Staremo quattro anni senza internet?

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    Sembra che per questo scienziato dal 2024 al 2028 dovremo fare a meno di internet

    https://www.investireoggi.it/news/internet...uno-scienziato/
     
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    Mah, qualcosa potrebbe succedere... Viene citato
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    ... l’episodio di Carrington del 1859, quando un’eruzione solare provocò un blackout che mise fuori uso il telegrafo.
    Secondo Becker, inoltre, internet down è un’eventualità ancora più probabile, poiché le connessioni del web e del mondo online in generale non sono state progettate per gestire questo tipo di interferenze nelle reti di comunicazione: “Pertanto, il periodo compreso tra il 2024 e il 2028 è un periodo in cui l’intera rete Internet potrebbe essere messa fuori uso per un periodo di settimane o mesi in caso di un’eruzione solare davvero estrema
     
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    Ho letto l'articolo; di per sé è un po' la solita previsione catastrofista formulata, mi sembra, più per fare sensazione che perché figlia di uno studio realmente predittivo. Nonostante questa impressione, l'ho trovato interessante perché mette in luce un aspetto sul quale ci si sofferma a mio avviso troppo poco, ovvero l'assoluta dipendenza del mondo contemporaneo da internet, vale a dire da una tecnologia che non possiamo dare per scontata o eterna. E' inquietante sapere che se domani rimanessimo senza internet si fermerebbe tutto, con conseguenze economicamente e socialmente catastrofiche. Non abbiamo un piano B e stiamo perdendo a vista d'occhio ogni capacità di operare senza la rete, sebbene l'uomo lo abbia fatto per millenni.
     
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    Senz'altro è un articolo sensazionalistico. Il titolo poi fa credere che resteremo senza Internet per quattro anni (2024-2028), mentre invece, in fondo all'articolo, è spiegato che:
    "Pertanto, il periodo compreso tra il 2024 e il 2028 è un periodo in cui l’intera rete Internet potrebbe essere messa fuori uso per un periodo di settimane o mesi in caso di un’eruzione solare davvero estrema”

    Beninteso, sarebbe comunque catastrofico. Ma c'è di peggio. L'articolo infatti potrebbe indurre a credere che le tempeste solari avrebbero conseguenze solo per Internet, mentre invece colpirebbero tutti i sistemi di distribuzione dell'energia elettrica (linee elettriche e trasformatori), ma anche oleodotti, gasdotti e reti ferroviarie. Qui un articolo divulgativo (in italiano)e da fonte autorevole, lo INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), che spiega brevemente il fenomeno delle tempeste solari e perchè potrebbero fare questi danni:

    Tempeste solari: quali sono i rischi che corriamo sulla nostra Terra?

    Il problema è ben noto da molti anni e le istituzioni competenti di diverse nazioni stanno studiando dei piani per minimizzare i danni di eventuali tempeste solari.
    Qui, un altro articolo divulgativo (in inglese), di fonte autorevole (la NASA), spiega un possibile piano di sicurezza:

    NASA-enabled AI Predictions May Give Time to Prepare for Solar Storms

    Per quanto riguarda Internet: è vero che l'uomo è vissuto per millenni senza Internet, (io stesso sono vissuto senza Internet durante la mia giovinezza), ma non faceva le stesse cose. Con Internet si fanno molte più cose e più velocemente.
    E lo stesso si può dire per tante altre tecnologie che oggi ci sembrano indispensabili, ma in passato non esistevano. Andando indietro nel tempo, tutte queste tecnologie scompaiono, eppure l'uomo viveva lo stesso, fino all'estremo dell'era paleolitica, durante la quale però l'uomo ha trascorso la maggior parte della sua storia sulla Terra.
     
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    Il "catastrofismo" (si pensi alla ridicola filmografia!) è ormai una bandiera che sventola ovunque! Il brano citato ridimensionava appunto il titolo.
    Venendo meno alcune delle nostre tecnologie, va da sé, toccherebbe adattarsi alla mancanza di varie comodità. Le quali -per rimanere all'ovvio: c'è sempre l'altra faccia delle medaglie- sono peraltro caratterizzate da varie negatività. Magari le persone (tante o poche, chissà) riusciranno a trarre dalla situazione qualche insperato beneficio.
     
