Storia e Politica

Votes taken by Oskar

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    Invito a discutere di questi argomenti nella discussione opportunamente aperta da Lucrezio.
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    LAVORI ARCHEOLOGICI ti prego di desistere una volta per tutte da questi comportamenti o, a malincuore, dovremo prendere atto del fatto che non hai intenzione di rispettare né il nostro regolamento, né i richiami degli amministratori.

    Se intendi esporre le tue tesi sei libero di farlo aprendo una discussione ad hoc, citando fonti e rispettando, nel dialogo, ovviamente anche eventuali critiche di merito. Non continuare però a intervenire ossessivamente qui, cercando di far passare le tue idee, basate solo sui tuoi personali convincimenti, per verità assolute.

    Odio scrivere questi interventi; anche per questo non ne seguiranno altri di questo tipo.
    Credimi quando ti dico che, pur essendo spesso in disaccordo e non capendoti a volte, ti rispetto e amo confrontarmi con te. Non desidero in alcun modo allontanarti ma davvero in queste discussioni sulla Palestina stiamo superando i limiti.

    Edited by Oskar - 9/11/2023, 19:29
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    Per cortesia non continuiamo a ripetere le stesse cose e non dimentichiamo che questa è una discussione di carattere storico. Finiamola con le divagazioni.
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    Quando ho letto le prime bozze della riforma Meloni mi è venuta in mente una sola, semplice domanda: ancora? Non sono bastati i fallimenti di Berlusconi e Renzi per capire che la Costituzione non va stravolta a colpi di maggioranza con cambiamenti pasticciati e fatti su misura di chi li propone?
    Questa idea di una carta à la carte, riprendendo un'espressione usata da Tomaso Montanari in un dibattito sulla riforma Renzi poco prima del referendum che nel 2016 la bocciò, è pericolosa e generalmente è una sciagura per chi la persegue.
    I cambiamenti della Carta devono essere piccoli e graduali. Se invece si vuole operare una riforma radicale di un testo che rimane oggi valido, chiaro e in cui tutti ci possiamo riconoscere, bisogna ripensare tutto il sistema di pesi e contrappesi, di poteri e garanzie, andando davvero nella direzione di una "Seconda Repubblica". Per farlo, però, è indipensabile una larghissima convergenza politica e sociale che superi le appartenenze e gli interessi di parte, una nuova Costituente. Sembra invece che si vada per l'ennesima volta verso un pastrocchio incoerente, incompatibile con la natura parlamentare della nostra Repubblica e che finirà per compattare il grosso dell'elettorato contro chi lo propone.
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    Apro questa discussione per seguire e commentare gli avvenimenti del conflitto israelo-palestinese dopo la chiusura della discussione precedente, resasi necessaria a causa della ripetitività degli interventi e dei toni non consoni di alcuni di essi.
    Fatto salvo il diritto di esprimere la propria opinione nel commentare i fatti, preciso sin da ora che messaggi contenenti accuse ad altri utenti, reiterazioni infinite degli stessi punti di vista, teorie spacciate come certezze senza alcuna fonte a supporto e polemiche varie saranno prontamente cestinati.

    Siamo arrivati a un momento decisivo della guerra: le truppe israeliane hanno circondato Gaza City, dove scarseggiano acqua, energia elettrica e benzina per gli ospedali. Siamo di fronte a una catastrofe umanitaria. Comunque la si pensi sulle ragioni storiche delle due parti, non possiamo che augurarci che a breve si arrivi a un cessate il fuoco.
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    CITAZIONE (tobia @ 31/10/2023, 16:30) 
    sei ingenuo forte

