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.Immagino che il libro fornisca una bibliografia. Matteo-88: potresti gentilmente copiarla? 
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Di solito è più puntiglioso nel citare le proprie fonti di questo ambito l'altro importante autore d'inchiesta Lirio Abbate. Ci deve essere un suo libro sull'argomento del 2021 o comunque di un recente anno post-COVID (il titolo non me lo ricordo, ma nei cassettini della mia scalcagnata memoria c'entra con il nome del console romano del 63 a.C. insieme a Cicerone, che pure ora come ora non mi ricordo). . -
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Mi rendo conto che è inutile discutere con chi non scende nel merito del lavoro e delle opinioni altrui,bollandole come "infamie" e " presunzioni". Infatti non mi si è risposto nel merito su nulla.
Se Lei non vuole perdere tempo a esaminare nuove risultanze, faccia pure, è un suo diritto. Non ha il diritto, però, di bollare come infamie e sensazionalismi le tesi altrui: non è così che ci si confronta.
La "possibilità concreta che presunte azioni venissero compiute in determinati momenti" era enorme, altroché, a partire dalla caduta del Muro e ancor di più dopo che Andreotti non garanti' le coperture alla struttura al suo destino: quando i regimi cadono le schegge impazzite si muovono.
Devo leggere che "dagli anni Trenta agli Ottanta - ma non oltre - l'Italia ha avuto un sistema sotto copertura finalizzato a garantire la continuità dello Stato fin sulle minime articolazioni del territorio anche in caso di invasione straniera".
Tutto qua? E allora come ci si spiega tutto quel pullulare di centri Gladio in quel di Trapani? Si temeva l'invasione dei carri armati sovietici sulle coste siciliane?
Suvvia, un po' di serietà non guasterebbe.
Devo leggere "Anche statunitense": come se gli americani potessero invadere l'Italia, dato che la controllavano con avamposti come Gladio e la P2.
A proposito:se quel "sistema di copertura" finisce negli anni "Ottanta e non oltre", com'è che l'Italia è piena, ancora oggi, di basi Nato, da Nord a Sud?
Prima di morire, Falcone stava indagando su Gladio e fu ostacolato in ogni modo: era un infame pure lui a indagare su "quella facile contiguità con le organizzazioni mafiose'? E come mai quelle contiguità erano così facili? Solo per patriottismo? La realtà è più complessa.
Comunque complimenti per la rocciosita' delle credenze: io, con gli interlocutori, uso appunto un metodo più interlocutorio: evidentemente è un limite mio.
Distinti saluti.. -
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Prima di morire, Falcone stava indagando su Gladio e fu ostacolato in ogni modo: era un infame pure lui a indagare su "quella facile contiguità con le organizzazioni mafiose'?
Bellissima domanda.
Complimenti sinceri per essere stato il primo -che io sappia- ad averla posta così direttamente.
Questo sarebbe da studiare assai meglio di quanto non si sia fatto fino ad ora.
La risposta non ce l'ho, solo il dubbio. Comunque raccomando la massima attenzione: al dilà della nomea c'è forse da distinguere ciò che genericamente si attribuisce a qualcuno e ciò che esattamente ha fatto.
In ogni caso -qualsiasi sia la verità- mi sembra possibile che attorno a tale intrico (con la c) di sospetti incrociati e probabilmente ripicche si sia incrostato un astio divenuto negli anni irragionevole fra differenti pezzi dello Stato.
Quanto al resto, se il numero che compare nel tuo nick ha qualcosa di anagrafico, allora tu solo vedendomi di persona potresti capire guardandomi una mano perché io sono rocciosamente certo di quello che scrivo a riguardo della impossibilità che certi fatti degli anni Novanta avessero davvero a che vedere con presunte deviazioni di organizzazioni che io so essere state già azzerate alla data di millesimo corrispondente casualmente proprio a quel numeretto.. -
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Certo,sono d'accordo: bisogna distinguere "ciò che genericamente si attribuisce a qualcuno e ciò che esattamente ha fatto".
Però, nell'attesa di eventuali sentenze (di assoluzione o meno, non importa),non bisogna ignorare le nuove relazioni giudiziarie e parlamentari: possono costituire una base per un confronto.
Non ho bisogno di vederla di persona per capire la rocciosita' delle sue convinzioni: lo dimostra ampiamente da come scrive.
Lei scrive giustamente "di presunte deviazioni di organizzazioni"... Sono perfettamente d'accordo con Lei. Infatti divento matto quando mi parlano di "servizi deviati": in Italia i Servizi hanno funzioni esecutive e non direttive.
