Storia e Politica

Votes taken by virelle

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    Avevo letto da parecchio, e credo pubblicato anche qui, della "residenza" estera di vari capi Hamas. Continuano a sfuggirmi, al presente, i criteri con cui vengono identificati come tali le centinaia di terroristi che Israele comunica via via di aver catturato nella striscia: già noti, armati o cosa?

    Quale "corpo estraneo" Israele fu subito aggredito dai paesi arabi; com'è noto vinse delle guerre, occupò a sua protezione territori limitrofi (non restituiti) e ha subito negli anni attacchi terroristici vari da parte delle organizzazioni palestinesi che si rifiutavano di riconoscerne l'esistenza come stato e, semplificando grossolanamente, di "concretizzare" il proprio, pur proclamato da Arafat e riconosciuto da molti paesi.
    I civili palestinesi sono, a mio parere, vittime "sacrificali": di Israele, perché con le sue risposte al terrorismo ne ha prodotto in numero abnorme rispetto alle proprie, ma anche dei loro "governanti" (variamente finanziati) che rigettano le possibili soluzioni e con i loro atti aggressivi li espongono alle sanguinose controffensive israeliane.

    Se gli organismi internazionali non fossero purtroppo fin dall'origine - a causa della loro medesima struttura - inefficaci e inefficienti, tutta l'area dovrebbe essere sotto controllo neutrale, i due stati sorvegliati "speciali" e la tutela dei diritti umani costantemente garantita.
    Della tremenda fase in corso, l'onere iniziale compete ovviamente ad Hamas - e si fatica a comprendere la "logica" dell'aggressione violenta ai civili israeliani- , tuttavia la ferocia nei confronti degli abitanti di Gaza con la quale il governo israeliano ha condotto e prosegue la sua rappresaglia calpesta addirittura i diritti umani, suscita giustificata indignazione e rinfocola un antisemitismo che si sperava lontano.
    La grave responsabilità di non consentire quanto meno tregue durature spetta ad Hamas e naturalmente a Netanyau, ma è a mio parere condivisa dagli USA, che si limitano nei suoi confronti a vani ammonimenti e, soprattutto, si avvalgono a suo favore del veto (un ormai assurdo residuato bellico) nella commissione UNU.

    Edited by virelle - 24/3/2024, 18:11
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    Non si arriva da nessuna parte con la logica, a mio parere ingenua, del "loro sono più cattivi di noi!". Sulla Nato, la posizione russa e in generale gli assetti post guerra fredda si è discusso parecchio, e con la partecipazione di molte voci, "a cavallo" tra i due secoli. Ho rintracciato un articolo che credo possa far meglio comprendere gli eventi successivi: www.galileonet.it/big-nato-pro-e-contro/
    CITAZIONE
    Hanno partecipato alla tavola rotonda: Francesco Calogero (chairman del Pugwash Council), Cathleen S. Fisher (Henry L. Stimson Center, Washington), Alexei Arbatov(membro del parlamento russo), Kenneth Luongo (direttore del Russian-American Nuclear Security Advisory Council), Erzsebet N. Rozsa (Hungarian Institute for Internal Affairs, Budapest), Alexander A. Konovalov (presidente dell’Institute for Strategic Assessment), Sergei Oznobistchev (direttore dell’Institute for Strategic Assessment, Mosca), Mostafa Elwi Saif (Università del Cairo, Egitto), Steve Miller (Harvard University), Nicola Cufaro-Petroni (Università di Bari, Uspid) e Rodolfo Ragionieri (Forum per i problemi della pace e della guerra, Firenze).
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    CITAZIONE (Salvo49 @ 18/3/2024, 09:44) 
    La teorica del "viva/abbasso" non mi è mai appartenuta. Mi sembra invece semplicistica la retorica, tuttora dominante nel mainstream di provenienza americana, del "... ma la Russia ha aggredito e l'Ucraina è stata aggredita". Proprio valorizzando la necessità, da te peraltro evidenziata, di comprendere l'articolato percorso storico della crisi russo-ucraina, che non comincia nel 2022, mi permetto di invitarti a rivedere tutte le fasi precedenti di questa crisi, gli accordi trasgrediti, le promesse saltate, le garanzie farlocche ecc. ecc.

