Attacco alla magistratura

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    171
    Reputation
    +9

    Status
    Offline
    https://www.ilpost.it/2024/03/27/governo-t...ali-magistrati/

    Il governo ha introdotto i test psico-attitudinali per i futuri magistrati
    Furono proposti a lungo da Silvio Berlusconi, ma mai introdotti: dal 2026 faranno parte del concorso per entrare in magistratura e sono già stati molto criticati.
    _________________

    Non a caso il primo ad attaccare la magistratura (penale) col suo impero mediatico è stato Berlusconi, certamente non un modello di statista e con problemi penali non indifferenti. La storia adesso si ripete con la ducetta Giorgia Meloni, che per ragioni ideologiche (estrema destra illiberale, neo-fascista) non tollera contropoteri a quello esecutivo che attualmente esercita. Anche in questo caso, come con Berlusconi, il contropotere da mettere sotto schiaffo è la magistratura, che dopo la mortificazione/neutralizzazione del potere legislativo -che con la vigente legge elettorale non è più rappresentante del popolo (costituzionalmente) sovrano ma espressione delle sole segreterie dei partiti- è rimasto l'unico contropotere al potere esecutivo.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    171
    Reputation
    +9

    Status
    Offline
    Chiederei a Nordio, che vuole fortemente questa 'novità':"Caro Nordio, hai mai pensato che se questo test fosse stato in vigore ai tuoi tempi tu, quasi certamente, non avresti potuto fare il magistrato?"

    P.S. Sarebbe stato un effetto buono della legge, ma sarebbe stato, per altre ragioni, un prezzo troppo alto da pagare per evitare personaggi come Nordio.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    2,484
    Reputation
    +455
    Location
    Lazio

    Status
    Online
    Sono avversa a ogni tentativo di limitare l'indipendenza della magistratura, e questo governo ci riprova alla grande.
    Penso tuttavia che un test attitudinale per i futuri magistrati (ovviamente è da vedere come verrà strutturato) abbia la sua ragion d'essere. Anche per i docenti, aggiungo, e in generale per le professioni in cui si deve comunque "giudicare".

    Edited by virelle - 29/3/2024, 15:06
     
    Top
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    15,419
    Reputation
    +1,448
    Location
    Verona

    Status
    Online
    I test psico-attitudinali ai magistrati (solo a loro, neanche fossero le uniche persone a svolgere lavori di responsabilità) hanno il forte sapore di un attacco a una categoria che il centrodestra negli ultimi vent'anni ha screditato e osteggiato in tutti i modi.
    I politici hanno anch'essi un enorme potere, perché non analizzare anche loro?
    E' una misura ingiusta e grossolana che denota ancora una volta l'insofferenza di questa destra verso qualunque potere limiti in qualche modo quello dell'esecutivo.
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    2,484
    Reputation
    +455
    Location
    Lazio

    Status
    Online
    I governi "autoritari" hanno una intrinseca tendenza al controllo del potere giudiziario e questo non fa eccezione. Sul che, come sopra, dissento in toto.
    Una prova attitudinale è già prevista per i concorsi in polizia e credo in tutti quelli militari.Troverei utile e non persecutorio estenderlo a tutti coloro che, nel pubblico impiego, hanno compiti di giudizio e valutazione.
    Il paragone con i politici a mio parere non è appropriato. Trattandosi di ruoli elettivi, verrebbe pre-condizionata la scelta democratica; idem per i giudici qualora -come in alcuni paesi- fossero scelti dai cittadini.
    L'intento è ovviamente satirico...
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    6,074
    Reputation
    +7
    Location
    Pianeta terra

    Status
    Offline
    Sono d'accordo con Oskar, penso che tutti i politici dovrebbero essere analizzati.
    Personalmente io i politici gli avrei fatti tornare a scuola, poi ho sentito che Salvini voleva fare lui le scuole per i politici e mi è venuto mal di stomaco..
    Quindi che dire.. nulla..
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    19,378
    Reputation
    +1,836
    Location
    Germania

    Status
    Online
    Andando avanti per paradossi sarebbe forse più opportuno che sottoporre i politici a test attitudinali, sottoporre ad essi gli elettori dato che scelgono i politici.

    Cito ancora una volta questo mio post dedicato ad un libro in cui si prospettano tesi, difficilmente realizzabili, ma che dovrebbero indurre a riflettere: https://storiaepolitica.forumfree.it/?t=75849994
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    19,378
    Reputation
    +1,836
    Location
    Germania

    Status
    Online
    CITAZIONE (virelle @ 10/4/2024, 10:14) 
    I governi "autoritari" hanno una intrinseca tendenza al controllo del potere giudiziario e questo non fa eccezione.