Ho segnalato il libro di Pinotti anche per questo: perché contesta, con acume, questa tesi sbagliata dei "servizi deviati". Deviati, poi, rispetto a cosa?
La tesi di Donadio infatti contempla l' esistenza di una struttura parallela di soggetti ex di Gladio e di Sismi.. -
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Virelle, ecco la bibliografia:
Gianni Barbacetto, Campioni d’Italia. Storie di uomini eccellenti e no, Marco Tropea Editore, Milano 2002.
Marco Bova, Matteo Messina Denaro, latitante di Stato. Magistratura, forze dell’ordine, massoneria: tutta la verità sulle piste affossate, Ponte alle Grazie, Milano 2021.
Giovanni Falcone, Cose di Cosa nostra, Rizzoli, Milano 2012.
Gianni Flamini, Lo scambio. I cinque anni che sconvolsero la Repubblica (1990-1994), Nutrimenti, Roma 2002.
Leo Sisti e Peter Gomez, L’intoccabile. Berlusconi e Cosa nostra, Kaos edizioni, Milano 1997.
Stefania Limiti, La strategia dell’inganno. 1992-93. Le bombe, i tentati golpe, la guerra psicologica in Italia, Chiarelettere, Roma 2017.
Salvo Palazzolo, I fratelli Graviano. Stragi di mafia, segreti, complicità, Laterza, Roma-Bari 2002.
Ferruccio Pinotti e Luca Tescaroli, Colletti sporchi, Rizzoli, Milano 2008.
Ferruccio Pinotti e Udo Gümpel, L’unto del Signore, Signore – L’intesa con il Vaticano, la nascita di Forza Italia, le oscure origini di una grande fortuna. Affari, fede e potere nell’Italia secondo Silvio, Rizzoli, Milano 2009.
Giovanni Spinosa e Michele Mengoli, La Falange armata. Storia del golpe sconosciuto che ha ridisegnato l’Italia, Piemme, Milano 2022. -
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Eh, magari ci fosse davvero qualcosa di nuovo.
Dal momento che l'Italia in fondo è piccola e certi personaggi capita che ricorrano magari varie volte in ruoli differenti, proprio per buttarla del tutto ad intuizione a me sembra molto facile immaginare uno scenario molto più semplice di come stiamo finendo col dipingerlo: che qualche indagine finita, vuoi per caso o vuoi per malizia di qualche manovratore occulto interessato alla distrazione di massa a copertura di proprie magagne, fra le mani di certa magistratura, se non politicamente orientata almeno percepita dall'esterno come tale, abbia scatenato sentimenti personali di disgusto (del tipo "ma come con tutto quello che sto facendo insieme a te su altri dossier, proprio a me vieni a fare le pulci per una cosa sulla quale lo sai benissimo che mi sono mosso con totale legalità e correttezza etc.") con conseguenti irrigidimenti, ripicche, mancanze di fiducia interistituzionale etc. etc. e infine per noi abbondanti ricadute nebbiogene sulla comprensione non dico della verità o delle dinamiche ma anche solo dei soggetti veramente in campo.
In ogni caso quanto più lo scenario è complicato e tanto più mi atterrei al buon Occam: entia non sunt multiplicanda.. -
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Grazie, conosco solo alcuni titoli. Farò una ricerca.... -
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Stefania Limiti è nota per le sue ricerche e pubblicazioni sui "poteri occulti". Della Strategia dell'inganno qui è riportato anche l'indice http://www.archiviostorico.info/libri-e-ri...gia-dellinganno. Nell'ultimo capitolo figura "la donna delle stragi". Forse una delle quattro? CITAZIONE14 aprile 1994, Formello (nei pressi di Roma), fallito attentato a Totuccio Contorno - La donna delle stragi - «Geometrica potenza» di Cosa nostra? – Cosa nuova - Sliding Doors)
Nel 2020 si riparlò di quattro donne forse coivolte negli attentati di Milano e Firenze del 1993, descritte da testimoni oculari. L'Espresso pubblicò questo articolo piuttosto dettagliato: https://www.antimafiaduemila.com/home/prim...-identikit.html. -
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Brava Virelle, sì: può essere una di quelle.
Poi, nel frattempo, si è aggiunta anche Rosa Belotti nella lista delle possibili. Lei, legittimamente, nega: https://www.antimafiaduemila.com/home/prim...-di-milano.html.
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