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.I bandi di cooperazione sono una cosa la ricerca scientifica universitaria è un'altra cosa. 
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.La "ricerca scientifica" è l'alibi per prostituire le università alla ricerca scientifica finalizzata ad obiettivi di natura militare, non pacifica. La ricerca scientifica merita ogni rispetto e non riconosce limiti territoriali né bandiere (come l'arte) soltanto se è "pura", cioè disinteressata e persegue esclusivamente finalità di sapere che facciano progredire l'uomo: la guerra non è progresso.
Mi sembrano parole abbastanza qualunquiste.
Innanzitutto dovresti portare dati che dimostrino quanta parte della ricerca scientifica ha obiettivi di natura militare.
In secondo luogo la ricerca scientifica ha spesso finalità anche commerciali, moralmente magari discutibili ma che non hanno a che fare con la guerra.. -
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Il dual use, civile/militare, delle ricerche scientifiche universitarie non è ammissibile alla luce della nostra Costituzione, il cui art. 9 indica come oggetti di doverosa tutela il paesaggio, il patrimonio storico e artistico, l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni: come si possono tutelare questi beni con la guerra? Come può l’università italiana partecipare alla ricerca scientifica che, per la connaturale ambiguità del dual use, può devastare questi beni contro l’interesse delle future generazioni? I militari devono fare le proprie ricerche senza contaminare, senza inquinare le università italiane, che non possono aderire a bandi di ricerca con enti ed istituzioni militari, nazionali ed internazionali. Il definanziamento (anche) della ricerca universitaria non deve costringere le università italiane a prostituirsi per avere soldi per le loro finalità scientifiche, che devono restare strettamente inerenti al progresso sociale e morale della nazione. . -
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Le cronache degli scontri fra studenti e forze dell’ordine alla Sapienza di Roma parlano di 27 agenti “feriti”. Ora, premessa la mia piena ed incondizionata solidarietà per gli agenti che riportano danni dal loro doveroso ed insostituibile lavoro per la tutela dell’ordine pubblico, mi chiedo come sia possibile che nello scontro fra studenti (cioè persone addestrate a studiare e non alla guerriglia) disarmati e privi di corpi contundenti ed agenti addestrati ed abbigliati per fronteggiare sommosse (caschi integrali, scudi, manganelli, ginocchiere ed altri ripari del corpo [IMG](www.radar1957.it/wp-content/uploads/antiriot-1.jpg) ben 27 agenti restino “feriti”; ma feriti da cosa? Gli studenti disarmati hanno la sola ‘arma’ della pressione determinata dal loro numero, a cui si contrappone il ‘muro’ degli agenti che però sono adeguatamente addestrati ed equipaggiati. Non è ragionevole il sospetto che queste notizie, di provenienza dalla sola Polizia, siano a dir poco gonfiate per screditare la protesta degli studenti, fatti passare per delinquenti (come dice, non a caso, Giorgia)? . -
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Qui una ricostruzione con le motivazioni degli studenti, foto e altro: https://www.rainews.it/articoli/2024/04/sa...274f3c6baa.html
Ho fatto esperienza già all'università e poi in alcune altre occasioni di come funzionano le azioni antisommossa della polizia, per cui la mia "simpatia" è limitata. Tuttavia le congetture lasciano il tempo che trovano...
La notizia dei 27 agenti feriti (due con prognosi superiore ai 20 giorni) è riportata da media di vario orientamento. Il "come" non lo trovo in nessun sito. È pur vero che i dati provengono dalle forze dell'ordine, non esistendo -suppongo- fonti della controparte, ma se un certo numero di studenti si fosse presentato a farsi medicare negli ospedali romani penso che qualche notizia si troverebbe. Soltanto Ilsole24 riferisce della dichiarazione di tre "leggermente feriti".. -
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Semplice: i cosiddetti studenti spesso non sono affatto "studenti", ma militanti della sinistra extraparlamentare in servizio permanente effettivo, abituati da sempre a combattere contro gli odiati poliziotti. Si "armano" con tutto quello che trovano a disposizione (i micidiali sampietrini che abbondano a Roma sono l'arma preferita, ma va bene tutto), mentre, al contrario, i poliziotti hanno l'ordine preciso di "non cedere alle provocazioni" e limitare al massimo l'uso della forza.
