Francesco Lollobrigida e il familismo in politica

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    Il ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida è stato protagonista negli ultimi giorni di un fatto increscioso: ha chiesto e ottenuto, in nome del suo ruolo. che il treno Frecciarossa su cui viaggiava e che era in ritardo effettuasse una fermata extra per venire incontro alle sue necessità. La vicenda, rivelata dal Fatto Quotidiano, ha scatenato una bufera politica con le opposizioni che hanno chiesto le sue dimissioni.
    Lollobrigida, da quando è diventato ministro, si è reso protagonista di tantissimi scivoloni, ben riassunti in questo articolo. Anche sui grandi predatori ha detto goffamente tutto e il contrario di tutto. In generale sembra del tutto inadeguato al ruolo che ricopre.
    Verrebbe da chiedersi come un simile personaggio sia diventato ministro. Ebbene Lollobrigida, che non ha mai lavorato in vita sua al di fuori della politica (pur insultando i percettori del reddito di cittadinanza) e che si è laureato online nel 2014, a 42 anni, presso un'università telematica (stendiamo un velo pietoso), ha l'unico sostanziale "merito" di essere il cognato di Giorgia Meloni, essendo da molti anni il compagno della sorella della premier, Arianna.
    La lunga tradizione del familismo in politica, che il governo Meloni sta portando avanti con forza, genera queste vergognose situazioni.
     
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    Mica solo in politica, è così ovunque!
    Ho già raccontato più volte, l'episodio della ragazza che mi minacciò dal balcone, quando ero piccolo, perché mi ero permesso di criticare l'atteggiamento di sua sorella, nei confronti dei bambini più piccoli!
    La ragazzina aveva palesemente torto, ma, in quel caso, il familismo prevalse sulla ragione!
     
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    Era un treno non in grado di viaggiare secondo orario.

    Un Ministro della Repubblica va tutelato quando incorre in quelle situazioni lì. Per ogni motivo, sia quello di doverosamente aiutarlo nel compiere le proprie funzioni istituzionali, sia di proteggerlo in una situazione nella quel potrebbe trovarsi più esposto a minacce terroristiche o altro.

    Se ci scostiamo nel traffico quando passano i Vigili dal Fuoco, allora a molta maggior ragione dobbiamo dare una precedenza ad un Ministro in carica bloccato in un ingorgo ferroviario.

    Se è un Ministro allora sta lavorando per noi e fino a prova contraria dobbiamo assumere che lo stia facendo con tutte le proprie forze e a tempo pieno.
    Che poi sotto il profilo personale o di schieramento politico lo si consideri un incapace e indegno della carica è altro discorso: con me a parlar male del Governo, di qualsiasi Governo, si sfonda un porta aperta.
     
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    Sono pienamente d'accordo con Lavori Archeologici. E chiarisco che non sono un supporter dell'attuale governo.

    Inoltre il Ministro Lollobrigida viaggiava su un treno di linea. Negli anni '60 un Ministro non si sarebbe mai degnato di salire su un treno insieme a comuni viaggiatori. All'epoca, che non capisco come molti possano averne nostalgia, è vero che i politici erano più colti, più istruiti (erano quasi tutti laureati), più eleganti, parlavano un italiano più forbito, niente parolacce, (rispetto ai politici attuali), ma la spocchia e l'arroganza si tagliavano a fette.

    Contrariamente a quanto scrivono certi giornalisti o dicono certi politici nei talk-show televisivi, ritengo che attualmente in Italia ci sia più democrazia rispetto ai favolosi anni '60.
     
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    Anch'io, pur di tutt'altro orientamento, penso che il ministro potesse chiedere e ottenere la fermata non prevista.
    Mi lascia peraltro perplessa la sua dichiarazione al TG1 per cui "qualunque cittadino avrebbe potuto fare la stessa cosa". Non ho avuto modo e tempo di approfondire: è davvero così?
     
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    È ovvio che qualunque cittadino possa chiedere una fermata straordinaria. Questo però non vuol dire che la sua richiesta venga presa in considerazione e tanto meno esaudita!
     
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    Eh, ma vedi: molto sta nel pizzico di malizia (o al contrario nel senso dello Stato) di chi potrebbe voler commentare da estraneo ai fatti.

    Una volta che la Repubblica nomina pro tempore il tal individuo ad una funzione esecutiva gravosa e di responsabilità (funzione non di semplice rappresentanza nè semplicemente legislativa, ma di vero e proprio governo), davvero dobbiamo ostinarci a pensare che gli strumenti che egli usa siano un privilegio personale, una borbonica forma di ossequio a favore del potere, e non un esercizio doveroso nel cercare di fare tutto il possibile nelle tempistiche e nelle presenze nell'interesse della Collettività?

    Personalmente ritengo che non si possa negare un molto ampio margine di legittimità (finché non si arriva a violare la Legge) se non per un pregiudizio (che però potrebbe pure essere fondato e fondatissimo) sulle qualità e idoneità del soggetto.

