Conflitto israelo-palestinese 2023-2024

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    Eh, io cosa ho scritto poco fa?

    Comunque un po' di pazienza e poi -a cose fatte- probabilmente arriverà anche quello. Non riesco ad immaginarmi diversamente.

    Sodoma e Gomorra, come dicevo (ma - per chi crede- guai a colui o colei che per curiosità o per pietà si volta a guardare la strage).
     
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  2. Salvo49
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    Israele conferma per l'ennesima volta di essere un corpo estraneo nel Medioriente (arabo) e come tale soggetto ad inevitabili fenomeni di rigetto. La pulizia etnica di Gaza rappresenta una svolta, nel senso che anche in Occidente si convinceranno dell'impossibilità della pacifica convivenza di Israele con il resto dei paesi mediorientali. Israele dovrà rassegnarsi ad un futuro grigio e problematico, con l'ostilità di tutti i paesi arabi, compresi quelli filo-americani, dato che dopo quanto successo a Gaza l'Occidente non potrà sostenere Israele senza-se-e-senza-ma, in modo illimitato, come ha fatto finora.
     
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    Per chiarire la mia posizione.

    Per me sia putin sia netanyahu sono entrambi 2 persone pessime.
    Non scrivo termini più pesanti,anche se sarebbero più che giustificati verso queste 2 persone,
    per educazione.

    Quello che stento a capire,ma probabilmente è un mio limite,è chi fa dei distinguo ideologici tra i 2.

    Chi condanna netanyahu,ma poi o giustifica se non parteggia proprio per putin.

    E chi magari condanna putin,ma poi tace o giustifica le violenze di netanyahu.
     
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  4. Salvo49
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    Sono convinto che quando si discute su accadimenti (storici) bisogna guardare soltanto ai fatti, ai loro presupposti, al loro svolgimento, ai loro sviluppi e conseguenze... prescindendo dalle proprie ideologie, dalle proprie simpatie ed antipatie, senza pregiudizi. Il giudizio (etico, politico) sui personaggi relativi ai fatti viene dopo ed è opportuno evitare di fare 'confronti' fra Tizio e Caio, soprattutto quando sono protagonisti di fatti totalmente diversi e non comparabili (come, ad esempio, Netanyahu e Putin).
     
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    Si vabbè......

    Ragionando così potrei dire che netanyahu è un premier eletto con libere elezioni allora.
    Mentre putin è un dittatore.

    Invece siccome non ho preclusioni ideologiche dico che sono entrambi pessimi.

    Leggere magari che netanyahu è da criticare,mentre putin invece ha le sue ragioni mi lascia perplesso,
    molto perplesso.
     
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    La riprovazione etica e la valutazione politica negativa li accomuna; a parte ciò le situazioni non sono comparabili. Ma - volendo formulare un giudizio storico corretto- quasi mai lo sono, anche se la tendenza agli accostamenti credo sia connaturata al funzionamento del nostro cervello.
     
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    CITAZIONE (Salvo49 @ 20/3/2024, 17:17) 
    Israele conferma per l'ennesima volta di essere un corpo estraneo nel Medioriente (arabo) e come tale soggetto ad inevitabili fenomeni di rigetto. La pulizia etnica di Gaza rappresenta una svolta, nel senso che anche in Occidente si convinceranno dell'impossibilità della pacifica convivenza di Israele con il resto dei paesi mediorientali. Israele dovrà rassegnarsi ad un futuro grigio e problematico, con l'ostilità di tutti i paesi arabi, compresi quelli filo-americani, dato che dopo quanto successo a Gaza l'Occidente non potrà sostenere Israele senza-se-e-senza-ma, in modo illimitato, come ha fatto finora.

    Senza dubbio Israele è un corpo estraneo in Medio Oriente. Penso però che, una volta che avrà raggiunto il suo obiettivo di far scomparire il popolo palestinese, potrà convivere pacificamente con i Paesi arabi mediorientali, se non altro perché non ha l'ambizione di espandersi ai loro danni.
     
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    Israele combatte contro il terrorismo e suoi derivati. Non contro il popolo
     
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    Ma, come purtroppo sempre succede, è il popolo a subirne le conseguenze. Giorni fa è corsa sui giornali tedeschi la notizia che gli esponenti di Hamas di grado elevato erano quelli che riuscivano a lasciare Gaza con le loro famiglie.
     
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    Avevo letto da parecchio, e credo pubblicato anche qui, della "residenza" estera di vari capi Hamas. Continuano a sfuggirmi, al presente, i criteri con cui vengono identificati come tali le centinaia di terroristi che Israele comunica via via di aver catturato nella striscia: già noti, armati o cosa?