    Questo tipo di accuse agli altri non sono compatibili con il regolamento e lo spirito del forum. Invito ad attenersi ai fatti e a rispettare le opinioni altrui e gli interlocutori.
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    CITAZIONE (Patriota Italico @ 27/10/2023, 08:43) 
    La causa antecedente della Scioà fu l'apolidia, ossia l'assenza dello Stato nazionale ebraico e quindi l'assenza delle Forze armate ebraiche.
    Pertanto, in Italia e nel resto dell'Europa occidentale, la conseguenza della Scioà, lungi, anzi lungissimo dall'essere il ripudio delle sue cause, è il vulcanico parossismo delle cause medesime.
    Infatti, è molto diffuso l'odio mortale verso Israele, talvolta furente.
    Ed è altrettanto molto diffusa anche la venerazione dell'apolidia, ovvero l'odio mortale verso lo stato nazionale.
    L'odio mortale verso Israele e l'odio mortale verso lo stato nazionale sono strettamente connessi, perché Israele è lo stato nazionale per eccellenza, è l'ottimo degli stati nazionali, è il modello.
    Quindi, noi Italiani, affinché ci salviamo, dobbiamo totalmente debellare l'odio verso Israele, trasformandolo in Amore, dobbiamo imitare l'unità e l'armoniosa concordia degli Israeliani, dobbiamo ricostruire il nostro Stato nazionale affinché recuperiamo la capacità di autogovernarci e di autodifenderci, affinché progrediamo verso il raggiungimento della maturità morale.

    Definirsi ''cittadini del mondo'' significa non aver capito nulla della Scioà!

    Penso di aver letto raramente in vita mia un discorso così ai miei occhi sconclusionato.
    Innanzitutto l'apolidia è la condizione in cui si trovano gli individui privi di una cittadinanza, non ha a che fare con "l'odio mortale verso lo stato nazionale". In secondo luogo l'odio verso Israele e l'odio mortale verso lo Stato nazionale in quanto tale c'entrano storicamente poco o nulla. L'odio verso gli ebrei è anzi strettamente collegato con ideologie nazionaliste mentre quello verso lo Stato israeliano è legato sostanzialmente al peccato originale su cui è nato, ovvero l'aver portato via la terra agli arabi.
    Definire poi Israele lo "stato nazionale per ecellenza" ha poco senso. Lo Stato-nazione si fonda su un'unità culturale, etnica, di lingua e valori. Israele ha sostanzialmente solo la religione ebraica come elemento comune essendo un insieme di lingue, culture, etnie e storie che non hanno nulla a che fare le une con le altre. Inoltre non esiste alcuna "armoniosa concordia degli Israeliani": solo nei momenti di crisi come quello attuale gli israeliani si compattano, nei periodi tranquilli sono profondamente lacerati al loro interno lungo linee di separazione di natura etnica e sociale. Gli arabi israeliani, ad esempio, sono trattati come cittadini di serie B.
    Infine cerchiamo di non mischiare le cose: l'odio con Israele non ha nulla a che fare con la Shoah, anzi è proprio l'esistenza dell'orrore perpetrato durante la seconda guerra mondiale ai danni degli ebrei a giustificare, agli occhi di molti, le sistematiche violazioni dei diritti umani che proprio Israele da decenni commette ai danni dei palestinesi.
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    Nessuno sostiene che l'antisemitismo sia la causa della guerra in corso, se non indirettamente. Il punto è che le mostruose ingiustizie perpetrate ai danni degli ebrei nella storia hanno portato ad avallare un'ulteriore ingiustizia, questa ai danni delle popolazioni arabe che risiedevano nella regione palestinese prima della seconda guerra mondiale. Questa ingiustizia è alla base dei conflitti che dal 1948 ad oggi sconvolgono il Medio Oriente. Riconoscerla non vuol dire né giustificare gli orrori di Hamas di oggi né tanto meno l'Olocausto e le altre persecuzioni subite dagli ebrei nella storia.
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    In effetti ci sono anche questi elementi da considerare.
    In definitiva è impossibile capire quante vittime ha causato davvero il Covid in Italia ma è comunque evidente che parliamo di diverse decine di migliaia nel 2020 e qualche decina di migliaia anche nel 2021 e nel 2022. Un bilancio davvero molto triste.
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    Storicamente quello che sostiene dceg è vero ed è inutile nasconderlo.
    Detto questo, cerchiamo di non dimenticare che l'argomento di discussione qui è il conflitto israelo-palestinese, non un giudizio sulla chiesa cattolica in altre epoche né tanto meno una riabilitazione di Ponzio Pilato.
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    Sospendo anch'io il giudizio sulla terribile strage dell'ospedale di Gaza. Di chiunque sia la colpa, questi sono gli effetti orribili della guerra.


