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Sul web si trovano molte liste dei cento (a volte mille o dieci) libri da leggere prima di morire. Tra tutte, trovo particolarmente interessante questa che riporto, pubblicata sul sito illibrario.it. Oltre alla selezione, a mio avviso ben ponderata (per quanto necessariamente opinabile) dei titoli, apprezzo la scelta di non includere opere pubblicate dopo l'anno 2000 "non certo perché il nuovo millennio non sappia sfornare capolavori letterari, ma perché forse solo il tempo è il setaccio più sicuro per selezionare i libri più belli."
Ritengo anche azzeccata la trovata di inserire solo 99 libri, lasciando un posto per "il proprio libro preferito (ovvero il libro giusto che, letto al momento giusto, ci ha cambiato la vita)". Lasciare il centesimo posto vuoto ha senso anche perché "i 100 libri da leggere assolutamente nella vita sono sempre 99. Ci sarà sempre, infatti, un libro che dobbiamo ancora leggere, e che aspetta solo di essere aperto per diventare il nostro nuovo libro consigliato, quello che vorremmo tutti scoprissero."
Trovo anche corretto procedere, come in questa lista, elencando i romanzi in ordine cronologico, senza voler fare una classifica, impossibile quando si parla di capolavori letterari.
Finita la premessa, e invitandovi a visitare il sito de "Il Libraio", riporto la lista e vi invito a condividere con gli altri quanti di questi testi avete letto, quali vi ripromettete di leggere, quali avete più amato e quali aggiungereste all'elenco:
1 Iliade – Omero
2 Agamennone, Coefore, Eumenidi – Eschilo
3 Edipo Re, Edipo a Colono, Antigone – Sofocle
4 Ecuba, Elettra – Euripide
5 Le mille e una notte – AA.VV.
6 Inferno – Dante
7 Romeo e Giulietta – William Shakespeare
8 Don Chisciotte della mancha – Miguel de Cervantes
9 La vita e le opinioni di Tristram Shandy gentiluomo – Laurence Sterne
10 Orgoglio e pregiudizio – Jane Austen
11 Frankenstein – Mary Shelley
12 Racconti del mistero, fantastici e grotteschi – Edgar Allan Poe
13 Cime tempestose – Emily Brontë
14 Le notti bianche – Fëdor Dostoevskij
15 Grandi speranze – Charles Dickens
16 Pattini d’argento – Mary Mapes Dodge
17 Alice nel paese delle meraviglie – Lewis Carroll
18 Guerra e pace – Lev Tolstoj
19 Piccole donne – Louisa May Alcott
20 Ventimila leghe sotto i mari – Jules Verne
21 Le avventure di Tom Sawyer – Mark Twain
22 L’isola del tesoro – Robert Louis Stevenson
23 Germinal – Émile Zola
24 Il carteggio Aspern e altri racconti – Henry James
25 Il piacere – Gabriele d’Annunzio
26 Il ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde
27 L’interpretazione dei sogni – Sigmund Freud
28 Il meraviglioso mago di Oz – L. Frank Baum
29 Il giornalino di Gian Burrasca – Vamba
30 Peter Pan – James M. Barrie
31 Siddhartha – Hermann Hesse
32 Il profeta – Kahlil Gibran
33 La coscienza di Zeno – Italo Svevo
34 Viaggio al termine della notte – Louis-Ferdinand Céline
35 La montagna incantata – Thomas Mann
36 La signora Dalloway – Virginia Woolf
37 Il processo – Franz Kafka
38 Uno, nessuno, centomila – Luigi Pirandello
39 Alla ricerca del tempo perduto – Marcel Proust
40 Pietr il lettone: le inchieste di Maigret – Georges Simenon
41 Il mondo nuovo – Aldous Huxley
42 La fattoria delle magre consolazioni – Stella Dorothea Gibbons
43 Al dio sconosciuto – John Steinbeck
44 Mary Poppins – P.L. Travers
45 La nausea – Jean-Paul Sartre
46 Dieci piccoli indiani – Agatha Christie
47 Il deserto dei tartari – Dino Buzzati
48 Il mondo di ieri – Stefan Zweig
