Storia e Politica

Votes taken by virelle

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    Scusate, diverse considerazioni soprastanti mi sembrano difettare in concretezza. Ribadito per l'ennesima volta che stiamo con gli ucraini (buoni o cattivi che siano, Azov incluso*) e dando per acquisito che i loro nemici siano tout court i nostri (Macron si è dimostrato in ciò più accorto, a mio parere) siamo davvero convinti che
    CITAZIONE
    La Federazione Russa può essere sconfitta e disciolta una volta per tutte ponendo fine alla presenza su questo pianeta di un anacronistico e pericoloso impero da Ancien Règime sulla soglia dell'Europa.

    Dalla sola Ucraina da noi armata e sostenuta da lungi, senza coinvolgimenti diretti e neppure sanzioni risolutive?! Ma se la guerra sarà molto lunga (sembra già chiaro) e la sconfitta russa dubbia, cosa saremmo disposti a fare?
    CITAZIONE
    Se invece smettiamo di aiutarli la libanizzazione di quei territori è sicura e il nostro futuro di Europei invece del tutto insicuro.

    Non mettiamo di aiutarli, ok, ma dubito appunto che sia sufficiente; se la Russia riesce a espandersi territorialmente e/o in controllo politico, può certo nuocere all'Europa.
    Peraltro trovo rischiosa per l'Europa, fin dalla caduta dell'URSS, anche la propensione USA/NATO a "mortificarla" troppo.
    Consiglio la lettura di un bell'articolo di Lucio Caracciolo, direttore di Limes, in cui viene ripreso il tema delle "faglie" geopolitiche e culturali. Finita la guerra fredda, ci siamo illusi che quella est-ovest, che corre grosso modo lungo l'ex cortina di ferro, fosse in quiete, separando lo spazio europeo a egemonia americana da quello sotto controllo russo. Non è così e la sconsiderata mossa di Putin in Ucraina l'ha per così dire risvegliata. È stato un grave errore, tutti gli equilibri cambieranno: nel Nord già si vede, poi nel Mediterraneo e- in meglio o in peggio - anche in altri continenti. Per Caracciolo Putin non può vincere questa questa guerra,
    CITAZIONE
    ma sarebbe un errore fatale se qualcuno in Occidente puntasse all'umiliazione, anzi alla distruzione dello stato russo

    E spiega in modo convincente il perché.

    Modifico per aggiungere un link relativo al battaglione Azov (www.open.online/2022/04/02/storia-battaglione-azov/), magari meno "macellai" (cit. BluEmme) del russo Wagner, ma non certo senza macchia.

    Edited by virelle - 20/5/2022, 18:23
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    Le domande dei piccoli sono davvero un'occasione preziosa per ripensare criticamente le nostre conoscenze. Tra figlie e nipoti ho fatto la mia parte come meglio mi riusciva.
    Tra le varie sorprese, la facile conclusione "relativistica" di un nipote e del il suo amichetto (otto anni, se ben ricordo) sulla rotazione terrestre. La domanda era più o meno su come si rimanga fermi e inconsapevoli del movimento. Mentre esordivo con Galilei, la nave e le farfalle, loro subito hanno citato il treno.
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    Sì, entrambi i paesi sono stati inadempienti, l'ho scritto in un post degli inizi, più analitico, in cui indicavo i link degli accordi ecc. E anche allora mi hai risposto per evidenziare il "primato" in ciò della Russia, che mi pare sia dubbio. Insomma, si accusavano a vicenda, ma non è questo il punto e ci stiamo ripetendo un po' tutti.
    Lo faccio ancora qui e poi taccio. Non penso certo di equiparare aggredito e aggressore e tanto meno di fornire a Putin il minimo alibi.
    Ma andrebbe razionalmente riconosciuto che le vittime, cioè gli ucraini, evidentemente più deboli, avrebbero fatto bene a cautelarsi rispettandoli per la loro parte, che gli USA li hanno alquanto "gonfiati" nel tempo, che l'allargamento della Nato a est poteva essere più cauto, idem l'ingresso dei paesi ex sovietici nella UE, per giunta sempre a rischio di paralisi per via del criterio di unanimità, e via deplorando.
    Riflettere sui vari aspetti della situazione, complicata e pericolosa per tutti i soggetti coinvolti, è doveroso. E implica anche il riconoscimento degli errori della parte che, giustamente, abbiamo scelto come "nostra".
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    [QUOTE=DorianGray10,11/5/2022, 01:16 ?t=68567585&st=2550#entry657791126]
    CITAZIONE (virelle @ 10/5/2022, 23:18) 
    L' Ucraina non è nella Nato, può fare accordi con Putin senza il suo permesso

    Ed è questo il problema: il fatto che alcuni paesi gli hanno risposto e alcuni continuano a rispondergli per una partita già persa in partenza.
    CITAZIONE (virelle @ 10/5/2022, 23:18) 
    Bisogna dunque continuare, probabilmente a lungo, con tutti i danni connessi.
    Ma assolutamente no. Non bisogna continuare per niente (...)
    E poi chi ci dice che il Donbass voglia rimanere con l'Ucraina?