    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 19/10/2023, 16:46) 
    Forse siamo arrivati al dunque della "pace impossibile" (come da profetico titolo della nostra discussione). Per arrivare ad una pace o uno o entrambi devono scomparire.

    In questa e altre discussioni su Israele e Palestina non siamo (legittimamente) stati d'accordo su molte cose ma su questo punto penso si possa convergere tutti. Per quanto è incancrenita la situazione sembra che una soluzione pacifica del conflitto sia impossibile. Uno dei due contendenti, ovvero i palestinesi, è destinato purtroppo a soccombere e, a mio avviso, è quello che Israele ha sempre voluto. Le trattative di pace, almeno dalla morte di Rabin in poi, sono state pura, e poco convinta, facciata.

    Edited by Oskar - 20/10/2023, 10:58
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    Criticare col senno di poi è facile. Il governo Conte ha sicuramente fatto degli errori nella gestione della pandemia ma continuo a pensare che tutto sommato abbia gestito la difficilissima situazione abbastanza bene, muovendosi su una strettissima linea di equilibrio tra salvaguardia di vite umane e tutela del sistema sanitario da una parte e minimizzazione dei danni economici della pandemia dall'altra.
    Avrei voluto vedere cosa avrebbe combinato chi sputa sentenze oggi se si fosse trovato alle prese con una realtà così tremenda.
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    Boh, davvero è tutto incomprensibile. Pazienza, evidentemente i fatti sono una cosa, le elucubrazioni un'altra.
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    Grazie come sempre Antonio per le eccellenti spiegazioni.
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    CITAZIONE (vincenzo25000 @ 30/9/2023, 17:55) 
    Buon giorno gentilissimi,
    con molta cordialità chiedo se l'italia potesse passare da repubblica parlamentare a repubblica presidenziale modello USA
    in attesa di un vostro parere porgo i miei distinti e cordiali saluti

    Buongiorno,
    è possibile per l'Italia, come per tutti i Paesi, cambiare la propria forma di governo, quindi sì, potremmo passare dall'attuale repubblica parlamentare a una presidenziale, sul modello statunitense, o anche a una semi-presidenziale, simile a quella francese. Per farlo, come già accennato da dceg, servirebbe una riforma costituzionale complessa e articolata che dovrebbe coinvolgere decine di articoli della nostra Carta costituzionale.
    Si tratta di un procedimento estremamente complesso perché andrebbero ripensati poteri e ruolo di tutte le nostre istituzioni. Inoltre, anche se si trovasse una maggioranza parlamentare in grado di scrivere e approvare un cambiamento così radicale della Costituzione, è facile pensare che lo farebbe senza il consenso dei due terzi del Parlamento. A quel punto avrebbe luogo un referendum confermativo che probabilmente finirebbe per bocciare la riforma. Storicamente gli italiani hanno sempre respinto a larga maggioranza cambiamenti della Carta che, se confermati, avrebbero attribuito maggiori poteri al governo; ho l'impressione che si comporterebbero allo stesso modo con il presidenzialismo e, personalmente, credo che farebbero bene. Il sistema presidenziale, per quanto gli americani si sforzino di dire il contrario, conferisce un ruolo eccessivamente centrale al presidente, cosa che non amo. Se poi pensiamo a chi avremmo noi al comando, beh, che Dio ce ne scampi.
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