Storia e Politica

Posts written by Oskar

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    In tutte le guerre novecentesche l'esercito russo ha dato pessime prove di sé ed ha prevalso, quando ha prevalso, solo grazie alla superiorità di uomini e mezzi. Inoltre il fatto di non aver alcuna remora nel sacrificare anche milioni di uomini pur di vincere è un'abitudine che va avanti in Russia da tempo immemore: era così nella Russia zarista, era così negli anni dell'URSS ed è così oggi. Putin è l'erede di lunghe tradizioni.
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    CITAZIONE (Ondablu @ 22/4/2024, 19:22) 
    Se mi parli di bisogni primari penso che tutti abbiano diritto ad accedervi e anche la destra si batte affinché ognuno possa soddisfare tali bisogni, non capisco il ragionamento di uguaglianza, cioè dovremmo tutti avere villa con piscina e Lamborghini?

    No ma tutti dovremmo poter avere pari opportunità nell'accesso agli studi universitari, anche fuori sede, e alle prestazioni sanitarie specialistiche. Tutti dovremmo essere nella posizione di non dover accettare contratti scandalosi pur di lavorare. Tutti dovremmo poter ambire a soddisfare bisogni che vadano oltre quelli primari, bisogni di crescita personale, culturale, intellettiva.
    Battersi per una società più equa dovrebbe essere l'essenza della politica di sinistra.
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    Ti chiedo, se non altro, queste semplici cose:

    - evita di citare interi post altrui
    - non aprire nuove discussioni fotocopia di altre già esistenti
    - non postare continui interventi di pochissime parole
    - fai del tuo meglio per rendere comprensibile ciò che scrivi


    Tutto qui, non c'è altro da aggiungere.
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    Rimanendo all'argomento della discussione, difendere il mercato nero come forma di "sopravvivenza alle oppressioni dello Stato" è illegale e pericoloso, oltre che profondamente ingiusto per chi, invece, opera nella legalità e rispettando le leggi.

    CITAZIONE
    Immaginate un piccolo imprenditore che, soffocato dalle tasse e dai regolamenti, cerca di far decollare il suo business offrendo prodotti o servizi senza l'approvazione del governo. Questo imprenditore non è un criminale; è un individuo che cerca di sopravvivere e prosperare in un ambiente ostile.

    Certo che è un criminale, perché sottrae quote di mercato a chi lavora attenendosi alle norme. E attenzione che il rispetto delle norme non significa unicamente pagare le tasse, che sono necessarie per mantenere scuole, ospedali e altre forme di welfare, ma anche sottostare a leggi che regolano il salario dei dipendenti e la loro sicurezza nello svolgimento del lavoro.

    Il fatto che gli Stati democratici contemporanei abbiano delle mancanze non vuol dire dover sostenere la disastrosa utopia di un mondo senza regole, nel quale a spadroneggiare sarebbe sempre e solo il più forte e in cui i deboli non avrebbero alcuna tutela salariale, giuridica, sanitaria e sociale.
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    Nel regolamento c'è scritto chiaramente:
    CITAZIONE
    Si esortano tutti gli utenti a scrivere in maniera comprensibile e chiara evitando il più possibile l'utilizzo di espressioni e di abbreviazioni tipiche del linguaggio delle chat e degli SMS.

    Nelle raccomandazioni invece si legge:
    CITAZIONE
    Quando scrivete un post di fatti storici tenete conto delle esigenze di chi legge. Il lettore desidera poter approfondire un determinato argomento per cui messaggi di una o due righe risultano inconsistenti. Quando questi si susseguono la discussione finisce per annoiarlo e allontanarlo dal forum, con gravi danni per la nostra immagine.

    e anche:
    CITAZIONE
    Quando intendete iniziare una nuova discussione controllate, con il tasto "Cerca nel Forum" in homepage, se ne esiste già una che tratta l'argomento di cui volete parlare; in tal caso integrate il dibattito esistente, al fine di rendere i confronti più compatti e partecipati.
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    Sostenere la bontà di un sistema sanitario basato sulle assicurazioni private parlando di prevenzione è un'operazione insidiosa.
    Lo è perché usa un argomento valido (quello della necessità di investire sulla prevenzione delle malattie) per giustificare uno scenario che per molte persone vorrebbe dire, senza tanti giri di parole, morire.
    La prevenzione si può e si deve fare senza smantellare il sistema sanitario nazionale. Lo Stato avrebbe enormi guadagni in termini di riduzione della spesa sanitaria se la popolazione adottasse stili di vita sani e monitorasse periodicamente il proprio stato di salute. Esistono però, come accennato da Mario, malattie che non sono prevenibili. Allo stesso modo, ci sono patologie associate a particolari tipi di lavoro ed altre ad eventi traumatici che non si possono azzerare neanche con la migliore prevenzione. Se affidassimo la sanità ai privati finiremmo per lasciare milioni di nostri concittadini indigenti senza gli strumenti per curarsi.