49 Il piccolo principe – Antoine de Saint-Exupéry
50 Finzioni – Jorge Luis Borges
51 Se questo è un uomo – Primo Levi
52 1984 – George Orwell
53 Confessioni di una maschera – Yukio Mishima
54 Cronache marziane – Ray Bradbury
55 Il giovane Holden – J. D. Salinger
56 Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
57 Il signore delle mosche – William Golding
58 Il signore degli anelli – J.R.R. Tolkien
59 Lolita – Vladimir Nabokov
60 Sulla strada – Jack Kerouac
61 Quer pasticciacio brutto di via Merulana – Carlo Emilio Gadda
62 Il gattopardo – Giuseppe Tomasi di Lampedusa
63 Memorie di una ragazza perbene – Simone de Beauvoir
64 La noia – Alberto Moravia
65 Il buio oltre la siepe – Harper Lee
66 Le favole al telefono – Gianni Rodari
67 Lessico famigliare – Natalia Ginzburg
68 Opinioni di un clown – Heinrich Böll
69 La fabbrica di cioccolato – Roald Dahl
70 Gli interpreti – Wole Soyinka
71 Cent’anni di solitudine – Gabriel García Márquez
72 Momo – Michael Ende
73 La storia – Elsa Morante
74 Le città invisibili – Italo Calvino
75 Diario – Etty Hillesum
76 Vista con granello di sabbia – Wislawa Szymborska
77 Il racconto dell’ancella – Margaret Atwood
78 Il nome della rosa – Umberto Eco
79 Tutte le poesie – Sylvia Plath
80 Non ci sono solo le arance – Janette Winterson
81 Trilogia della città di K. – Ágota Kristóf
82 IT – Stephen King
83 Danubio – Claudio Magris
84 Verso Occidente l’impero dirige il suo corso – David Foster Wallace
85 Camere separate – Pier Vittorio Tondelli
86 Jurassic Park -Michael Crichton
87 American Psycho – Bret Easton Ellis
88 Il mondo di Sofia – Jostein Gaarder
89 Patrimonio – Philip Roth
90 Il ragazzo giusto – Vikram Seth
91 Cecità – José Saramago
92 Un indovino mi disse – Tiziano Terzani
93 Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare – Luis Sepúlveda
94 Il diario di Bridget Jones – Helen Fielding
95 Memorie di una geisha – Arthur Golden
96 Il dio delle piccole cose – Arundhati Roy
97 Underworld – Don DeLillo
98 Harry Potter e la Pietra Filosofale – J.K. Rowling
99 Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay – Michael Chabon
100 ???
Ecco i link alle due pagine web contenenti questo elenco: pagina 1 - pagina 2
Della lista, ho letto in tutto solo tredici titoli, ovvero:
Ventimila leghe sotto i mari – Jules Verne
La coscienza di Zeno – Italo Svevo
Dieci piccoli indiani – Agatha Christie
Il deserto dei tartari – Dino Buzzati
Il piccolo principe – Antoine de Saint-Exupéry
Se questo è un uomo – Primo Levi
1984 – George Orwell
Il signore delle mosche – William Golding
Il buio oltre la siepe – Harper Lee
Cent’anni di solitudine – Gabriel García Márquez
Jurassic Park -Michael Crichton
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare – Luis Sepúlveda
Harry Potter e la Pietra Filosofale – J.K. Rowling
Naturalmente molti altri li ho studiati anche approfonditamente a scuola, senza però leggerli integralmente.
Cent’anni di solitudine rimane, da anni, il mio romanzo preferito. Anche Il deserto dei tartari è un libro che ho nel cuore.
A un primo sguardo mi sembra che I Buddenbrook di Thomas Mann e Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque sarebbero dovuti entrare nella lista, mentre Il piccolo principe ne sarebbe potuto rimanere fuori.
Tra i libri che da tempo mi riprometto di leggere, Opinioni di un clown di Heinrich Böll è quello che penso leggerò per primo.
Infine, alla mia personalissima posizione 100 credo che inserirei Canale Mussolini di Antonio Pennacchi.
A voi la parola.