Anche perché, se per disgrazia, qualche studente, vero o finto, si facesse male, oltre a rischiare una pesante denuncia, il responsabile, immediatamente individuato grazie ai video dei telefonini, finirebbe subito "crocefisso" sui social e rischierebbe anche la propria incolumità.. -
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La notizia dei 27 agenti feriti (due con prognosi superiore ai 20 giorni) è riportata da media di vario orientamento. Il "come" non lo trovo in nessun sito. È pur vero che i dati provengono dalle forze dell'ordine, non esistendo -suppongo- fonti della controparte, ma se un certo numero di studenti si fosse presentato a farsi medicare negli ospedali romani penso che qualche notizia si troverebbe. Soltanto Ilsole24 riferisce della dichiarazione di tre "leggermente feriti".
Nei video televisivi si vede soltanto una scena in cui si fronteggiano studenti con uno striscione ed agenti della Polizia di Stato con i (soliti) manganelli. Possibile che non ci sia un solo video, una sola ripresa, di studenti che aggrediscono e colpiscono poliziotti? Ripeto: come e dove si sarebbero feriti i 27 poliziotti? Nei casi in cui si fronteggiano forze dell'ordine e 'centri sociali', anarchici... cioè non semplici studenti i feriti fra le forze dell'ordine non superano mai le tre o cinque unità.. -
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https://stream24.ilsole24ore.com/video/ita...aD?refresh_ce=1
In questo video un uomo non certo giovane ha in mano una bandiera, come alcune altre persone in età da studenti, "arnesi" atti a ferire non compaiono.
Naturalmente la mancanza di riprese non autorizza a smentire le dichiarazioni ufficiali delle forze dell'ordine...
Atlantista La pavimentazione è ben visibile: asfalto, come dappertutto (google!) nell'ateneo.
I sampietrini sono stati eliminati da anni in molte zone e in verità non ne rammento davanti al rettorato neppure ai miei tempi (remoti); forse sui marciapiedi e nel piazzale ora "Aldo Moro". Fui spettatrice di vari tafferugli: mi vengono in mente scontri fisici, non sassaiole, forse non mi capitò di vederne.
Al presente comunque non sarebbero possibili.. -
.Semplice: i cosiddetti studenti spesso non sono affatto "studenti", ma militanti della sinistra extraparlamentare in servizio permanente effettivo, abituati da sempre a combattere contro gli odiati poliziotti. Si "armano" con tutto quello che trovano a disposizione (i micidiali sampietrini che abbondano a Roma sono l'arma preferita, ma va bene tutto), mentre, al contrario, i poliziotti hanno l'ordine preciso di "non cedere alle provocazioni" e limitare al massimo l'uso della forza.
Anche perché, se per disgrazia, qualche studente, vero o finto, si facesse male, oltre a rischiare una pesante denuncia, il responsabile, immediatamente individuato grazie ai video dei telefonini, finirebbe subito "crocefisso" sui social e rischierebbe anche la propria incolumità.
Vorrei far notare due cose, per onore di verità:
1. Il recentissimo passato smentisce completamente ciò che dici sulle forze dell'ordine. Come abbiamo visto a Siena, succede che usino la violenza e penso che ci ricordiamo tutti, andando un po' più indietro, ciò che accadde alla scuola Diaz.
2. Le tue parole sui presunti finti studenti che picchierebbero gli agenti con sampietrini o altre armi non trovano alcun riscontro (almeno che io sappia) in video, il che nel 2024 è alquanto strano. Ovviamente se ne hai sono pronto a ricredermi.
Edited by Oskar - 21/4/2024, 09:09. -
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Confesso: i miei sono pregiudizi fondati su esperienze personali risalenti, ahimé, a diversi anni fa, allorché, da studente universitario che non era d'accordo con le posizioni dei gruppi radicali che pretendevano di dettare legge all'Università con la forza, dovevo essere pronto quasi ogni giorno ad affrontare baruffe per vedere riconosciuto il mio diritto ad esprimere le mie idee.
Contento se adesso le cose sono cambiate..
Torna la stagione delle occupazioni universitarie?Contro il bellicismo dilagante |
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