    I governi "autoritari" tendono a eliminare la separazione dei poteri sottoponendo la giustizia all'esecutivo e eliminando, di fatto, il legislativo. E una tendenza in questo senso si mostra sempre più chiaramente in Italia, con ma non solo in essa.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    2,484
    Reputation
    +455
    Location
    Lazio

    Status
    Online
    Purtroppo è come scrivi! ;_;
    La discussione sul libro di Bannon risultò molto interessante, vale la pena di rileggerla. E credo non si possa che ribadirne la conclusione: perché la democrazia funzioni (almeno decentemente) occorrono cittadini consapevoli delle loro scelte. Ciò richiede una cultura e, per me soprattutto, un'etica adeguate.
    Riporto un post di Bluemme (non più iscritto, mi spiace!) molto appropriato.
    CITAZIONE
    La democrazia ha fallito o piuttosto ha fallito lo stato sociale? Provo a spiegarmi meglio. Tanti osservano che la maggior parte degli elettori sono disinformati ma soprattutto sono ignoranti (perché una persona che dispone di adeguate conoscenze e senso critico può essere in grado di fiutare la propaganda e scansarla). Una delle finalità di un sistema di istruzione pubblico (presente in tutti i paesi che sono considerati democratici) dovrebbe essere proprio la formazione di cittadini consapevoli del mondo, capaci di informarsi senza lasciarsi trarre in inganno, di valutare le scelte della loro vita (politiche ma anche di altro tipo) in modo razionale, responsabili nell'atteggiamento rispetto all'interesse generale della comunità. Perché questo non succede? Perché i cittadini sono ignoranti al punto che qualcuno pensa di rinunciare al suffragio universale, di alterare l'uguaglianza del voto o di stabilire forme di governo tecnocratiche? Proprio perché il sistema educativo non funziona, e non parlo solo di scuola ma anche per esempio quella TV pubblica che nei primi decenni della sua esistenza ha consentito la diffusione dell'uso dell'italiano e insegnato a molti analfabeti a leggere e a scrivere. Lo Stato dispone degli strumenti per educare tutti, bambini, giovani, adulti, anziani. Ma vuole educarli davvero, oppure li preferisce ignoranti come pretesto per ritornare a forme di aristocrazia?
    Beh noi potremmo anche oligarchici e decidere che preferiamo la soluzione di abbandonare la democrazia, solo che il deficit del sistema educativo comporta anche altri problemi oltre a questo: ad esempio la devianza sociale, la disoccupazione, la criminalità derivano tutte da un deficit di tipo educativo. Direi quindi che faremmo bene a curare la democrazia per curare anche tutto il resto.
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    171
    Reputation
    +9

    Status
    Offline
    CITAZIONE (virelle @ 10/4/2024, 10:14) 
    I governi "autoritari" hanno una intrinseca tendenza al controllo del potere giudiziario e questo non fa eccezione. Sul che, come sopra, dissento in toto.
    Una prova attitudinale è già prevista per i concorsi in polizia e credo in tutti quelli militari.Troverei utile e non persecutorio estenderlo a tutti coloro che, nel pubblico impiego, hanno compiti di giudizio e valutazione.
    Il paragone con i politici a mio parere non è appropriato. Trattandosi di ruoli elettivi, verrebbe pre-condizionata la scelta democratica; idem per i giudici qualora -come in alcuni paesi- fossero scelti dai cittadini.
    L'intento è ovviamente satirico...

    Se si ritiene doveroso un test attitudinale per chi deve svolgere ruoli istituzionali o comunque 'delicati' questo dovrebbe riguardare anche i politici nel momento in cui accedono a ruoli istituzionali (nel caso di elezione diretta del capo del governo o del capo dello Stato anche tale candidatura dovrebbe essere sottoposta a previo test attitudinale). La scelta democratica -da non divinizzare come spesso e furbescamente succede- resta tale anche se, come già avviene, sia l'elettore (elettorato attivo) che il candidato (elettorato passivo) devono comunque rispondere a criteri di legge (seppure attualmente non attitudinali).
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    2,484
    Reputation
    +455
    Location
    Lazio