    Be', la tesi per cui i cittadini russi votano Putin in quanto hanno capito che la guerra in Ucraina non è una guerra imperialista ma difensiva, contro la politica -quella sì imperialista- di accerchiamento e sgretolamento della Russia che l'infame Occidente a guida americana persegue dalla fine del regime sovietico non mi sembra un giudizio propriamente "articolato". E la qualifica di "infame" all'intero Occidente andrebbe almeno motivata.
    Quanto al comprendere, ripercorrere ecc. credo di averlo fatto ad abundantiam già prima dell'invasione, quando ogni considerazione sui rischi della reazione russa provocava accuse di filo-putinismo. La discussione sulla Crisi ucraina, pur mutilata dalla scortese auto-cancellazione dei post di frapalin, sostenitore a mio parere acritico della "virtù" ucraina, contiene diversi post in proposito e altri figurano in questa. Di "come si fa la storia" abbiamo discusso qui: https://storiaepolitica.forumfree.it/?t=79574325 evidenziando la correttezza metodologica che il giudizio richiede.
    Nel caso specifico -peraltro quasi mai, in ogni conflitto- le vittime non sono del tutto "innocenti", il che va esposto con chiarezza, ma restano appunto vittime: il giudizio conclusivo non può porre sullo stesso piano aggrediti e aggressori, e tanto meno a giustificare questi ultimi. E, per concludere, ritengo di possedere strumenti adeguati a "fronteggiare" il dominio del mainstream americano.
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    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 18/3/2024, 07:14) 
    E adesso verranno fuori i soliti complottisti sostenendo che l'esito della votazione è stato truccato! ;)

    Qualche dubbio sulle modalità del voto penso sia lecito: https://tg.la7.it/esteri/elezioni-in-russi...-03-2024-208595
    Ovviamente dissento dalla tesi semplicistica del "viva/abbasso" che sembra essere quella di Salvo49 . Il giudizio storico è ben più articolato. Rimane che gli invasori sono stati i Russi.
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    CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 17/3/2024, 08:30) 
    Sono importanti e preziose le dichiarazioni pubbliche come quelle di Macron nella direzione della rassegnazione degli Europei a combattere se ce ne sarà bisogno.
    Affermare di tanto in tanto questa ovvietà alla disponibilità alla guerra è l'unico modo che abbiamo per provare a forse scansarla quanto ad effetti più diretti su di noi.

    Su ciò, ahinoi, potrei a questo punto (quasi) concordare.
    CITAZIONE
    Non dobbiamo pensare ai russi come a degli esseri umani, ma come a delle bestie feroci: l'unico modo per dissuaderli è far loro percepire di essere noi potenzialmente molto più violenti e pericolosi di loro e loro molto più nella condizione di cercare una via di fuga che non noi.

    Addirittura! Parte di loro sarà senz'altro accecata dalla propaganda putiniana (non hanno mai avuto una democrazia, per quanto difettosa), ma altri tendo a considerarli a loro volta vittime di un regime autocratico. Le file ai seggi di oggi a mezzogiorno danno un segnale di consapevolezza e coraggio.
    CITAZIONE
    E' una faccenda di deterrenza e vale anche quando come nel nostro caso la guerra mondiale -ci piaccia o no- è ormai già cominciata.

    La quale deterrenza potrà produrre qualche risultato negoziale, o ci aspetta comunque un conflitto aperto?
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    I battibecchi sono comunque da censurare. Peraltro cavaliere80 non ha evidentemente letto bene il post, nè guardato il video di Rampini. Che la scelta del presidente sia "tra un deficiente e un delinquente" è la battuta che circola negli Usa, non un'opinione di Salvo49.
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    I temi economici non sembrano a prima vista in linea con una discussione sul disarmo. Peraltro la connessione c'è, abbastanza intuitiva: l'iper liberismo ha certamente favorito anche i grandi produttori di armi e non mi sembra una malignità supporre che la loro pressione possa influenzare le decisioni politiche in direzione tutt'altro che pacifista.
    Anche di recente Joseph Stiglitz ha sottolineato che
    CITAZIONE
    ... le politiche del neoliberismo hanno fallito aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere.(www.milanofinanza.it/news/la-lezio...309152206147720)

    Di suo ho letto appunto Il prezzo della disuguaglianza: già dieci anni fa evidenziava il danno che essa apporta all'intera popolazione.

    Edited by virelle - 11/3/2024, 17:12
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    Per nulla normale! E che sia "duro, tutto d'un pezzo" (pro domo sua, soprattutto) a me sembra un grave difetto. Problemi e situazioni sono quasi sempre complessi, specie in politica, saper considerare i diversi angoli di visuale è indispensabile per scegliere la soluzione migliore. Non si tratta di un segnale di debolezza, ma al contrario dimostra intelligenza.
    E che rappresenti una minaccia per la democrazia americana lo sostengono persino tre donne che hanno lavorato con lui! www.ansa.it/sito/notizie/mondo/202...648a2d59a2.html
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    Ritengo importanti e positive le utopie, come ho scritto nell'altra discussione, nel senso che rappresentano la "giusta" finalità, pur irraggiungibile, cui i comportamenti individuali, politici e sociali dovrebbero tendere. Il disarmo mondiale per me fa parte della categoria.
    Non ci arriveremo, ma noi tutti dovremmo appunto "tendere" a esso, cioè impegnarci per ridurre i conflitti operando nei vari settori che li favoriscono o addirittura determinano per trarne profitto. Eccone uno, direi il principale. L'economista è cattolico e io laicissima: concordo sui danni dell'ultra liberismo.