Edited by Oskar - 17/11/2023, 16:54. -
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"Narciso e Boccadoro"
"Il lupo della Steppa"
Entrambi di Hermann Hesse
"Demian", sempre di Hesse
"Shogun" di Clavell
"Per chi suona la campana" di Hemingway
"Le idi di marzo" di Valerio Massimo Manfredi
"Lo scudo di Talos", sempre di Manfredi
"Il teorema del pappagallo" di Denis Guedij
"I pilastri della Terra" di Ken Follet
Edited by Welcome to Paradise - 17/11/2023, 17:14. -
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Ho letto, alcuni più volte:
6 Inferno – Dante
8 Don Chisciotte della mancha – Miguel de Cervantes
20 Ventimila leghe sotto i mari – Jules Verne
25 Il piacere – Gabriele d’Annunzio
27 L’interpretazione dei sogni – Sigmund Freud
29 Il giornalino di Gian Burrasca – Vamba
31 Siddhartha – Hermann Hesse
32 Il profeta – Kahlil Gibran
33 La coscienza di Zeno – Italo Svevo
35 La montagna incantata – Thomas Mann
36 La signora Dalloway – Virginia Woolf
37 Il processo – Franz Kafka
38 Uno, nessuno, centomila – Luigi Pirandello
39 Alla ricerca del tempo perduto – Marcel Proust
43 Al dio sconosciuto – John Steinbeck
45 La nausea – Jean-Paul Sartre
47 Il deserto dei tartari – Dino Buzzati
48 Il mondo di ieri – Stefan Zweig
49 Il piccolo principe – Antoine de Saint-Exupéry
51 Se questo è un uomo – Primo Levi
52 1984 – George Orwell
54 Cronache marziane – Ray Bradbury
59 Lolita – Vladimir Nabokov
61 Quer pasticciacio brutto di via Merulana – Carlo Emilio Gadda
62 Il gattopardo – Giuseppe Tomasi di Lampedusa
64 La noia – Alberto Moravia
65 Il buio oltre la siepe – Harper Lee
67 Lessico famigliare – Natalia Ginzburg
71 Cent’anni di solitudine – Gabriel García Márquez
78 Il nome della rosa – Umberto Eco
83 Danubio – Claudio Magris
91 Cecità – José Saramago
92 Un indovino mi disse – Tiziano Terzani. -
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Ognuno, penso, apporterebbe qualche cambiamento. Il libraio è comunque autorevole; con altri 200mila sono abbonata gratis alla rivista cartacea, scaricabile in digitale dal sito (www.illibraio.it/la-rivista/). Consigliata.
Letti quasi tutti, di pochi autori altri titoli; non conosco due scrittrici, le cercherò.
Anch'io avrei lasciato fuori Il piccolo principe e forse preferito I Buddenbrook .
Le memorie di un clown vanno senz'altro lette! Al centesimo posto metto Il tamburo di latta di Grass, imperdibile, e mi rimane fuori Profumo di Süskind, apprezzabilissimo.... -
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Inizio col dire che trovo poco carino: I cento libri da leggere prima di morire.
Preferirei: I cento libri da leggere durante la vita.
Della lista del "Il Libraio" ho letto solo 9 titoli:
5 Le mille e una notte – AA.VV.
12 Racconti del mistero, fantastici e grotteschi – Edgar Allan Poe
20 Ventimila leghe sotto i mari – Jules Verne
22 L’isola del tesoro – Robert Louis Stevenson
37 Il processo – Franz Kafka
41 Il mondo nuovo – Aldous Huxley
46 Dieci piccoli indiani – Agatha Christie
47 Il deserto dei tartari – Dino Buzzati
62 Il gattopardo – Giuseppe Tomasi di Lampedusa
ma ho anche letto altre opere letterarie di pari valore:
Odissea-Omero
Quo Vadis?-Henryk Sienkiewicz
La Mandragola-Niccolò Machiavelli
La Locandiera-Carlo Goldoni
Robinson Crusoe-Daniel Defoe
I Malavoglia-Giovanni Verga
Il giardino dei Finzi-Contini-Giorgio Bassani
Cuore-Edmondo De Amicis
David Copperfield-Charles Dickens
Solaris-Stanislaw Lem
Tra i libri che mi riprometto di leggere, e che sono anche sui miei scaffali da molti anni:
Romeo and Juliet-William Shakespeare (in inglese)
1984-George Orwell (in inglese)
Decameron-Giovanni Boccaccio (versione originale)
e rileggere Quo Vadis? (versione italiana più moderna di quella che ho letto quand'ero ragazzino) e David Copperfield in inglese (l'avevo letto giovanissimo in versione italiana).