    Insomma, se io affido una procura speciale a qualcuno per la gestione della mia azienda, non ha senso che poi io pretenda che egli mi timbri il cartellino o che mi rendiconti ad ogni momento come se si trattasse di un qualsiasi dipendente. Certo che lo terrò d'occhio e certo che potrebbe venirmi ad un dato momento il sospetto di essermi affidato ad una persona inadeguata, ma intanto entrambi considereremo naturale che gli sia riconosciuto un ampio margine di autonomia e un canale straordinario di 'accesso alle risorse strumentali.
     
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    Esatto; ed è qui che casca l‘asino. Vi è l‘impressione assai diffusa, giusta o meno essa sia, che i viaggi come quello del ministro in questione siano più manifestazioni volte ad accattivarsi le simpatie con scopi più o meno evidentemente elettorali che non attività legate alle funzioni di governo. Se si fosse trattato di partecipare ad esempio ad una riunione di ministri, ad un incontro con omologhi di altri stati o qualcosa del genere il caso sarebbe diverso. I motivi addottati erano, se ho ben capito un‘inaugurazione e un‘intervista televisiva, forse importanti e rappresentative, ma difficilmente classificabili come funzioni esecutive.
     
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    CITAZIONE (dceg @ 25/11/2023, 12:56) 
    È ovvio che qualunque cittadino possa chiedere una fermata straordinaria. Questo però non vuol dire che la sua richiesta venga presa in considerazione e tanto meno esaudita!

    Ovvio, si può chiedere anche la luna... Peraltro se la possibilità di ottenerla notoriamente non esiste, in genere neppure viene chiesta. Ma, a quanto leggo, esiste.
    Dopo la querelle Lollobrigida, Trenitalia ha diffuso una nota. Eccola: https://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie..._722480928.html
    Terrò a mente, in particolare, questa possibilità. Negli anni sono incappata in ritardi fino a due ore...
    CITAZIONE
    Nelle condizioni generali di trasporto, in conformita' al regolamento europeo 782 del 2021, e' indicato che, nel caso in cui l'arrivo alla destinazione finale sia previsto con un ritardo superiore a 60 minuti, qualora il viaggio non risulti piu' utile ai fini del programma originario di viaggio, il passeggero ha diritto al rientro al punto di partenza o ad altra localita' intermedia di sua scelta.
     
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    CITAZIONE (dceg @ 25/11/2023, 14:39) 
    I motivi addottati erano, se ho ben capito un‘inaugurazione e un‘intervista televisiva, forse importanti e rappresentative, ma difficilmente classificabili come funzioni esecutive.

    Nel mio intervento mi riferivo, ovviamente, solo a viaggi di ministri per motivi legati ad attività governative. Non mi ero informato sul preciso scopo di quel viaggio del ministro Lollobrigida.
    Non posso tuttavia non ricordare che una volta un mio amico svedese mi disse che in Svezia, quando un ministro deve inaugurare una fiera, deve fare la fila come tutti gli altri!
     
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    CITAZIONE (Mario_A @ 25/11/2023, 20:28) 
    . . . una volta un mio amico svedese mi disse che in Svezia, quando un ministro deve inaugurare una fiera, deve fare la fila come tutti gli altri!

    Giusto per buttarla un po' sul paradosso: mica per niente la Svezia è una monarchia e non una Repubblica e mica per niente il loro capo del governo è un "Primo Ministro" e non un "Presidente del Consiglio dei Ministri" (il che evidenzia come non sia un vertice assoluto del potere esecutivo quale emanazione proveniente esclusivamente dal Popolo Sovrano, ma soggetto anche almeno un po' ad una autorità superiore di tipo non elettivo).

    Questo giusto per rimarcare quanto dicevo prima e cioè che da noi un Ministro non è un potente per volontà altrui o anche altrui, il quale per accondiscendenza esibisca talora di scendere dal proprio livello per fare il geso di mostrarsi in fondo un lavoratore come tutti gli altri alle dipendenze dello Stato (idea che non a caso da noi piace molto a Salvini), ma è esattamente quell'Ammistratore Delegato che noi (in senso democratico costituzionale) abbiamo pro tempore scelto per una funzione superiore con ogni onore e virtù, come avrebbero detto gli Antichi (e speriamo che si riveli onesto e capace, ma intanto pochi salamelecchi e complimenti su chi abbia doverosamente la precedenza nel traffico, nelle code e negli ingorghi, perché pro tempore e per nostra democratica volontà il potere esecutivo è lui).

    Da tempo auspico -mi pare di averlo fatto anche esplicitamente- di trovare la concentrazione mia personale e il tempo giusto per una discussione sul senso del potere esecutivo a partire dalla differenza storico-politico-culturale fra primo miistro e presidente del consiglio dei ministri.
     
