%.................................
    Asti............................52,3%........................................58,7%.................................
    Cuneo.........................46,5%.......................................59,8%..................................
    Lucca..........................46,3%.......................................51,0%.................................

    Per CDX ho preso le % di Lega,FI e FDI alle europee del 2019.
    Adesso il CDX pare possa essere un pò più basso rispetto a quelle elezioni.

    Era al 49,6% allora ed adesso pare starebbe al 47% nella media dei sondaggi.
    Sarebbero 2,6 punti in meno.
    Pe dire a Pavia città calerebbe dal 51,2% al 48,6%,e non avrebbe più la maggioranza.
    Però in provincia passando dal 63,5% al 60,9% manterrebbe una solida maggioranza comunque.
     
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    Possibili schieramenti:

    1) CDX:
    FDI
    Lega
    FI
    Altri,UDC,NCI,Toti

    2) CSX:
    PD+altri,PSI,DEMOS
    Lista tra ex-LeU e Verdi
    Azione+Europa con dentro ex di Forza Italia come la Gelmini e Brunetta.
    Movimenti minori tipo quelli di Di Maio,Mastella e Tabacci,Volt.

    3) M5S da solo.

    4) Renzi da solo.

    5) Altri come Italexit di Paragone,liste di estrema sinistra,antivaccinisti,il Popolo della Famiglia di Adinolfi.
     
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    Beppe Grillo minaccia di abbandonare il M5S se Conte concedesse deroghe ai 2 mandati.
     
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