    CITAZIONE
    Nel contesto dell'anarco-capitalismo, gli individui avrebbero il controllo diretto dei propri mezzi e sarebbero liberi di decidere come spendere i propri soldi in base alle proprie priorità e valori personali. Ciò potrebbe portare a una maggiore efficienza nell'allocazione delle risorse e a una maggiore soddisfazione individuale.

    Questa è, spero mi perdonerai la franchezza, un'illusione che si basa sull'idea che l'uomo sia un essere pienamente razionale e che ha tutti gli strumenti e le informazioni per decidere al meglio come investire le proprie risorse. Non è così: vi è una enorme disparità di cultura, situazione famigliare di partenza, intelligenza, accesso ai dati e finanche gusti tra la persone che, in un sistema senza alcuna regolazione statale, porterebbe a una società talmente piena di disuguaglianze da essere a perenne rischio di collasso sociale.
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    CITAZIONE (Atlantista @ 20/4/2024, 19:35) 
    La Russia è un Paese canaglia, guidato da un criminale di guerra conclamato, sul cui capo pende un mandato d cattura internazionale (che, pertanto, ha precluso mezzo mondo per i suoi spostamenti): finché perdura questa situazione, la Russia DEVE essere considerata un paria dai Paesi civili anche in campo sportivo, vada a gareggiare tra i suoi simili (Corea del Nord, Iran & Co).

    Siamo d'accordo. L'ipocrisia è escludere solo la Russia quando il mondo è pieno, purtroppo, di Stati canaglia.
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    Israele ha colpito l'Iran per primo, questo è un dato di fatto.
    La reazione iraniana mi è apparsa il "minimo sindacale" che il governo di Teheran potesse fare per non perdere la faccia davanti al suo stesso popolo dopo l'azione gravissima perpetrata da Israele ai danni del consolato iraniano in Siria. I leader iraniani si sono persino affrettati a dire che per loro, dopo il lancio di droni e missili, la questione era chiusa se lo Stato ebraico non avesse risposto con ulteriori attacchi.
    Israele, nonostante i tentativi diplomatici di mezzo mondo per fermarlo, ha comunque voluto avere l'ultima parola e ora siamo nelle mani del buon senso degli iraniani per scongiurare un'escalation che sarebbe completamente colpa dello Stato ebraico. E c'è ancora chi difende Israele e il suo sciagurato premier.
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    CITAZIONE (FRATT @ 15/4/2024, 11:38) 
    Dunque io rimango convinto che per l'Ucraina non vi sia altra uscita che un accordo per salvare il salvabile, soprattutto perché nessun altro farà per lei più di quanto si stia già facendo.

    Lo penso anch'io.
    Mi sembra però che molti ritengano preferibile che l'Ucraina venga lentamente distrutta se questo significa indebolire la Russia.
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    Ci sono diversi passaggi che non mi convincono in questa dissertazione, che a mio avviso si pone l'obiettivo troppo ambizioso di spiegare in poche righe le cause di diversi conflitti attualmente in corso.

    1. Non vengono prese adeguatamente in considerazione le ragioni politiche e militari delle guerre. Sembra che la globalizzazione sia la fonte di tutti i mali quando invece nel caso del conflitto tra Russia e Ucraina non si può non identificare nel processo di allargamento della Nato in Europa orientale una delle cause principali.
    2. Si sorvola sulle ragioni locali dei conflitti: dalle ormai lontane origini della guerra israelo-palestinese alle conseguenze del crollo dell'Unione Sovietica.
    3. Il fatto che alcuni Paesi, la Cina su tutti, si siano arricchiti grazie alla globalizzazione è figlio della possibilità che hanno avuto di vendere sempre più massicciamente i loro prodotti in Occidente. I conflitti sono da sempre un freno al commercio mondiale e sono deleteri per un'economia esportatrice come quella cinese. Allo stato attuale la Cina non ha interesse ad alimentare le guerre e, infatti, sta mantenendo una posizione di equilibro e moderazione in tutti gli scenari di crisi. In questo senso la tesi secondo cui la globalizzazione ha favorito Paesi che hanno interesse a fare la guerra all'Occidente appare infondata.
    Come se non bastasse, dei famosi Paesi BRICS l'unico coinvolto nelle guerre in corso è la Russia e per cause che poco hanno a che fare con la globalizzazione.
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    CITAZIONE (DataDrifter @ 21/4/2024, 08:39) 
    In secondo luogo la storia ci insegna proprio che più lo Stato è presente, più sono presenti oppressioni, ingiustizie e guerre.