    Sei mancato per un po', mi sembra, e magari non hai letto tutta la lunghissima discussione.
    Riassumo alla svelta il mio punto di vista. Ho "toppato" sull'invasione: pensavo che Putin si mostrasse minaccioso per completare l'annessione della Crimea e ottenere/pretendere, come dai protocolli di Minsk (disattesi dall'Ucraina), la tutela delle minoranze russofone in Donbass, di certo maltrattate, battaglione Azov operante.
    L'invasione invece c'è stata, gli ucraini hanno resistito, Usa, Nato e tutti quanti sappiamo si sono affrettati a sostenerli, eccetera. Come scritto molte pagine fa, Zelensky avrebbe fatto meglio a trattare "prima" invocando appoggi diplomatici da ogni parte; non è dato sapere se Putin sperasse di sconfiggerlo alla svelta e insediare un governo fantoccio.
    Ora -morti, distruzioni, presunte difficoltà russe, sanzioni, danno e spese enormi di tutti i sostenitori...- la resa ucraina alle (ipotizzate) condizioni di Putin è improponibile. Quanto al Donbass, l'insofferenza verso Kiev è stata sempre alimentata da Putin, e certo i separatisti non andavano "ucrainizzati"; ad avere però il passaporto russo alla vigilia della guerra erano - ho letto- 800mila abitanti su 5milioni.
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    Sono abbastanza d'accordo. Nessuna formazione di sinistra attualmente rispecchia i miei valori, per cui non sono motivata a frequentarle. Mi impegno in alcune attività sociali e culturali della zona in cui vivo: alla mia età può bastare.
    Rimane aperto il problema del voto... Magari ne parliamo in altra occasione.
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    Probabilmente non sono stata chiara e ora ho poco tempo. Citavo l'onere della prova per semplificare, avendo la giurisprudenza inglobato il principio logico.
    La tua argomentazione
    CITAZIONE
    Quando l'ateo pensa "Dio non esiste" sta implicitamente affermando "positivamente" la realtà della sua visione del mondo entro la quale c'è un "qualcosa" che sostituisce Dio,

    cioè si pone come ateo "forte" (il che non condivido) non afferma l'esistenza di qualcosa che sostituisce dio, ma rischia di commettere l'errore cui mi riferisco, cioè di volerne in certo senso "dimostrare" l'inesistenza.
    Si possono dare/chiedere le prove di ciò che si reputa esistente, come appunto dio nella teologia "razionale", non dell'inesistenza di qualunque "cosa" il pensiero possa configurare. Da atea "debole" non credo nell'esistenza di alcun dio, ma non mi compete di addurre argomenti sul suo non esistere.
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    CITAZIONE (lucrezio52 @ 5/4/2022, 17:34) 
    sono agnostico e considero l'ateismo una forma sia pure negativa di religiosità .

    Per semplificare, mi definisco di solito "non credente". Termini più specifici richiederebbero infatti delle precisazioni: visto che ne citi due, vale forse la pena di entrare un po' nel merito.
    L'ateismo cui ti riferisci è di solito definito forte o esplicito
    CITAZIONE
    e implica negare l'esistenza di almeno un dio, di solito più dei, e talvolta la possibile esistenza di qualsiasi divinità. Il forte ateismo è talvolta chiamato "ateismo gnostico" perché le persone che prendono questa posizione spesso incorporano pretese di conoscenza in esso - vale a dire, sostengono di sapere in qualche modo che alcuni dei o tutti gli dei non esistono o non possono esistere.

    Non lo ritengo proponibile per la tua stessa ragione ma soprattutto in base all'antica logica del cui adfirmat demonstratio incumbit, ovvero l'onere della prova giurisprudenziale. Non si dimostrano gli "inesistenti": vale per la Befana, l'isola di Gaunilone ecc. e anche per le divinità. Se le varie religioni le proponessero come idee, non ci sarebbe problema, invece le vogliono "esistenti"
    Mi riconosco abbastanza nell'ateismo debole o implicito
    CITAZIONE
    è semplicemente un altro nome per la più ampia e generale concezione dell'ateismo: l'assenza di fede in qualsiasi divinità. Un debole ateo è qualcuno che manca di teismo e che non crede nell'esistenza di alcun dio - né più né meno. Questo a volte viene anche chiamato ateismo agnostico...