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    Qui una interessante traduzione della Costituzione svedese, con referenze e a primissima vista con tutta l'aria di essere ragionevolmente affidabile. La cito (con un occhio alla particolare modalità di formazione del loro Governo e ai rapporti fra monarchia e potere esecutivo) soprattutto perché potrebbe essere utile in altre discussioni anche come "bandolo della matassa" per trovare traduzioni in Italiano di altre costituzioni di Paesi europei. www.astrid-online.it/static/upload/protected/SVEZ/SVEZIA.pdf
     
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    Lollobrigida ha chiesto e ottenuto una fermata extra in una stazione in cui normalmente le Frecce non effettuano alcuno stop per un impegno personale, il che contraddice le regole di Trenitalia che prevedono questa possibilità solo per casi straordinari come, citando una nota della stessa Trenitalia, "interventi del 118, presenza a bordo treno di viaggiatori intemperanti o casi di ordine pubblico".
    Se ciò ci sembra normale a mio avviso siamo su una china pericolosa. Giustifichiamo questa cosa da parte di un ministro che deve prendere parte a una semplice inaugurazione ma faremmo altrettanto con una persona che deve andare a una visita medica che magari aspetta da un anno? O con un dirigente che deve presenziare a una riunione? O con un padre separato che va a trovare il figlio che vive in un'altra città e ha magari solo un paio di giorni liberi?
    Se iniziamo a riconoscere ai politici privilegi particolari non previsti dalle regole questi si sentiranno sempre più al di sopra dei comuni cittadini.
     
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    E' vero, come assume MarioA, che pure nei "favolosi anni '60" i politici, a cominciare dal Presidente della Repubblica ed il Papa, godevano di grandi privilegi. Non erano migliori di quelli odierni ma solo più furbi mentre i cittadini erano assai meno informati. Certamente derivava dal boom economico che riusciva a nascondere le magagne del potere e la cattiva gestione della cosa pubblica che oggi paghiamo con l'enorme debito. Alcuni si arricchirono, specie le grandi aziende familiari, privatizzando i profitti e pubblicizzando le perdite e manovrando le leggi (i "privilegia" latini) grazie alla complicità di politici ricattabili o sul libro paga. Questi Industriali e Banchieri VIP che nascondevano i soldi in Svizzera & nei paradisi fiscali da defunti sono stati quasi santificati.
    Frodare il fisco da noi non è reato infamante ma segno di italica furbizia. Questo spiega come nessuno dia veramente la caccia agli evasori.
    Tornando al fatto, non assolvo il comportamento del ministro Lollobrigida non tanto per la fermata extra del treno ma per la spregiudicatezza, faccia tosta e miopìa politica: l'uomo giusto al posto sbagliato!.
    Mi spiego meglio: ha fatto dichiarazioni da ventennio sulla "sostituzione etnica", sulla minigonna quale istigazione alla violenza ed infine la chicca della fermata ad personam. Ricordo un ministro ligure che si fece costruire ma in sordina un aeroporto vicino a casa!.
    Lollobrigida se non fosse stato politicamente un "absolute beginner" con pericolosa alta (ingiustificata) autostima doveva facilmente prevedere che era sciocco costringere un Freccia Rossa pur in ritardo alla nota fermata che correttamente il capo treno aveva negato ma poi costretto a fare su ordine dei vertici FFSS peraltro nominati dal suo partito.
    Il ritardo all'inaugurazione del parco di Caivano poteva ben essere giustificato poichè incolpevole mentre a Lui (od al suo entourage di incapaci yesmen, tipo quelli della nota telefonata russa alla sprovveduta Meloni) doveva essere lapalissiano che un episodio del genere (con centinaia di persone pure in ritardo) avrebbe generato pubblico malcontento, ludibrio ed attacchi politici evidenziando che in democrazia vi sono persone più eguali di altre e che uno non vale uno.
    La scusa delle FFSS è stata addirittura comica!: poteva scendere chiunque avesse voluto e che fermate straordinarie del genere sono (quasi) all'ordine del giorno.
    La verità è che, una volta tanto ha ragione pure Sgarbi: anche questi nuovi politici sono inadeguati e servono interessi privati o di partito.
    Sono scelti non per competenza ma per nepotismo o tessera senza competenze adeguate. La loro natura improvvida è assai pericolosa e ben si vede dal loro atteggiamento e gaffes in Europa. Credendo di intimidire Parigi o Berlino incarnano la favola trilussiana della Mosca Cocchiera.
    Mi si dirà nulla di nuovo sotto il sole ma è proprio questo che mi spaventa: mi ricorda il ritornello quella struggente canzone americana "When will they ever learn!". Quando diverremo un paese normale?; quando si affacceranno gli italiani auspicati dal d'Azeglio?.
     
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    Da colui che afferma che questi politici sono migliori dei vecchi attendo un esempio di un altro Presidente del Consiglio che abbia nominato Ministro suo cognato e portavoce la sorella!. Fortuna che non va a cavallo!.
    Dall'altra parte politica non sono certo migliori: ex premiers che si sono posti senza titolo quali intermediari negli armamenti, oppure conferenzieri ben remunerati per Principi Arabi dittatori ed assassini, ex Presidente del Senato che fa causa agli eredi per trattenersi ingiustificati regali milionari ricevuti, dubbi personaggi che appena scontate condanne si vantano di essere chiamati dalla "vox populi" a nuovi incarichi. ArvzW
     
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