Mi piacerebbe anche leggermi con calma La Divina Commedia o magari solo Inferno, e rileggermi I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni senza tutti quei commenti che ho dovuto sorbirmi al liceo, che erano più lunghi del romanzo.
Edited by Mario_A - 21/11/2023, 17:16. -
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Concordo con l'appunto di Mario! Diciamo semplicemente I cento libri da leggere, tanto più che dopo morti penso sia ben difficile leggere qualcosa.
Oltre a quelli, tra quanti scelti da "Il libraio", che ho elencato, ho letto naturalmente molti altri libri e continuo a leggerne. Credo che sia importante non solo leggere opere di letteratura, ma anche di carattere scientifico, di ogni ambito delle scienze, che certo per taluni possono essere più ostici, ma la scienza fa parte integrante della nostra cultura. Nella lista c'è l'Interpretazione dei sogni, un'opera "quasi" letteraria, la prosa di Freud è bellissima, ma nulla di fisica, ad esempio. Proporrei, ad esempio, Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo di Stephen Hawking. Ricordo inoltre che, ma confesso di non aver letto nulla di suo, che Galileo Galilei viene considerato uno scrittore esemplare, al di là del suo valore scientifico.
Edited by dceg - 18/11/2023, 17:52. -
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"Paradiso perduto" di Milton...
Come ho fatto a non pensarci prima?🤔. -
.Oltre a quelli, tra quanti scelti da "Il libraio", che ho elencato, ho letto naturalmente molti altri libri e continuo a leggerne. Credo che sia importante non solo leggere opere di letteratura, ma anche di carattere scientifico, di ogni ambito delle scienze,che certo per taluni possono essere più ostici, ma la scienza fa parte integrante della nostra cultura.
Sono d'accordo, ma in Italia la cultura è tradizionalmente considerata letteraria ed umanistica, mentre la cultura scientifica è messa in secondo piano. In passato, per motivi di lavoro, ho vissuto diversi anni negli USA ed in Danimarca, però neanche lì ho avuto l'impressione di una migliore cultura scientifica, al di fuori degli ambienti di ricerca, ovviamente.
Tuttavia negli USA, chi studia in un campo scientifico o tecnologico (inclusa l'economia) è socialmente meglio considerato di chi studia argomenti umanistici.
(in realtà questo deriva più da un fatto economico: negli USA uno scienziato o un tecnologo, meglio ancora un medico o un analista finanziario, può ottenere impieghi molto più remunerativi di uno studioso di lettere).
Dante Alighieri è giustamente ricordato come un grandissimo poeta e studioso di lettere, ma aveva anche una mente scientifica e aveva studiato tutta la fisica conosciuta ai suoi tempi (d'accordo, allora era più facile che non oggi).
Considerava l'astrologia priva di alcun fondamento (davvero eccezionale per l'epoca, quando l'astrologia era considerata una scienza ed insegnata nelle università). Pare che avesse avuto una diatriba con un professore di astrologia dell'università di Bologna, sfidandolo sul fatto che lui (Dante), conosceva due fratelli gemelli con carattere diverso, pur essendo nati sotto la stessa influenza astrale (probabilmente dovevano essere gemelli dizigotici, perchè in genere i gemelli monozigotici tendono ad avere lo stesso carattere).
E' impressionante quando alla fine dell'Inferno (Canto XXXIV), Dante e Virgilio scendono sul corpo di Lucifero verso il centro della Terra e Virgilio dice a Dante:
Ed elli a me: "Tu imagini ancora
d'esser di là dal centro, ov'io mi presi
al pel del vermo reo che 'l mondo fóra.
Di là fosti cotanto quant'io scesi;
quand'io mi volsi, tu passasti 'l punto
al qual si traggon d'ogne parte i pesi.