    Edited by virelle - 8/3/2024, 14:43
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    Ritengo positive le utopie,Acqua blu, nel senso che ci fanno scorgere la finalità "giusta" cui dovremmo tendere. E ne fa parte il disarmo mondiale, che purtroppo non sarà (mai, temo) praticato. Più in concreto, ma non vedrò neppure questo, auspicherei un paese neutrale, che possiede armi solo per la sua difesa e ne fornisce con molta oculatezza le sue ben preparate forze dell'ordine.
    Cercherò il film Acab,FRATT, sarà certo interessante. Ritengo comunque che nella gestione di manifestazioni, cortei e simili eventi non occorrano professionisti di chissà quale livello e tanto meno soggetti violenti quanto gli ultras (andrebbero scartati a priori!), ma semplicemente agenti idonei sia nel fisico (è prevista, che io sappia, anche la pratica di arti marziali) che nella mente (... nonché l'assistenza psicologica) e in grado di usare con razionalità gli strumenti di cui sono forniti.
    Ho frequentato un poligono di tiro: non è accettabile che a un poliziotto "scappi un colpo". Il manganello escluderei si preveda di usarlo su chi capita a tiro: un mio studente aveva riportato danni permanenti nella prima adolescenza. Eccetera.
    E mi sembrano pessimi segnali per la democrazia sia la difesa dell'impunità delle forze dell'ordine da parte dei politici che la rassegnazione dei cittadini nei casi di violenze anche mortali.

    Edited by virelle - 8/3/2024, 09:44
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    Condivido in pieno: seguendo i suoi post, oltre a essere informati risparmiando al caso tempo e fatica, si ha modo di riflettere e talvolta di modificare affermazioni di parte (non corrispondenti ai dati) che ci erano rimaste in mente come valide.
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    Tutta la discussione "trasmette" in definitiva un messaggio che riassumerei in conoscenza e cautela. E, in generale, non è possibile rifiutare/estraniarsi in toto rispetto a tecnologie che, piaccia o meno, sono ormai entrate nell'uso.
    Quanto alla storia ChatGTP3 è davvero scadente anche perché non accede al web. Con la versione 4 (da un sito di prova) va meglio.

    CITAZIONE
    - Quali eredi Hitler aveva indicato nel suo testamento?

    -Adolf Hitler non aveva figli né designò eredi personali nel senso tradizionale nel suo testamento. Tuttavia, nel suo testamento politico, redatto poco prima del suo suicidio il 30 aprile 1945, Hitler nominò diversi successori per le posizioni chiave del Reich tedesco. Nominò l'Ammiraglio Karl Dönitz come Presidente del Reich (Reichspräsident) e capo di stato, e Joseph Goebbels come Cancelliere del Reich (Reichskanzler). Tuttavia, la morte di Hitler segnò effettivamente la fine del Terzo Reich, e i suoi cosiddetti "eredi" ebbero poco tempo o potere per influenzare gli eventi successivi, dato che la Germania si arrese incondizionatamente agli Alleati l'8 maggio 1945. Goebbels si suicidò un giorno dopo la morte di Hitler, mentre Dönitz fu arrestato e in seguito processato durante i Processi di Norimberga.

    -Puoi indicarmi una bibliografia su questo argomento?

    Certamente, posso fornirvi una bibliografia di base su Adolf Hitler, il suo testamento e la fine del Terzo Reich:

    1. Kershaw, Ian. "Hitler: A Biography." W. W. Norton & Company, 2008.
    - Questa biografia completa di Hitler fornisce un'analisi dettagliata della sua vita, del suo regime e delle sue ultime volontà.
    2. Joachimsthaler, Anton. "The Last Days of Hitler: The Legends, The Evidence, The Truth." Cassell, 1999.
    - Questo libro esamina gli ultimi giorni di Hitler nel bunker di Berlino e include discussioni sul suo testamento politico.
    3. Fest, Joachim C. "Hitler." Harcourt Brace Jovanovich, 1974.
    - Un'altra biografia influente che tratta la vita di Hitler e le circostanze della sua morte.
    4. Trevor-Roper, Hugh. "The Last Days of Hitler." University of Chicago Press, 1992.
    - Inizialmente pubblicato poco dopo la seconda guerra mondiale, questo libro è il risultato di un'indagine condotta dall'autore, incaricato dagli Alleati di scoprire la verità sulla morte di Hitler.
    5. Beevor, Antony. "Berlin: The Downfall 1945." Viking, 2002.
    - Questo libro fornisce un resoconto dettagliato della battaglia di Berlino e degli eventi che hanno portato alla caduta del Terzo Reich.
    6. O'Donnell, James P. "The Bunker." Da Capo Press, 2001.
    - Basato su interviste con sopravvissuti che erano nel bunker di Hitler, questo libro offre una prospettiva interna sugli ultimi giorni del dittatore.
    7. Shirer, William L. "The Rise and Fall of the Third Reich: A History of Nazi Germany." Simon & Schuster, 1960.
    - Questo classico della storiografia fornisce un resoconto completo della storia del Terzo Reich, incluso il periodo finale della guerra.
    8. Vinogradov, V. K., Pogonyi, J. F., Teptzov, N. V., and Bushuyeva, I. R. "Hitler's Death: Russia's Last Great Secret from the Files of the KGB." Chaucer Press, 2005.
    - Questo libro presenta informazioni tratte dagli archivi del KGB riguardanti la morte di Hitler e il destino dei suoi associati più stretti.

    Ricordate che la disponibilità di questi libri può variare a seconda della vostra posizione geografica e che potrebbero essere disponibili nuove pubblicazioni sull'argomento. È sempre utile controllare le biblioteche locali o le risorse accademiche online per le opere più recenti e approfondite.


    Edited by virelle - 29/2/2024, 19:04
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    Mi chiedevo quale valore indicativo abbiano le elezioni sarde (1.400.000 circa i votanti). Qui l'analisi di Sole24: www.ilsole24ore.com/art/elezioni-s...nC?refresh_ce=1
    CITAZIONE
    Chi ha più da perdere da questo primo test elettorale del 2024 sono senza dubbio Giorgia Meloni ed Elly Schlein[...] è stata Meloni a imporre il candidato del centrodestra. Paolo Truzzu sindaco di Cagliari, che tra i suoi cimeli sfoggia un tatuaggio con su scritto TRUX sul bicipite non certo possente... al posto del governatore uscente sostenuto dalla Lega Christian Solinas.

    Ma ha problemi anche Schlein, che ha accettato la candidata 5stelle Todde: parte degli elettori Pd potrebbe votare per Soru.
    Conte si barcamenerà comunque:
    CITAZIONE
    Se Todde dovesse perdere imputerà la sconfitta alla spaccatura tra i dem e al mancato sostegno delle altre liste del centrosinistra. Se invece a sorpresa dovesse vincere (gira un sondaggio in cui si parla di un testa a testa tra Todde e Truzzu) se ne prenderà il merito avendo imposto lui la candidata all’alleato.

    Salvini spera in un risultato favorevole di partito, Tajani di matenere l'8% delle ultime elezioni.

    Edited by virelle - 25/2/2024, 17:10
  14. .
    Penso possa interessare questa intervista ad Alexander Alden, senior fellow all’Atlantic Council, ... in precedenza ha lavorato al Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, al Dipartimento di Stato e al Pentagono. https://www.quotidiano.net/esteri/usa-guer...e-iran-i6ludhar
    Parla delle candidature e in particolare degli eventuali sostituti di Biden, "smontando" quella che ritenevo più logica.
    CITAZIONE
    Se Biden decidesse all’improvviso di ritirare la sua candidatura, la scelta naturale sarebbe la vice presidente. Però tutti sanno che Kamala Harris è politicamente debole e impopolare”.

    Ho fatto un rapido giro in rete per capire come mai lo sia tanto, ma non ho trovato risposte esaurienti. Viene da di rispondere "perché è donna e nera", però mica devono votarla i repubblicani, e intanto pare che una certa élite democratica corteggi Michelle Obama, donna imponente e nerissima. Valli a capire 'sti americani!
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    CITAZIONE (CISALPINO @ 14/2/2024, 13:10) 
    La Bibbia ebraica virelle secondo tradizione fu ispirata da Elohim. Quindi ciò che vi è scritto al suo interno deve essere considerato veritiero oppure no? Poi bisogna capir bene cosa significhi "ispirata" capisci?

    Cosa c'entra? Devi aver letto male... Ho scritto: Consideriamo un fonte nota e "certificata" da autorevoli fonti secondarie, per es.il trattato di pace XY
    E, ovviamente, non considero tale un testo religioso.
328 replies since 17/11/2015
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