Inganno

di Lilli Gruber

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    È un po‘ che non riferisco delle mie letture, non perché non legga più, ma un po‘ per pigrizia, un po‘ perché diverse mie letture non hanno molto a che fare con gli argomenti trattati nel forum.

    Ieri però ho acquistato, dal solito rio in formato digitale:
    Inganno. Tre ragazzi, il Sudtirolo in fiamme, i segreti della guerra fredda. Milano: Rizzoli, 2018 ISBN 978-88-17-10507-1

    e l‘ho letto d‘un fiato.

    Mi interessa la vicenda del Sudtirolo, come l‘autrice lo chiama e io anche preferisco questo nome all‘Alto Adige di origine se non erro già napoleonica, al quale ha dedicato altri volumi in cui fa riferimento alla storia della sua stessa famiglia. Il libro tratta del periodo degli attentati che sconvolsero negli anni 1960 la regione, e proprio in quegli anni io passai diverse vacanze estive in Val Pusteria venendo quindi, anche se non direttamente in contatto con la problematica.

    Lilli Gruber alterna nel libro in questione la finzione (la vicenda di due giovani sudtirolesi, di una ragazza austriaca e di un agente di polizia italiano) con resoconti di interviste a testimoni e di considerazioni di politica internazionale anche in base a documenti. L‘autrice inquadra la vicenda del Sudtirolo nel quadro assai più vasto della guerra fredda, ma che minacciava di diventare quanto mai calda. La frontiera del Brennero era anche il confine tra la la zona di influenza degli USA e la possibile via di un‘invasione sovietica, per cui la presenza di ingenti forze militari italiane nella zona, con il compito di combattere il terrorismo, assumeva una funzione militare ben diversa da quella di sola politica interna, tanto più che la strategia NATO prevedeva l‘uso di armi nucleari tattiche stazionate in depositi lungo la vallata dell‘Isarco al sud del Brennero. Inoltre la presenza di movimenti cui partecipavano anche, ma non solo, più o meno apertamente, ex-nazisti giova nel senso dell’anticomunismo.

    Non sono naturalmente in grado di confermare o meno la veridicità delle affermazioni di Lilli Gruber, ma la sua chiave di lettura degli eventi è certamente da tenere in considerazione per comprendere quanto allora successo.
     
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    Nel procedere con la lettura, merita forse un occhio anche qui: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/si...ca-2044432.html

    Non ho mica capito: per "solito rio" non intendi "Mare", no?
     
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    No, quel rio sudamericano che prende il nome da certe bellicose fanciulle…
     
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    L'unico attentato mortale avvenuto a Verona, dal dopoguerra avvenne il 20 ottobre del 1962.
    Esplose un piccolo ordigno alla stazione di Porta Nuova, facendo una vittima.
    L'azione fu, per l'appunto, opera di indipendentisti altoatesini.
    In seguito, poca roba, mi viene in mente solo una bomba carta esplosa, nel 1994, davanti alla Standa cittadina (mi pare), che danneggiò le vetrine.
    Da quel che ricordo, mi pare fu un azione di protesta di un gruppo ambientalista radicale.
    In quei giorni, la catena di centri commerciali, aveva messo in vendita pellicce a prezzi scontati.
    Ripeto, però, sto andando a memoria...
     
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    Russomanno è presente in Inganno.
     
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    CITAZIONE (dceg @ 1/1/2023, 18:47) 
    No, quel rio sudamericano che prende il nome da certe bellicose fanciulle…

    Ora capisco.
    Schemi mentali indecifrabili i tuoi!
    Figurati che invece a me quella parola ricorda immediatamente la frase "gli estremi onor renduti al domatore di cavalli".
    E il bello è che non sto per niente scherzando.

    CITAZIONE (dceg @ 1/1/2023, 18:51) 
    . . . è presente in Inganno.

    Appunto. O forse è proprio parte dell'inganno?
     
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    È certo uno dei possibili elementi dell‘inganno.
     
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    Apprezzo Lilli Gruber e questo libro, presentato come sempre ottimamente da dceg, mi interessa molto. Purtroppo neanch'io ho gli elementi per capire se la tesi di fondo sia storicamente fondata ma mi piacerebbe approfondire.
     
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7 replies since 1/1/2023, 18:12   105 views
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