Cioè Dante sa che se si potesse scendere fino al centro della Terra, passato il centro geometrico, la tendenza dei pesi ad andare "giù" s'invertirebbe. Infatti, Dante e Virgilio, passato quel punto, non scendono più ma risalgono.
Trovo questo passo molto interessante, considerando che all'epoca di Dante non c'era ancora il concetto di forza di gravità, scoperta da Newton circa tre secoli dopo, ma l'idea che i corpi cadono verso il basso, cioè verso il centro della Terra.
Dante sembra avere chiarissimo questo concetto.. -
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Certo: ho forse sbgliato, o esposto un parere molto personale, dicendo che la scienza faccia parte della nostra cultura, avrei dovuto piuttosto scrivere „dovrebbe far parte“.
L‘eredità di Gentile e Croce e il loro atteggiamento negativo nei confronti della scienza pesano tutt‘ora sulla scuola e sulla cultura italiana.. -
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Mah, il titolo non mi ha dato fastidio. Ho ormai una bella età, mi è capitato di fare qualche ozioso conteggio dei libri che potrò leggere fino all'età di mio nonno o, meglio, della zia più longeva della famiglia.
L'elenco è letterario: tale anch'io ritengo il testo di Freud sui sogni.
Non può riguardare i saggi delle varie discipline, i testi scientifici (magari qualcuno...), quant'altro attiene al "mestiere" di ciascuno... E, perché no, fumetti ormai "classici" e grafic novel di buon livello.
I testi di Galilei trovano posto nelle scuole superiori sia nei programmi di italiano che di filosofia: godibilissimi.CITAZIONEdceg L‘eredità di Gentile e Croce e il loro atteggiamento negativo nei confronti della scienza pesano tutt‘ora sulla scuola e sulla cultura italiana.
Modifico: avevo dimenticato di rispondere a questa considerazione. Sì, pesano: per certi versi e a prima vista. E non certo come ai miei tempi, quando l'indirizzo di filosofia della scienza era una novità curiosa, dato che alla facoltà si poteva iscriversi solo provenendo da licei classici gentil-crociani.
Tuttora molte persone "istruite" dichiarano senza imbarazzo di non capire nulla di matematica o fisica. Con le scienze naturali va meglio, vari temi sono presenti -sia pure a livelli superficiali- nei media, hanno seguito varie riviste, trasmissioni e simili.
Le scuole secondarie superiori "a prima vista" sembrano le solite, ma negli anni sono cambiate parecchio. Quasi tutte sono divenute comprensive, cioè ospitano più indirizzi (per es. i licei classici hanno di solito il linguistico e e il pedagogico) e già da molti anni, all'interno dei singoli indirizzi, c'erano stati vari cambiamenti. Rimanendo al classico (cito a memoria) l'insegnamento della lingua straniera è passato da 2 a 5 anni, di fisica da 2 a 3, di scienze da 3 a 5. E l'offerta formativa, basta dare un'occhiata al sito di un istituto, è in genere ampia. La "resa" è poi altro discorso, ma non penso si possa tuttora imputare alla scuola la scarsa scientificità della nostra cultura.
Edited by virelle - 19/11/2023, 11:04. -
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"uno studio in rosso"
"Il mastrino del Baskerville"
Di Arthur Conan Doyle. -
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Non è che magari la scienza piace poco perché da poco spazio alla creatività? Cioè è un insieme di leggi, formule e concetti che danno poco scampo alla fantasia. . -
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Non direi, per me, in un certo senso è l'opposto: la scienza è creatività e spesso presuppone fantasia, per giungere a formulare ipotesi che poi devono essere verificate. . -
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Si, ma quello avviene nella ricerca. Se devi leggere un testo scientifico è tutto già stabilito, al limite ti da conoscenze e soprattutto se non si hanno le basi di anni di università devi prendere tutto per scontato e poco opinabile, quindi per questo la gente ama poco i libri scientifici. . -
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Esistono molti e spesso anche buoni, libri di divulgazione scientifica, che mostrano appunto anche quanto appassionante e creativa possa essere la ricerca scientifica. .