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    Grazie a tutti per i contributi su un tema che, per quanto remoto, è sicuramente importante.

    CITAZIONE (Mario_A @ 17/11/2023, 19:03) 
    Per quanto riguarda Internet: è vero che l'uomo è vissuto per millenni senza Internet, (io stesso sono vissuto senza Internet durante la mia giovinezza), ma non faceva le stesse cose. Con Internet si fanno molte più cose e più velocemente.
    E lo stesso si può dire per tante altre tecnologie che oggi ci sembrano indispensabili, ma in passato non esistevano. Andando indietro nel tempo, tutte queste tecnologie scompaiono, eppure l'uomo viveva lo stesso, fino all'estremo dell'era paleolitica, durante la quale però l'uomo ha trascorso la maggior parte della sua storia sulla Terra.

    Hai ragione. E' però anche vero che sarebbe fondamentale a mio avviso assicurare il funzionamento delle attività essenziali per la nostra vita sociale ed economica anche in assenza di internet. Non esistono solo le tempeste solari, internet potrebbe andare in tilt per molti motivi e noi, attualmente, senza di esso non siamo più in grado di fare nulla. Le catene logistiche e di distribuzione dei beni, le prenotazioni sanitarie e gli esiti degli esami, la scuola: queste e altre cose indispensabili dovrebbero poter stare in piedi anche senza il web.
     
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    Sarebbe il caso di provvedersi, hai ragione. In verità trovo che sarebbe utile a prescindere da eventuali disastri o grossi disservizi: l'uso esclusivo del web, mancando spesso reti dedicate, crea diversi problemi.
     
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    Il problema è che oramai non muove foglia che il web non voglia. Premunirsi sì, ma come? Possiamo fare scorta di candele e fiammiferi, procurarci una radio a batterie (ne ho comperata una da poco) con una buona riserva di batterie, ma molto di più non è possibile.

    La casa in cui abito, la cui costruzione fu terminata nel 2017, non ha più collegamenti telefonici con cavi in rame, ma solo quelli in fibra ottica e il telefono funziona solo per il tramite del router via web. Praticamente tutte le comunicazioni, pubbliche e private, avvengono via web. Solo pochissime istituzioni posseggono reti proprie in grado di assicurare i collegamenti indipendentemente da esso.
    Il problema fondamentale è poi quello dell'energia elettrica: tutte le reti nazionali europee sono interconnesse e vi sono già stati attacchi, senza conseguenze fortunatamente, alle reti degli uffici dell'ente preposto, European Network of Transmission System Operators for Electricity (ENTSO-E).
     
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    Rimanevo nell'ambito del web. Varie procedure a quanto mi risulta vengono svolte solo tramite internet.
    Se non ricordo male per es.le iscrizioni scolastiche, ai concorsi e altro; arrivando al CUP con la prenotazione della visita medica avviene che il sistema s'inceppi nel fornire la convalida, eccetera. I principali servizi dovrebbero avere una via di accesso "fisica", ove possibile, e almeno delle reti proprie.
    Quanto all'energia elettrica, ovviamente una carenza definitiva ci rimanderebbe indietro di secoli, ma non sarebbero impensabili dei "tamponi".
    In campagna abbiamo quasi tutti un piccolo generatore, i palazzi urbani potrebbero prevederne alcuni di dimensioni adeguate; le fonti andrebbero differenziate al massimo, così da "puntellare" al caso le carenze di quelle in crisi... Insomma qualcosa per sopperire ai default più comuni si potrebbe fare.
     
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    CITAZIONE (virelle @ 19/11/2023, 22:02) 
    In campagna abbiamo quasi tutti un piccolo generatore,

    Ho vissuto per quasi quaranta anni in un comune tedesco (che si fregia però del titolo di città) di circa seimila abitanti suddivisi in undici frazioni; il capoluogo, dove abitavo, ne ha circa 2.000. Che io sappia nessuno possiede lì un generatore di corrente: le interruzioni, in genere non più lunghe di un quarto d'ora, sono state pochissime. La zona dove abitavo era servita, per ragioni storiche, dalla rete elettrica svizzera, quella del Canton Sciaffusa, non da quella tedesca.
     