    Credo sia anche la tua posizione. Tuttavia l'agnosticismo (sostantivo) è di solito inteso come
    CITAZIONE
    un atteggiamento concettuale con cui si sospende il giudizio rispetto a un problema, poiché non se ne ha, o non se ne può avere, sufficiente conoscenza. In senso stretto è l'astensione dal giudizio sulla questione dell'esistenza o meno di una qualche entità divina.

    cui si "concede" in certo senso una possibilità di esistere, il che non condivido.
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    Sono d'accordo. Queste considerazioni devono indurci anche a "perdonare" manchevolezze, egoismi, furberie ecc. che tuttora rendono imperfetta la UE e a impegnarci per fare meglio. Nata poco dopo la guerra mondiale, appartengo alla prima generazione che non ne ha attraversata nessuna.
    Fortunati e un po' miopi: a onta di scioperi e cortei, abbiamo guardato con occhi distratti alle guerre lontane. Ora li spalanchiamo impauriti...
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    Asterixzy Veramente hai scritto
    CITAZIONE
    Allora fammi un esempio nella società di oggi in cui i diritti della donna non sono equiparati a quelli dell'uomo

    cioè ogni società, per cui ti contraddici
    CITAZIONE
    Rimaniamo in Italia visto che sei una donna italiana e non ti devi proprio lamentare di come vanno le cose qui, se proprio vuoi parlare parla di altre culture non di quella occidentale di cui sto parlando io

    Anche da noi qualche disparità sussiste, ma appare evidente il tuo "disagio" a confrontarti con le donne
    CITAZIONE
    se proprio vuoi parlare parla

    non voglio crearti ulteriori problemi e mi taccio!
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    Non sono credente, il tema mi è estraneo. Sarebbe comunque logico pensare che il futuro santo abbia spartito i suoi beni tra un elevato numero di poveri.
    L'ignudo vestito per non morire di freddo, l'affamato nutrito in modo frugale ecc., non certo lussi e banchetti. In tal modo quei miseri, non più così gravati dalla "materialità" avrebbero magari potuto elevarsi spiritualmente.
    Qualcosa di simile al famoso detto attribuito ad Aristotele primum vivere deinde philosophari, volgarmente inteso come un invito a privilegiare la concretezza rispetto alle vane elucubrazioni, intende mettere in evidenza che non ci si può dedicare alla riflessione se manca il necessario per vivere.
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    CITAZIONE (Asterixzy @ 22/3/2022, 18:16) 
    La dittatura non deve essere per forza di cose esplicita, può essere anche celata come quella USA

    Infatti ho scritto la loro struttura istituzionale non configura certo una dittatura. Le caratteristiche formali della democrazia sono codificate (uguaglianza, voto, ricambio politico ecc.), trovi i particolari in rete. Uno stato fornito di istituzioni che le rispecchiano non è "tecnicamente" una dittatura.
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    Pessimo esempio di "pensiero binario". Cerco di renderlo meno schematico anche quando difende l'aggredito, figuriamoci quando prende le parti dell'invasore.
    Hai spiegato in qualche post perché le richieste di Putin sarebbero legittime?!
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    CITAZIONE (Antonio76 @ 20/3/2022, 09:31) 
    Faccio una riflessione psicologica su questa vicenda.
    Se io dicessi che putin è un dittatore responsabile di questa guerra ci sarebbero molti che mi accuserebbero di
    avere una mentalità binaria,limitata a dividere tra bene e male.
    Il punto della questione è che chi ragiona così invece di ragionamento ne ha solo 1,e cioè che tutti avrebbero sempre le
    loro ragioni.
    Ma non può funzionare così,perchè allora si arriverebbe pure a giustificare hitler,chessò per i Sudeti.
    Aggiungiamo che in questa questione Ucraina le motivazioni sono finte.
    Il genocidio del Donbass è una bufala,ed il governo ucraino è legittimo e la Nato non minaccia minimamente la Russia.

    Ci ho provato, e anche altri, in varie discussioni, replico in sintesi.
    Credo sia sempre utile e necessario articolare quanto possibile il pensiero, uscendo da quella che definisci "mentalità binaria", ed escludo possa indurre a giustificare le ragioni di tutti. Si analizzano con maggior cura le situazioni provando a collocarsi nei vari angoli di visuale, ci si documenta un po', si ascoltano i pareri altrui ecc., così da ampliare la nostra conoscenza. Ciò fatto (in genere non impieghiamo chissà quanto tempo!), è ovviamente indispensabile scegliere una prospettiva: la più giusta, si spera, rispetto agli elementi di cui disponiamo.
    Anch'io, nello specifico, giudico Putin responsabile della guerra e del tutto infondati i suoi pretesti. Il che non mi impedisce di criticare i governi ucraini, la politica estera Usa, la presbiopia della UE e via deplorando, né indebolisce la condanna dell'operato russo.
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    Il termine "borghese" (sostantivo o aggettivo: originariamente abitante del borgo, contrapposto a villano), va sempre contestualizzato.
    Per rimanere ai partiti e -restringendo il campo- ai nostri post fascisti , penso si potessero definire borghesi alcuni dei minori: liberale, repubblicano e magari anche social-democratico. Laici, schierati per il no ai referendum abrogativi su divorzio e aborto: progressisti, insomma (con i necessari distinguo), e lontani dalla classica definizione spregiativa
    CITAZIONE
    amante del quieto vivere, conservatore in politica, tradizionalista nella cultura, ipocritamente puritano nel costume
328 replies since 17/11/2015
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