    Quale "corpo estraneo" Israele fu subito aggredito dai paesi arabi; com'è noto vinse delle guerre, occupò a sua protezione territori limitrofi (non restituiti) e ha subito negli anni attacchi terroristici vari da parte delle organizzazioni palestinesi che si rifiutavano di riconoscerne l'esistenza come stato e, semplificando grossolanamente, di "concretizzare" il proprio, pur proclamato da Arafat e riconosciuto da molti paesi.
    I civili palestinesi sono, a mio parere, vittime "sacrificali": di Israele, perché con le sue risposte al terrorismo ne ha prodotto in numero abnorme rispetto alle proprie, ma anche dei loro "governanti" (variamente finanziati) che rigettano le possibili soluzioni e con i loro atti aggressivi li espongono alle sanguinose controffensive israeliane.

    Se gli organismi internazionali non fossero purtroppo fin dall'origine - a causa della loro medesima struttura - inefficaci e inefficienti, tutta l'area dovrebbe essere sotto controllo neutrale, i due stati sorvegliati "speciali" e la tutela dei diritti umani costantemente garantita.
    Della tremenda fase in corso, l'onere iniziale compete ovviamente ad Hamas - e si fatica a comprendere la "logica" dell'aggressione violenta ai civili israeliani- , tuttavia la ferocia nei confronti degli abitanti di Gaza con la quale il governo israeliano ha condotto e prosegue la sua rappresaglia calpesta addirittura i diritti umani, suscita giustificata indignazione e rinfocola un antisemitismo che si sperava lontano.
    La grave responsabilità di non consentire quanto meno tregue durature spetta ad Hamas e naturalmente a Netanyau, ma è a mio parere condivisa dagli USA, che si limitano nei suoi confronti a vani ammonimenti e, soprattutto, si avvalgono a suo favore del veto (un ormai assurdo residuato bellico) nella commissione UNU.

    Edited by virelle - 24/3/2024, 18:11
     
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  11. Salvo49
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    Israele ha appena comunicato che non cesserà le sue operazioni militari a Gaza se non saranno rilasciati tutti gli ostaggi in mano ad Hamas. Netanyahu inventa sempre contropartite impossibili per giustificare la sua pulizia etnica di Gaza: inizialmente la condizione impossibile era l'eliminazione completa dei terroristi di Hamas, adesso si appoggia sulla liberazione di tutti gli ostaggi.
     
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  12. Salvo49
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    L’astensione degli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che omettendo il veto lasciano passare una perentoria richiesta di cessate il fuoco ad Israele dimostra non già che i bovari americani sono improvvisamente divenuti ‘umani’, ma soltanto la fifa elettorale di Biden, che non può non tener conto del fatto che buona parte della pubblica opinione americana, anche dem, non tollera la genocida pulizia etnica dei sionisti a danno dei palestinesi di Gaza. Il mancato supporto politico degli Stati Uniti ad Israele, anche se è la prima volta che accade dal 1948, non è dunque “epocale” (come pure è stato detto) ma soltanto contingente, temporaneo, occasionale.
     
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    Mah, dai prova di un anti americanismo per così dire assoluto! Il proverbiale fare d'ogni erba... (al caso: "tutti bovari!) non mi sembra un buon metodo di giudizio.
    La componente elettorale ha senz'altro un forte peso,* ma -come tu stesso scrivi- anche quella socio-umanitaria, o come chiamarla. La stage di cittadini innocenti -in gran numero bambini, - la fame, le malattie, e via imperversando, degli abitanti di Gaza hanno suscitato reazioni negative in una parte considerevole dell'opinione pubblica americana e, perché no, in gruppi e soggetti più "civili" in grado di far valere il loro dissenso. E il veto è apparso infine improponibile; definire l'omissione "epocale" fa parte degli eccessi giornalistici, magari va appunto inteso nel senso di "mai accaduto" prima.
    Non vedo notizie sulla reazione di Hamas al non veto e sulla possibile tregua; violente le razioni israeliane: “Non cesseremo il fuoco fino al ritorno degli ostaggi”. .
    Netanyau ha annullato l'invio della sua delegazione a Washington.

    *https://www.repubblica.it/esteri/2024/03/26/news/risoluzione_onu_gaza_usa_astensione-422372051/ (leggibile anche per i non abbonati)

    Edited by virelle - 26/3/2024, 11:57
     
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  14. Salvo49
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    CITAZIONE (virelle @ 26/3/2024, 11:03) 
    Mah, dai prova di un anti americanismo per così dire assoluto!

    Se ti dico che sei filo-americana ti offendi?
     
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    Sì e parecchio: non lo sono di sicuro. Ciò che degli Usa mi spiace supera di molto ciò che giudico positivo, ma per carattere e formazione ritengo fondamentale considerare razionalmente, quale sia la questione, le "angolazioni" possibili e valutarle senza preconcetti. Ti offendi se confesso di non ravvisare questa "propensione" in alcuni tuoi interventi?
    In quello che precede, per es., il discorso suona contraddittorio: dapprima affermi che solo la fifa elettorale ha indotto il "bovaro" Biden al non veto, e poco dopo che l'opinione pubblica non tollera la genocida pulizia etnica dei sionisti, ecc. Quindi le motivazioni che indichi sarebbero almeno due, né al presente è dato sapere quali saranno, circa il veto, le scelte future.

    Edited by virelle - 26/3/2024, 16:12
     
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