    Status
    Online
    Non confonderei i due piani. I politici non sono figure professionali del pubblico impiego, ma cittadini liberamente scelti dai cittadini stessi per svolgere i ruoli previsti dalla Costituzione e dalla normativa dedicata . E ovviamente tutti quanti rispondono alle leggi.
    Senza divinizzare -figuriamoci! - la democrazia, la sua versione moderna non prevede alcuna selezione preventiva. Introdurne, sia per l'elettorato attivo che passivo, rappresenterebbe un pericoloso anacronismo.
    I giudici sono invece "funzionari" dello stato: alcuni paesi prevedono per loro prove attitudinali, altri no. Personalmente le riterrei utili, e non solo per loro: anche docenti, addetti al personale e in genere ai rapporti con le persone -ognuno in relazione al suo ruolo- sarebbero scelti con maggiore cognizione di causa.
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    171
    Reputation
    +9

    Status
    Offline
    CITAZIONE (virelle @ 10/4/2024, 15:49) 
    Non confonderei i due piani. I politici non sono figure professionali del pubblico impiego, ma cittadini liberamente scelti dai cittadini stessi per svolgere i ruoli previsti dalla Costituzione e dalla normativa dedicata . E ovviamente tutti quanti rispondono alle leggi.
    Senza divinizzare -figuriamoci! - la democrazia, la sua versione moderna non prevede alcuna selezione preventiva. Introdurne, sia per l'elettorato attivo che passivo, rappresenterebbe un pericoloso anacronismo.
    I giudici sono invece "funzionari" dello stato: alcuni paesi prevedono per loro prove attitudinali, altri no. Personalmente le riterrei utili, e non solo per loro: anche docenti, addetti al personale e in genere ai rapporti con le persone -ognuno in relazione al suo ruolo- sarebbero scelti con maggiore cognizione di causa.

    Infatti ho parlato di politici che assumono incarichi istituzionali (ulteriori all'elezione, come ad esempio incarichi di governo): che differenza c'è rispetto ad un giudice?
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    2,484
    Reputation
    +455
    Location
    Lazio

    Status
    Online
    CITAZIONE (Salvo49 @ 10/4/2024, 17:16) 
    Infatti ho parlato di politici che assumono incarichi istituzionali (ulteriori all'elezione, come ad esempio incarichi di governo): che differenza c'è rispetto ad un giudice?

    Quella già esposta: gli incarichi di governo sono comunque politici e la loro attribuzione avviene sulla base di norme ad hoc. Com'è noto, il presidente della repubblica (eletto dal parlamento) incarica quello del consiglio, il quale propone i ministri e così via. Seguono il giuramento e i voti di fiducia... Tutte le mansioni scaturiscono comunque dall'atto iniziale, cioè le elezioni, sono "provvisorie" e comunque a termine.
    I giudici ( e altri funzionari dello stato) sono invece di carriera, intrapresa a seguito a concorsi, assunzioni e simili, e -salvo casi particolari - rimangono in servizio fino al suo termine (età, pensione).

    Per cortesia, nelle risposte non vanno quotati post interi, specialmente se prossimi, ma solo la parte necessaria alla replica.
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratore
    Posts
    19,378
    Reputation
    +1,836
    Location
    Germania

    Status
    Online
    I ministri vengono proposti dal presidente del consiglio, prestano giuramento, ma non sono necessariamente tra coloro che gli elettori hanno scelto come loro rappresentanti, cioè i parlamentari e non sono necessariamente „politici“, e neppure il presidente del consiglio deve essere un parlamentare.
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    53
    Reputation
    +1

    Status
    Offline
    L'introduzione dei test psico-attitudinali per i futuri magistrati è un ulteriore esempio dell'eccessiva interferenza dello Stato nei processi di selezione e nell'amministrazione della giustizia. Questi test potrebbero essere usati per scremare i candidati in base a criteri soggettivi e arbitrari, minando la meritocrazia e la libertà individuale.

    Inoltre, il concetto stesso di un governo che valuta la "psicologia" e l'"atteggiamento" di un individuo per determinare la loro idoneità per un ruolo giudiziario è discutibile. Questo potrebbe portare a una selezione di magistrati che riflette le preferenze politiche o ideologiche del governo al potere, anziché la loro competenza professionale e il loro impegno per la giustizia.

    Piuttosto che introdurre test psico-attitudinali, dovremmo lavorare per garantire un sistema giudiziario basato sulla trasparenza, sull'indipendenza e sulla competenza professionale. La selezione dei magistrati dovrebbe essere basata sulle loro qualifiche, sulla loro esperienza e sulla loro integrità, non su valutazioni soggettive della loro personalità o dei loro atteggiamenti.
     
    Top
    .
22 replies since 28/3/2024, 09:01   282 views
  Share  
.