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    Secondo me è un problema che andrebbe risolto a livello individuale, andare a vivere in campagna con l'orto, le galline e vicino all'acqua e essere il più possibile indipendenti, sperando di non aver bisogno degli ospedali, però almeno acqua e cibo, cose essenziali per vivere. Ho letto che nel mondo ci sono tre miliardi di persone che vivono senza internet, penso che questi si coltivano e allevano il proprio cibo, l'essenziale, senza internet diventerebbe la priorità.
     
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    Ipotesi del tutto illusoria: quanti sarebbero davvero disposti a rinunciare a quel che caratterizza la nostra civiltà, nel bene e nel male?
     
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    Eppure in mancanza di internet per motivi di forza maggiore nelle città, quelli che si sono adattatati a quel tipo di vita sono anche quelli che staranno meglio, immaginati a stare in città senza acqua, cibo e tutto quello a cui non hai voluto rinunciare, anche quando ti si dice che un eventualità che venga a mancare internet non è poi del tutto remota.

    Edited by Ondablu - 20/11/2023, 06:19
     
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    Un ritorno in massa alle campagne è ovviamente improponibile e, qualora avvenisse, creerebbe gravi problemi, ma qualche accorgimento cautelare non guasterebbe.
    dceg Vuoi mettere la Svizzera?! Anche il mio borgo conta circa 2000 abitanti sparsi: le interruzioni, frequentissime (bastava un temporale), da qualche anno sono diminuite, anche per le nostre proteste. Aggiungo qualche dettaglio a beneficio di Ondablu: le campagne non sono tutte rose e fiori!
    Intorno al 2010 un errore degli addetti alla manutenzione causò danni a dozzine di residenti: saltarono pompe sommerse di pozzi, autoclavi, motori di cancelli automatici, un grande impianto di mungitura, caldaie termiche, surgelatori, fax, televisori, radio, cordless... Avemmo dei rimborsi, non previsti invece per le cause atmosferiche.
    Meglio, ma non tanto, linee telefoniche e connessioni internet. Una volta al mese o giù di lì ci riduciamo al solo cellulare, i cui dati utilizzo anche per la navigazione da pc; pure la fibra è abbastanza lenta, per cui non noto molto la differenza.
     
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    Che io sappia è molto improbabile che Internet possa essere interrotto a livello globale per un tempo molto lungo, salvo casi di catastrofi cosmiche come tempeste solari di eccezionale potenza, che comunque interromperebbero anche le reti elettriche e le condutture di gas e petrolio (ma neppure in questo caso, come spiegato dall'articolo dell'INGV di cui ho postato il link precedentemente, sarebbe a livello globale).

    La struttura reticolare di Internet è considerata molto resistente alle interruzioni. Internet ha fra i suoi predecessori dai quali deriva, una tecnologia inventata negli USA per scopi militari. Quindi, si possono avere interruzioni anche molto importanti, ma non con lunghe durate e mai globali. Ogni tanto si verifica qualche interruzione della durata da ore a pochi giorni, anche in tutta Italia, ma solitamente riguardano solo uno specifico provider, cioè una sottorete.

    Certo, i privati solitamente sono connessi ad Internet con un solo provider, (adesso anche più di uno con gli smartphone e tablet), e con un'interruzione hanno non pochi fastidi.

    Ho lavorato per oltre vent'anni in un centro ricerche e sviluppo appartenente ad una delle più grandi compagnie farmaceutiche al mondo. Questo centro e tutti gli altri in Europa erano collegati tra loro con una rete Intranet (cioè un Internet privato), fisicamente separata da quelle pubbliche. Questa Intranet era poi collegata all'Internet globale a Londra. Immagino che esistano molti altri sistemi come questo.

    Per quanto riguarda i servizi alternativi, le aziende sanitarie regionali hanno, per prenotare le visite, accanto ai sistemi online, anche un numero telefonico e la possibilità di fare la prenotazione di persona allo sportello (almeno a Verona è così, non sarà l'unico caso in Italia).

    Per quanto riguarda le reti elettriche, gli ospedali e le banche hanno i generatori elettrici locali e probabilmente li devono avere anche altri centri d'importanza pubblica.
     
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15 replies since 13/11/2023, 17:26   329 views
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