    Quando si scrivono cose simili sarebbe necessario circostanziarle altrimenti si cade nella propaganda.
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    Il Movimento 5 stelle di oggi non è lo stesso di quello delle origini. E' diventato a tutti gli effetti un partito e le sue battaglie più importanti, a partire dal reddito di cittadinanza, sono molto più vicine alla sinistra che alla destra. Giuseppe Conte, inoltre, è un leader con il quale si può pensare a una coalizione, a differenza di Beppe Grillo, fortissimo quando si trattava di portare la gente in piazza e denunciare i malcostumi dei partiti ma non adatto alle trattative politche.
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    CITAZIONE (Atlantista @ 17/4/2024, 23:37) 
    Semplice: i cosiddetti studenti spesso non sono affatto "studenti", ma militanti della sinistra extraparlamentare in servizio permanente effettivo, abituati da sempre a combattere contro gli odiati poliziotti. Si "armano" con tutto quello che trovano a disposizione (i micidiali sampietrini che abbondano a Roma sono l'arma preferita, ma va bene tutto), mentre, al contrario, i poliziotti hanno l'ordine preciso di "non cedere alle provocazioni" e limitare al massimo l'uso della forza.
    Anche perché, se per disgrazia, qualche studente, vero o finto, si facesse male, oltre a rischiare una pesante denuncia, il responsabile, immediatamente individuato grazie ai video dei telefonini, finirebbe subito "crocefisso" sui social e rischierebbe anche la propria incolumità.

    Vorrei far notare due cose, per onore di verità:

    1. Il recentissimo passato smentisce completamente ciò che dici sulle forze dell'ordine. Come abbiamo visto a Siena, succede che usino la violenza e penso che ci ricordiamo tutti, andando un po' più indietro, ciò che accadde alla scuola Diaz.

    2. Le tue parole sui presunti finti studenti che picchierebbero gli agenti con sampietrini o altre armi non trovano alcun riscontro (almeno che io sappia) in video, il che nel 2024 è alquanto strano. Ovviamente se ne hai sono pronto a ricredermi.

    Edited by Oskar - 21/4/2024, 09:09
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    CITAZIONE (DataDrifter @ 15/4/2024, 20:49) 
    Io non dico che queste idee siano la verità assoluta, sicuramente potranno emergere problemi inaspettati, ma proprio non riesco a capire come possiate sostenere che l'anarchia porterebbe solo al caos e alla guerra, quando ogni giorno assistiamo a omicidi di massa perpetrati dagli stessi stati che presumibilmente dovrebbero garantire la nostra sicurezza e il nostro benessere. Forse dovremmo considerare con maggiore serietà l'idea che l'anarchia, intesa come assenza di governo coercitivo, potrebbe offrire soluzioni alternative e più pacifiche rispetto al modello statalista che abbiamo.

    p.s: Vorrei ricordare a tutti che prima, seconda e forse terza guerra mondiale, non sono certo causa dell'anarchia.

    Mettere in evidenza le mancanze degli Stati di diritto è legittimo ma non comporta il dover sostenere un sistema senza regole che porterebbe senza alcun dubbio al collasso sociale.
    Ogni aggregazione umana della storia, persino le prime comunità, si è fondata su una qualche forma di stratificazione e su norme di comportamento, scritte o no, che permettessero la convivenza tra gli individui e che prevedessero sanzioni per chi non le rispetta.
    Pensare che si possa immaginare una società in cui non esistano forme di coercizione e che la pace internazionale possa essere assicurata meglio in un mondo senza regole vuol dire, a mio avviso, essere avulsi della realtà e ignorare tutto ciò che ci insegna la storia.
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    CITAZIONE (DataDrifter @ 11/4/2024, 23:51) 
    Se uno decide di disertare in tempo di guerra per motivi morali ed etici, dovremmo sostenerlo pienamente. È un atto di coraggio e integrità, perché preferisce seguire i suoi principi anziché obbedire a un ordine che contravviene alla sua coscienza. La guerra è un affare sporco e distruttivo, e se qualcuno sceglie di non farne parte, dimostra una profonda consapevolezza dei valori umani e della pace. Invece di condannare, dovremmo ammirare e sostenere coloro che scelgono di resistere alla violenza e perseguire la via della pace.

    Io sono intrinsecamente contrario a ogni guerra ma nel momento in cui ci si trova coinvolti in un conflitto si ha una responsabilità verso la collettività. Ognuno, nei momenti di massima crisi, come una guerra o anche una pandemia, deve fare la propria parte e non può semplicemente smarcarsi o defilarsi, lasciando agli altri tutti gli oneri.
8868 replies since 21/7/2007
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