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Massimo del rispetto per questo signore, sono convinto della sua buona fede, ma, mi duole dirlo, è una persona di una certa età. Con tutta l'esperienza del caso, che può vantare, credo che le analisi di questo tipo, dovrebbero essere affidate ad opinionisti di età minore. E parlo anche per esperienza personale, visto che, avendo condiviso buona parte della mia infanzia con i nonni, mi rendevo conto di come loro, non riuscissero a stare "al passo coi tempi", spesso portando come termine di paragone, l'Italia bellica!
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Laudatores temporis actis? Forse, ma non dimentichiamo che molto dipende dalla formazione professionale, dalla capacità di analisi, dalla cultura di base, e in questo Ricolfi non mi pare sia fermo agli anni della sua gioventù (è più giovane di me, comunque, anche se non di molto ). Analizzare criticamente il presente non vuol dire necessariamente rimpiangere il passato o quanto meno usarlo come termine di confronto e, per il poco che sinora ho letto, non mi pare che questo sia il caso di Ricolfi.
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Il mondo ha subito dei cambiamenti talmente rapidi, che pure io, che ho solo 38 anni, fatico ha tenere il passo. Il signor Ricolfi critica la società attuale che "vivrebbe al di sopra delle sue possibilità". Presumo che questa critica sia dettata dalla visione di svaghi giovanili, a lui, probabilmente, "alieni". Se da un lato è effettivamente vero che le nuove generazioni vanno ogni estate a Sharm El Sheik piuttosto che a Mykonos, cosa ai suoi tempi impensabile, è altrettanto vero che, questi "prodotti", spesso, sono studiati dalle agenzie turistiche, proponendo vari pacchetti, per renderli più accessibili. Anzi, in alcuni casi, è più economica una vacanza fuori dall'Italia, che non in patria. Quello delle vacanze è, ovviamente, solo un esempio.
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Già la lettura delle prime pagine del libro fa vedere come osservazioni e considerazioni fatte senza aver letto il libro stesso siano prive di valore.
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In questi giorni "vado di fretta", ripasserò nei prossimi. Giova magari sapere che Ricolfi, con Ostellino e altri, è fondatore della Hume (www.fondazionehume.it/fondazione-david-hume/)
CITAZIONE La missione principale della Fondazione David Hume è – come meglio dettagliato nel Manifesto – produrre analisi indipendenti (non targate politicamente) su temi rilevanti (o dimenticati) del dibattito pubblico. Mi consento: Laudatores temporis actis? La s è un refuso.
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Hai ragione in entrambe le cose. La senilità ha prodotto un‘esse in più!
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Figurati, siamo all'incirca coetanei ! Ho qualche esperienza di scrittura e anche di editing: ti assicuro che i refusi altrui saltano all'occhio, mentre i propri rimangono invisibili anche dopo varie revisioni .
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Ben lo so. Talvolta aiuta leggere il testo all’incontrario, così non ci si fa tradire dal significato e dal sistema di correzione del nostro cervello.
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Ho terminato la lettura del libro, che ho trovato estremamente interessante. Le analisi condotte dall‘autore sulla base di dati statistici danno un quandro preciso della situazione italiana e pongono quesiti certo inquietanti per il futuro. Non vengono proposte soluzioni, né questo è il fine del libro. Su quanto considerazioni ed analisi siano corrette non posso esprimermi: troppo scarse sono le mie conoscenze in materia, molti degli sviluppi di cui nel libro si parla non li ho vissuti, vivendo all‘estero da oramai quasi mezzo secolo ed essendo i miei rapporti con l‘Italia limitati alla stretta e sempre più ridotta cerchia famigliare.
Mi piacerebbe quindi sentire le opinioni di chi abbia letto il libro e conosca direttamente la situazione.
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Non ho ancora letto questo libro. E dico ancora perché, tempo permettendo, mi piacerebbe farlo quanto prima e questo perché Ricolfi è un assoluto fuoriclasse, un orgoglio per la sociologia, la mia disciplina universitaria. Di Ricolfi ho letto qualche anno fa Il sacco del Nord, un testo documentatissimo che analizza le origini del divario tra Nord e Sud Italia con un'incredibile mole di dati e delineando un'analisi brillante e circostanziata, oltre ad aver seguito numerosi suoi interventi. Ho letto l'intervista segnalata da dceg e mi sembra che la chiave di lettura della società signorile di massa sia molto valida. Vedo ogni giorno persone abituate a vivere sopra il proprio livello di reddito grazie alle ricchezze accumulate dalle generazioni precedenti e non ancora del tutto esaurite o grazie alle generose pensioni dei loro genitori. Tra qualche decennio, però, questo non sarà più possibile per ovvie ragioni e a quel punto il necessario ridimensionamento dello stile di vita sarà per tanti alquanto doloroso, per alcuni forse così difficile da risultare impossibile e da tradursi in debiti sempre crescenti. Consiglio a tutti di leggere i testi di Luca Ricolfi: anche quando non si concorda pienamente con le sue tesi non si può che ammirare il lavoro certosino di raccolta e analisi dei dati su cui basa le proprie visioni del mondo e il suo stile di scrittura serio e rigoroso ma non pesante.
Edited by Oskar - 1/8/2023, 20:31
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Oskar Aspettavo il tuo parere, già per la tua formazione qualificato. Per me Ricolfi è stato una piacevole scoperta e sono contento che il tuo giudizio confermi la mia impressione.
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12 replies since 30/7/2023, 07:13 109 views
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